THE SHOW

Questa recensione fa parte di Cordelia, gennaio 2023

La sala del teatro Fortezza Est è uno spazio che resta insospettabile, collocata com’è dietro al bancone della libreria antistante. Perciò quando al pubblico assiepato tra gli scaffali viene concesso l’ingresso, ci si sente come in procinto di scoprire un qualche segreto, di ascoltare una confessione. Elisa Denti, protagonista di The Show, entra in scena senza entrare in scena, accoglie il pubblico con confidenza, disponendolo ad ascoltare una storia. Quasi impercettibilmente diventa Adele, nei suoi pantaloni della tuta. Insieme a lei entriamo in una palestra, ne sentiamo gli odori e i rumori, sul filo dei pensieri di una donna comune, lucida e disincantata. Una scommessa di un gruppo di amiche – forse non davvero amiche – l’ha portata lì: con lei lo spettatore vive il lieve disagio misto a curiosità di chi si accosta per la prima volta a qualcosa di nuovo, mantenendo le distanze per poi ritrovarsi al centro. Il wrestling femminile è lo sport che si pratica in quel luogo, e prima che Adele possa chiedersi se fa per lei è già sul ring. Lì impara che la ripetizione è una forma di crescita, che un nome e una faccia possono assomigliarsi e che dentro di lei, sonnecchiante, c’è un animale da scoprire e liberare. Il wrestling, sport che tanto ha in comune con il teatro, si conferma un efficace escamotage per la costruzione di un personaggio e del suo paesaggio interiore, i saliscendi dell’anima, il contatto con il proprio intimo e sopito ruggire. Si potrebbe descrivere The Show come una storia di formazione, non priva di spunti ironici e tenerezza, la cui semplicità – pochi elementi, anche sulla scena – è quella tipica delle storie ben raccontate. La drammaturgia di Manuela De Meo dispone personaggi e situazioni in modo fluido ed efficace. La regia di Luigi D’Elia sceglie di raccogliere il tutto nella voce, negli sguardi e nei piccoli gesti evocativi di Denti, fino all’exploit finale che forse potrebbe osare di più nella durata e nell’intensità del climax raggiunto. (Sabrina Fasanella)

Visto a Fortezza Est. Un progetto di Elisa Denti e Manuela De Meo. Scritto da Manuela De Meo. Con Elisa Denti. Regia Luigi D’Elia

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