Questa recensione fa parte di Cordelia, novembre 2022
La scomposizione e ricomposizione di vettorialità orizzontali sono la matrice del lavoro che la coreografa e danzatrice Simona Bertozzi porta sul palco del Teatro Out Off di Milano con Quel che resta. Accanto a lei, il corpo giovane di Marta Ciappina detta la sintassi performativa, in gesti precisi ma fluidi; i molleggi coinvolgono le braccia, le gambe, il capo e il busto, ne amalgamano le parti e vengono ripetuti dalla compagna di scena con un leggero scarto sia spaziale sia temporale. I ruoli, poi, si invertono e le due danzatrici rincorrono delle simmetrie, si avvicinano, si scrutano nei movimenti, si imitano, riscoprendo un ritmo comune, una danza condotta all’unisono. La performance, presentata l’anno scorso a Romaeuropa Festival, ha avuto il sostegno del Centro Nazionale di Produzione della Danza Virgilio Sieni e fa parte di THAUMA, un progetto per le arti performative e per la ricerca sul linguaggio del corpo. Questo diventa il luogo di un’analisi sulle dinamiche dell’incontro, del ri-conoscersi: ai passi di coppia, infatti, fa eco un estratto del documentario Big Animals survival strategies, che aggiunge alla tecnica un ironico riferimento alle metodologie relazionali nel mondo animale. Il suono, curato da Roberto Passuti, riverbera nelle zone brumose della sala, il light design invece si diffonde sulle estremità legate dei due corpi. Quel che resta, alla fine, è la struttura spoglia di un’architettura con pietra a vista, sfondo di una ricognizione. Quel che resta è il tocco, finale, impercettibile, di un nuovo incontro. (Andrea Gardenghi)
Visto al Teatro Out Off di Milano. Credits: concept e coreografia Simona Bertozzi, danza Marta Ciappina, Simona Bertozzi, soundscape Roberto Passuti (con un estratto dal documentario Big Animals survival strategies), light design Giuseppe Filipponio musica Stravinsky: Diversions, Ray Chen, Timothy Young Divertimento: IV. Pas de deux, Coda Presto, produzione Nexus 2021 con il contributo di MiC – Ministero della Cultura, Regione Emilia Romagna, Comune di Bologna con il sostegno di Centro Nazionale di Produzione della Danza Virgilio Sieni. Foto di Luca del Pia
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