Bando Altofest 2023

Scadono il 4 febbraio 2023 i termini per partecipare ad Altofest. Festival che si svolge a Napoli in diversi quartieri in collaborazione con la cittadinanza. Budget di 1000 euro per i progetti selezionati

(*) In questo documento, in italiano, laddove possible, usiamo al plurale la forma del femminile politico indicato con una E, riferendoci indistintamente a ogni declinazione di genere.

BANDO ALTOFEST 2023

5-18 giugno NAPOLI

Residenza Artistica + Programmazione


International Contemporary Live Arts Fest
DARE LUOGO ad una Rigenerazione Umana

Ideazione e Cura Teatringestazione
Direzione Artistica – Gesualdi | Trono
Dramaturg – Loretta Mesiti

invito a presentare proposte 

[scadenza 4 febbraio 2023]

(*) Altofest nasce nel 2011 come atto di resistenza artistica e politica, con l’intento di DARE LUOGO ad una comunità fondata sul principio di “cittadinanza poetica”, che richiama al dialogo tutte le componenti sociali del tessuto umano-urbano in cui si innesta. Esso agisce come un’interferenza semantica nella quotidianità, donando ai suoi abitanti l’occasione per parlarsi in una lingua neutra, incontrarsi in uno spazio di rischio condiviso.

Altofest è un’opera sistemica di Teatringestazione, estesa nel tempo e nello spazio, condivisa in forma di festival con una collettività eterogenea, fatta di artistE, cittadinE e residenti, ricercatrici, studiosE e operatrici in ambito culturale, spettatrici consapevoli e occasionali.

Teatringestazione compone la drammaturgia di Altofest combinando le proposte pervenute via bando con gli spazi domestici e lE sue abitanti, dando luogo ad un’azione collettiva diffusa in diversi quartieri della città.

Altofest tende ad emanciparsi progressivamente dalla funzione di mera “produzione” e/o “programmazione” di spettacoli ed opere artistiche, abitualmente attribuita ai festival, per prefigurarsi come uno spazio di socialità sperimentale. Le cittadinE residenti accolgono artistE e autrici di diverse discipline, invitatE a mettere in discussione le proprie opere compiute, in maniera pubblica e collettiva, attraverso un’operazione di traduzione per lo spazio domestico.

Con Altofest vogliamo interrogarci in maniera radicale sulla necessità di generare sempre nuovi valori, ridisegnare la relazione con i luoghi, di sovvertire l’uso degli spazi e l’attribuzione fissa di ruoli, di osare sconfinamenti (di genere, di disciplina, di competenza, d’azione) mai tentati.

Per questo, nella scelta delle proposte da inviarci, invitiamo le artistE a non farsi influenzare dal pensiero della facile adattabilità dell’opera, perché l’occasione offerta da Altofest è proprio quella di poterne rielaborare la struttura, l’essenza e la direzione, in relazione al luogo domestico e alle relazioni che lo attraversano e lo definiscono.

Possono essere proposte una o più opere originali e compiute, concepite per spazi formali, e che alla compilazione del presente bando abbiano già debuttato pubblicamente. Sono ammesse anche opere di repertorio, o quelle archiviate che si intendono riattivare. Il tema, il contenuto, la durata, sono liberi. Le opere proposte devono appartenere al campo dell’arte dal vivo (teatro, danza, performance, formati sperimentali e interdisciplinari). Sono esclusi i progetti artistici incompiuti o ancora in fase di studio o di creazione.

Le artistE sono invitatE a svolgere una residenza artistica di rielaborazione dell’opera proposta. L’opera sarà poi aperta al pubblico durante i giorni di programmazione, successivi alla residenza.
La permanenza delle artistE è richiesta per l’intera durata di Altofest, per un totale di due settimane.

Altofest garantisce l’alloggio con uso cucina, un contributo di produzione, e ulteriori risorse tecniche e umane, nei termini espressi nel regolamento in appendice al presente bando.

COME FUNZIONA LA SELEZIONE

Un processo di composizione derivato dall’osservazione attenta di ogni proposta pervenuta, degli elementi estetici che la compongono e della poetica che l’ha generata. Tentiamo di esercitare uno sguardo che non domina ma accoglie la potenza interrogativa delle singole proposte, come questa si traduce nei segni che ricorrono in ognuna, lasciando emergere una composizione di opere che formano il corpo della domanda.

Una domanda che si impone al nostro sguardo, superando le distanze e le differenze che contraddistinguono le artistE che rispondono alla nostra chiamata.

Questa domanda, poi, la sintetizziamo nella drammaturgia che completiamo combinando le opere scelte con le cittadinE residenti che accolgono le artistE nel cuore della loro vita quotidiana.

