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SID – FIN QUI TUTTO BENE (Cubo Teatro)

Questa recensione fa parte di Cordelia, giugno 2023

Sid ha convinto 19 soggetti, 19 è infatti anche il numero di repliche vinte dal collettivo torinese che si è preso il rischio di proporre un prodotto in cui ibridare la forma teatrale e quella concertistica. Sid è il nome del giovane protagonista, un ragazzo di origine Nord Africana, sul palco del settecentesco Teatro dei Rinnovati – quasi fosse un alieno sbarcato da un mondo lontano – Alberto Boubakar Malanchino (nato a Cernusco sul Naviglio, padre italiano e madre del Burkina Faso) stringe il microfono e indossa una tuta bianca; per un’ora sarà il protagonista di un racconto su musica dal vivo, quella suonata dalla tromba di Ivan Bert e dalla batteria elettronica di Max Magaldi (vera e propria postazione musicale polivalente), in una scena vuota e nera come un antro scuro che sembra poter inghiottire tutti. Cambi di tono e di registro, bruschi passaggi verso il rap o una certa scansione recitativa che rimanda a una modalità simile a quella utilizzata dai Massimo Volume. Malanchino, – tra i pochissimi attori professionisti afrodiscendenti che ci è capitato di incontrare nella scena teatrale – è una forza sorprendente. Lo spettacolo scritto e diretto da Girolamo Lucania ha l’impatto del concerto rock. La storia procede per salti, tra le parole appare un omicidio, perché qui nessuno è innocente. Malanchino vomita fiumi di parole, l’immaginario è quello di un fumetto underground con un giovane antieroe: «Spesso sto chiuso in camera. Leggo. Leggo sempre. Di giorno, di notte. Guardo film. Se hai un cervello come il mio, non puoi che fare così. […] Vestito di bianco Adidas, Lacoste, Fila, etc. Per il resto, si fanno cazzate. Trovi sempre qualcuno con cui fare cazzate. In generale, ci si annoia da morire.» Non manca uno psicologo da trollare, una scuola dalla quale fuggire, le periferie di una grande città e il razzismo quotidiano. Sid attraversa mondi, sembra invincibile, sembra un passo avanti agli altri, ma qualcosa gli sfugge, per non perdersi non basta leggere e ascoltare Mozart, Vivaldi, Stravinskij.

Visto al Teatro dei Rinnovati per In-box dal Vivo 2023. Crediti: Regia: Girolamo Lucania
Drammaturgia: Girolamo Lucania Attori: con Alberto Boubakar Malanchino Sound design e colonna sonora live di Ivan Bert e Max Magaldi

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Andrea Pocosgnich
Andrea Pocosgnichhttp://www.poxmediacult.com
Andrea Pocosgnich è laureato in Storia del Teatro presso l’Università Tor Vergata di Roma con una tesi su Tadeusz Kantor. Ha frequentato il master dell’Accademia Silvio D’Amico dedicato alla critica giornalistica. Nel 2009 fonda Teatro e Critica, punto di riferimento nazionale per l’informazione e la critica teatrale, di cui attualmente è il direttore e uno degli animatori. Come critico teatrale e redattore culturale ha collaborato anche con Quaderni del Teatro di Roma, Doppiozero, Metromorfosi, To be, Hystrio, Il Garantista. Da alcuni anni insieme agli altri componenti della redazione di Teatro e Critica organizza una serie di attività formative rivolte al pubblico del teatro: workshop di visione, incontri, lezioni all’interno di festival, scuole, accademie, università e stagioni teatrali.   È docente di storia del teatro, drammaturgia, educazione alla visione e critica presso accademie e scuole.

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