FEDRAH o della Spietà dell’Amore
Variazioni attorno al mito e alle sue riscritture
Dal 17 al 21 gennaio
PACTA dei Teatri, Salone via Ulisse Dini 7, Milano
Info e prenotazioni: tel. 02.36503740 – biglietteria@pacta.org – www.pacta.org
Uno spettacolo di Piccola Compagnia della Magnolia
Elaborazione drammaturgica e regia Michele Di Mauro
con Giorgia Cerruti, Francesca Cassottana, Davide Giglio
Visual Concept Lucio Diana
Orizzonti sonori Guglielmo Diana
Immagini, suoni, parole e sinapsiche verticali Elvis Flanella
Assistente alla regia Alessandro Persichella
Coprodotto con Gli Scarti/FuoriLuogo, La Spezia, con il sostegno di Tap/Torino Arti Performative, con il supporto tecnico di Cap10100, in collaborazione con Istituto per i beni marionettistici e il Teatro Popolare – Marionette di Francesco Arini
Quando inizia e quando finisce un classico?
E cosa lo definisce?
La compagnia torinese di teatro contemporaneo Piccola Compagnia della Magnolia e l’artista Michele Di Mauro hanno provato a interrogarsi in merito. Ne è nato lo spettacolo FEDRAH o della Spietà dell’Amore, creazione del 2021 che ha il suo cuore nell’universo sconfinato e struggente di Fedra e delle sue innumerevoli riscritture. Sinapsicando tra Euripide e Racine, tra Sarah Kane e Kate Tempest, e passando sotto l’immaginario dissacrante di Elvis Flanella, la FEDRAH del regista Michele Di Mauro (che ha le radici nella reinvenzione del classico e l’H in onore di SaraH) ha nel suo centro drammatico l’AMORE come Inizio e Fine di tutto. L’Amore come Fiamma e Pioggia che l’annulla. L’Amore che sa di gelsomino e di letame, che ti fa risorgere e t’ammazza 2 volte!
E intorno ad Esso, famiglie che si sgretolano, passioni che il destino gestisce e gli uomini non riescono a domare, vite che durano un giorno e giorni che valgono una vita. 3 personaggi: Fedra, Ippolito e Strophe (emblematica aggiunta della Kane, che fa della sua rivisitazione novecentesca un nuovo classico per il post 2000).
In scena, non un’ipotesi di nuova famiglia reale (di natura fiabesca) ma un azzardo di parallelo coi nuovi Re. Con quelle famiglie che hanno cambiato la nostra storia e continuano a tenerla in pugno. Che hanno sostituito le tragedie letterarie con le proprie, private. E tra queste, una su tutte: quella degli Agnelli, croce e delizia del Popolo dipendente. Luogo dell’effimero e del kitsch. Un modo per dare a Fedra dei “parenti terribili” ma maledettamente “reali”. Per guardare verso gli Dei con una smorfia di disprezzo e un desiderio di rivincita giornaliera.
Con questo lavoro l’ensemble prova a compiere un viaggio tecnico-sentimentale dentro al mito, spostandolo di fronte a noi, cittadini e belve di oggi.
“Rovistiamo ancora e nuovamente tra i miti classici impastando contaminazioni, utilizzando le riscritture come trampolino (o precipizio) per tornare là, al cuore intatto della tragedia”. Piccola Compagnia della Magnolia
NEWS !!!!
In occasione delle recite dello spettacolo presso la sala milanese, gli attori Davide Giglio e Giorgia Cerruti conducono dal 18 al 21 gennaio uno stage per attori e allievi-attori: PRESENZE ERETICHE.
Informazioni dettagliate: www.piccolamagnolia.it/stages