Questo articolo fa parte di Cordelia, giugno 2023
Di rassegne, festival e concorsi dedicati al teatro emergente ce ne sono diversi, per la maggior parte sono dedicati alla creazione, come supporto produttivo di nuove opere. Il tallone d’Achille del sistema teatrale, lo abbiamo scritto più volte, è però nella distribuzione. Le nuove opere rischiano di rimanere nuove, e questo spesso vale anche per produzioni non indipendenti ma sostenute da importanti teatri pubblici o privati. Ecco allora che una vetrina come quella di In-Box, ideata quasi quindici anni fa, rappresenta un’occasione vera per incidere proprio sulle programmazioni dei teatri. Anche perché nell’edizione di quest’anno i soggetti partner (senza contare quelli dedicati al teatro ragazzi) sono diventati 55 e rappresentano un reticolo eterogeneo e variegato (festival, circuiti, teatri e centri di produzioni), distribuiti in tutta Italia, ma con una netta maggioranza nel Nord. I partner coordinati da Straligut Teatro (Fabrizio Trisciani, Francesco Perrone) si ritrovano a Siena per la prova “dal vivo” sugli spettacoli scelti tra centinaia attraverso una seleziona collettiva in video. L’edizione 2023 segna alcune importanti evidenze: la qualità generale dei progetti finalisti, mediamente alta, e alcune interessanti novità dal punto di vista delle proposte estetiche e dei contenuti. Tra gli spettacoli a cui abbiamo potuto assistere ne raccontiamo alcuni di seguito.
Le recensioni:
SID – FIN QUI TUTTO BENE (Cubo Teatro)
STILL ALIVE (di Caterina Marino)
TOPI. A VENT’ANNI DAL G8 di GENOVA (Usine Baug)
R+G (di Stefano Cordella, Tommaso Termariello)
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