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Io. Tu. Io e te. Tu ed io. Noi. Loro. Noi e loro (Alessandra e Roberta Indolfi)

Questa recensione fa parte di Cordelia, giugno 2023

Foto Giulia Di Vitantonio 

Dopo aver visto la breve performance ripensata per uno spazio all’aperto di Villa Nappi si rimane abbastanza sbalorditi nel sapere che Alessandra e Roberta Indolfi hanno non più di 22 anni. Sono gemelle, vengono da Monopoli e ogni tanto rischiano di rispondere insieme, hanno le idee chiare e probabilmente andranno all’estero per approfondire la loro formazione cominciata, per la danza, con il triennio della Paolo Grassi. Avevano già presentato questa performance a Dominio Pubblico, il festival romano dedicato agli under 25; a Polverigi hanno potuto condividere il programma con artisti più esperti, confrontandosi con visioni, attitudini e poetiche differenti. Di fronte a “Io. Tu. Io e te. Tu ed io. Noi. Loro. Noi e loro. il pubblico è attento e suggestionato, da un’atmosfera tesa e inquietante nella quale i due corpi identici si incontrano entrando e uscendo dalle aperture laterali per creare il più classico degli effetti illusionistici, poi il gioco sul doppio rimane, ma si affina. Lo spazio attorno diventa scenico nel momento in cui le due performer cominciano a utilizzarlo: una in bilico supina su una ringhiera, l’altra a corpo morto su un cancello. In shorts e top monospalla bianchi, un viso che non tradisce emozione se non quel filo di perturbante inquietudine negli occhi. Si alza un  po’ di polvere, si sente il rumore della ghiaia che scricchiola sotto ai piccoli e veloci piedi delle gemelle, si scambiano di posizione, una delle due fa una smorfia, mostra i denti prima di dare il là a una veloce partitura coreografica. Nel finale la relazione tra i corpi, a tratti simbiotica, a tratti complementare, esploderà in una tensione quasi violenta e le due stringendo con forza l’una i pantaloncini dell’altra, cominceranno a spostarsi verso l’uscita della villa. Noi in lontananza vedremo una danza che diventerà una lotta inquadrata in un campo lungo cinematografico; verrebbe voglia di seguirle, ma l’immagine si staglia, grazie alla lontananza, con efficace pervasività su un paio quasi surreale.

Cortile di Villa Nappi, Inteatro Festival 2023. coreografe ed interpreti Alessandra e Roberta Indolfi musica Undular – Caterina Barbieri drammaturgo Diego Pleuteri

Recensioni su Cordelia, giugno 2023

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Andrea Pocosgnich
Andrea Pocosgnichhttp://www.poxmediacult.com
Andrea Pocosgnich è laureato in Storia del Teatro presso l’Università Tor Vergata di Roma con una tesi su Tadeusz Kantor. Ha frequentato il master dell’Accademia Silvio D’Amico dedicato alla critica giornalistica. Nel 2009 fonda Teatro e Critica, punto di riferimento nazionale per l’informazione e la critica teatrale, di cui attualmente è il direttore e uno degli animatori. Come critico teatrale e redattore culturale ha collaborato anche con Quaderni del Teatro di Roma, Doppiozero, Metromorfosi, To be, Hystrio, Il Garantista. Da alcuni anni insieme agli altri componenti della redazione di Teatro e Critica organizza una serie di attività formative rivolte al pubblico del teatro: workshop di visione, incontri, lezioni all’interno di festival, scuole, accademie, università e stagioni teatrali.   È docente di storia del teatro, drammaturgia, educazione alla visione e critica presso accademie e scuole.

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