Consegniamo infine a questa comunità emergente il compito di coabitare in uno spazio di rischio, una zona neutrale e scomoda, che diviene luogo di un linguaggio inedito e condiviso, che costituisce la base del dialogo tra lE abitanti della comunità della “città sospesa” di Altofest, costruita sul principio di cittadinanza poetica.

Modalità d’invio delle proposte artistiche

Tutte le artistE professionistE e formalmente costituitE sono benvenutE. Non importano la nazionalità, la lingua, l’età, il paese di residenza. Sono escluse le formazioni amatoriali.

Le proposte artistiche possono essere inviate, previa LETTURA del REGOLAMENTO, compilando il modulo online che trovate a questa pagina.


Compilando il modulo, si dichiara di aver letto e di accettare incondizionatamente il regolamento allegato al bando. Il modulo è il solo strumento preposto alla raccolta delle proposte per Altofest 2023.

Per maggiori informazioni e chiarimenti

info@altofest.net

+39 320 0304861 (whatsapp/telegram)

www.altofest.net


Altofest è un progetto diteatringestazione.com

Altofest nasce a Napoli nel 2011, ideato e curato da Teatringestazione, diretto da Gesualdi | Trono, in dialogo con Loretta Mesiti in qualità di dramaturg.

Premiato dall’EFA (European Festival Association) con l’EFFE AWARD 2017-18 (Europe for Festivals Festivals for Europe), risultando tra i sei migliori festival d’Europa. Nel 2018 è inserito come best practice nel rapporto annuale “Io sono cultura 2018”, a cura di Fondazione Symbola. Sempre nel 2018 il Ministero per i beni e le attività culturali gli assegna il bollino “Anno Europeo del Patrimonio”. Vincitore dei bandi Funder35 (2016); SIAE-Sillumina (2017); Allianz Kulturstiftung (2019). Nel 2018 Altofest esce per la prima volta dai confini di Napoli, inaugurando una serie di edizioni speciali, commissionate da diverse Capitali Europee della Cultura e Istituzioni internazionali, configurandosi di fatto come connettore di un network “spontaneo” fra le città che condividono questo titolo: Altofest Malta 2018 per Valletta 2018 ECoC; Altofest Matera-Basilicata 2019 per Matera 2019 ECoC; Altofest Valletta 2022, una riedizione per La Valletta, commissionata dalla Valletta Cultural Agency.
Altofest è inoltre incluso nel dossier di candidatura di Kaunas 2022, così come nel bid book di Trenčín 2026 dove sarà uno dei progetti chiave di Every Part Counts. Altofest è anche un indicatore di interesse culturale della città di Napoli nello strumento Cultural and Creative Cities Monitor della Commissione Europea.


REGOLAMENTO Altofest 2023

PREMESSA

Un Progetto Human-Specific

Altofest è concepito come un’opera sistemica in forma di festival, che si innesta nel tessuto socio-urbano in cui accade. Esso è costruito con la partecipazione delle cittadinE residenti, che ospitano nelle proprie case artistE nazionali ed internazionali, per un periodo di due settimane.

Le case diventano spazio di creazione artistica durante i giorni di residenza, e successivamente luoghi di programmazione aperta al pubblico, accogliendo opere che sono espressione contemporanea dell’arte dal vivo, autrici che sperimentano prassi ibride. L’opera d’arte irrompe nel quotidiano, lasciando emergere la parte poetica dell’esistenza.

Altofest è un progetto di socialità sperimentale che si fonda sulla prossimità, sul dono, sulla cura reciproca, dando vita ad una relazione diretta tra artistE e cittadinE residenti, inaugurando un dialogo sul senso profondo dell’ospitalità, miscelando la dimensione intima e quella pubblica, predisponendo uno spazio di promiscuità, tendendo al superamento dei ruoli, a favore di una partecipazione corale, di un’esperienza totale che genera “relazioni inedite”.

Non si tratta solo di ospitare un’opera nella propria casa, ma di lasciare che la presenza quotidiana delle artistE al lavoro contamini la visione di chi abita o attraversa quello stesso spazio. L’urgenza creativa dell’artista si fonde con le consuetudini della casa, in un dialogo che ridefinisce l’opera, i segni che la compongono, così come lo spazio abitato e gli oggetti che lo definiscono “familiare”.

Le cittadinE che partecipano al progetto ne sono parte strutturale e fondante, non utenti o destinatariE, ma agenti del processo; si prendono cura dell’opera d’arte e delle artistE, che a loro volta si prendono cura dellE ospiti e della sua comunità di riferimento.

COME FUNZIONA ALTOFEST

Altofest è diffuso in differenti quartieri della città di Napoli; si compone di un periodo di residenza artistica di 10 giorni, seguito da una programmazione che dura 5 giorni, e che va dalle 11:00 alle 24:00.

Gli spazi in cui si svolge Altofest sono di natura domestica, di diverse dimensioni, all’aperto o al chiuso, in ogni caso e a vario titolo sono tutti spazi abitati e/o curati personalmente dalle cittadinE residenti.

Il programma di Altofest è composto da una selezione di opere originali, ideate per uno spazio formale, compiute e già presentate al pubblico, a tema e contenuto libero, che appartengono al campo dell’arte dal vivo (teatro, danza, performance, e loro declinazioni interdisciplinari).

DISPOSITIVO CURATORIALE

La prospettiva curatoriale che disegna il “fest” si origina da una meticolosa attenzione al rapporto uno ad uno fra artistE e cittadinE, lasciando che il potenziale generativo di questo incontro possa propagarsi al sistema di relazioni entro cui ciascuno si muove, attraverso i diversi strati dell’abitare.

L’assegnazione del luogo è affidata alla direzione artistica, che mette in relazione la proposta artistica con le cittadinE ospiti e con il luogo donato, definendo la linea drammaturgica che disegna Altofest come un’unica opera sistemica.

Con l’obiettivo di moltiplicare le occasioni di confronto, la direzione e la dramaturg di Altofest predispongono un incontro personale con le artistE, dedicato all’analisi della riscrittura operata durante la residenza.

Le opere sono selezionate tramite una chiamata pubblica, diffusa a livello internazionale. Dunque la drammaturgia del fest si compone per emersione, sintesi dello sguardo applicato alle numerose proposte pervenute.

LUOGHI DEL PENSIERO

Gli interventi artistici sono intervallati da momenti pubblici di confronto e discussione, coordinati dalla Co.R – Comunità di Ricerca e dedicati all’elaborazione degli interrogativi teorici che emergono dalle pratiche che Altofest attiva; e da occasioni di incontro con espertE culturali internazionali invitatE ad animare Texture (piattaforma di confronto su visioni e pratiche di progettazione culturale).
ArtistE, cittadinE ed espertE culturali sono tuttE ugualmente invitatE a prendere parte a questi momenti pubblici di confronto e discussione.

PARTECIPAZIONE E PROGRAMMAZIONE

Tutti gli interventi sono ad accesso gratuito, su prenotazione obbligatoria.
Gli spazi che accolgono le performance di Altofest hanno misure variabili e possono accogliere un numero ridotto di persone. Al fine di poter garantire una partecipazione maggiore delle cittadinE coinvoltE, le artistE dovranno garantire un minimo di 3 e un massimo di 5 repliche, e dare la propria disponibilità ad ulteriori repliche concordate con le cittadinE “donatrici di spazio”, e predisposte dalla direzione artistica.
Altofest è da intendere come uno spazio di ricerca e condivisione di pratiche e processi di creazione e come un osservatorio su nuove modalità di relazione e partecipazione delle cittadinE al fenomeno artistico. Le artistE sono perciò caldamente invitatE ad assistere a tutte le opere in programma; a partecipare a tutte le attività predisposte da Altofest, coinvolgendo le cittadinE; a rendersi disponibili al dialogo con la Co.R; a partecipare ai momenti di confronto con le espertE culturali internazionali.

OSPITALITÀ E RESIDENZA

Le artistE alloggiano e lavorano in uno spazio informale, domestico e quotidiano; ospiti delle cittadinE “donatrici di spazio” o dellE residenti che fanno parte della Rete Ospitale.
Le artistE sono impegnatE per un totale di due settimane che comprendono un periodo di residenza artistica e la successiva apertura delle opere al pubblico.
La permanenza dell’Artista è richiesta per l’intera durata di Altofest. Tale permanenza comporta una presenza attiva ed immersiva, necessaria alla compiutezza dei processi attivati da Altofest, parte essenziale della sua struttura.

Le artistE in programma hanno il compito di mettere in discussione e riscrivere la propria opera affidandosi agli elementi presenti nello spazio che li ospita. All’artista è richiesto un atto di traduzione e non un semplice adattamento dell’opera. Il processo di traduzione implica una compromissione dello spazio e dei suoi abitanti, un ripensamento totale dell’opera dalle sue origini alla sua ultima definizione. Durante i giorni di residenza, l’Artista coinvolge le donatrici di spazio nel processo di analisi e riscrittura dell’opera.

CONDIZIONI TECNICHE

Data la natura domestica e privata degli spazi coinvolti, Altofest non fornisce nessun altro supporto tecnico, oltre quelli già presenti nel luogo assegnato. Nel caso le artistE abbiano bisogno di esigenze tecniche specifiche o di ulteriori elementi tecnici e scenografici, devono provvedere autonomamente al loro reperimento, al loro trasporto, e alla copertura delle relative spese.

In ogni caso gli interventi tecnici di qualsiasi natura devono essere concordati con la direzione artistica e con le cittadinE residenti.
La compagnia Teatringestazione mette in condivisione 9 partybag (casse pre-amplificate); un videoproiettore; due microfoni; un’asta per microfono; due mixer. Il materiale tecnico sarà condiviso a rotazione con tutti le artistE, solo ed esclusivamente durante i giorni di programmazione, dal 14 al 18 giugno.

DOCUMENTAZIONE

Altofest è documentato con foto, video, interviste e registrazioni audio. Il materiale raccolto fa parte dell’archivio di Altofest, resta di proprietà di Altofest e può essere usato a fini divulgativi e promozionali. Le artistE non potranno avanzare alcuna pretesa e nessun diritto sui materiali raccolti.

CONDIZIONI GENERALI

Altofest non prevede alcun sostegno oltre a quello che è chiaramente espresso in questo documento.

Altofest è un progetto indipendente, basato sulla sua comunità diffusa. Vive del dono dei membri di Teatringestazione sotto forma di tempo, competenze e denaro (nella misura delle proprie possibilità), del dono delle cittadinE che offrono spazio e accoglienza, delle artistE che condividono il tempo e lo spazio della propria opera, delle volontariE, della partecipazione di alcune sane realtà locali, di professionistE e studiosE, e di operatrici culturali, nazionali e internazionali, che offrono competenze e strumenti intrecciando le proprie visioni con quelle di Altofest.

Le edizioni dal 2017 al 2019, sono state parzialmente sostenute da Funder35/Fondazione con il Sud; SIAE-Sillumina. L’edizione 202X è stata parzialmente supportata da Allianz Kulturstiftung e dal Comune di Napoli e dalla Regione Campania nell’ambito del (POC) 2014-2020.

Altofest predispone per le artistE:

– Un contributo di produzione di € 1000 lordi + fino a 100 euro in fattura di rimborso spese, dietro presentazione di giustificativi di spese sostenute per la produzione.
Il contributo sarà corrisposto entro e non oltre la fine di dicembre 2023, tramite bonifico bancario, dietro presentazione di fattura (in nessun caso il contributo sarà corrisposto in contanti);
– L’alloggio gratuito in un contesto domestico, con uso cucina, presso le cittadinE donatrici di spazio o la Rete Ospitale formata da altre cittadinE, amichE e sostenitrici;

– La cura delle relazioni tra artistE e cittadinE donatrici di spazio e di ospitalità;

– La cura delle connessioni possibili fra tutte le presenze in programma e le operatrici culturali Internazionali.

– Il sostegno promozionale all’opera attraverso tutti i canali informativi di Altofest

(diffusione via web e a mezzo stampa);

– La promozione, durante l’anno in corso, delle attività delle artistE in programma,

attraverso i social network con l’hashtag #PEOPLEofALTOFEST;

– Altofest si prende cura dell’accessibilità linguistica, per cui tutta la comunicazione è

bilingue (ITA-ENG).

Gli artisti si impegnano a rispettare le seguenti condizioni:

– Ogni Artista dovrà garantire la propria presenza per l’intera durata di Altofest, dal 5 al 18 giugno 2023 compresi;

– Assicurare un minimo di 3 e un massimo di 5 repliche, e rendersi disponibile ad eventuali repliche aggiuntive per la comunità di Altofest;

– L’Artista solleva Altofest dal pagamento degli oneri sociali e assicurativi e si fa carico di eventuali diritti d’autore sull’opera e su parti di essa;

– L’Artista si impegna a utilizzare materiale originale, libero dai diritti d’autore. In caso contrario si impegna a pagare diritti d’autore in caso di utilizzo di materiali protetti da copyright;

– Altofest non garantisce le spese di viaggio, ma si prende cura di stringere accordi con numerose ambasciate e istituzioni culturali internazionali, per favorire la mobilità delle artistE. Vi invitiamo dunque a contattarci per essere aggiornatE sulla lista dei Paesi Partner. In ogni caso, tutte le artistE riceveranno una lettera d’invito ufficiale, utile ad accedere ad eventuali fondi destinati alla mobilità internazionale.

N.B.

Altofest si riserva il diritto di cambiare gli accordi con le artistE in programma, in caso

dovessero intervenire dei cambiamenti alla data della firma del contratto.

Info e bando: https://www.teatringestazione.com/altofest/opencall_2023_it

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