Questa Recensione fa parte di Cordelia, settembre 2022
Buio. Luce. Lui è in scena in tenuta da jogging, parla convulsamente in marchigiano, intona il jingle di una pubblicità di un supermercato e inveisce contro la madre per avergli preparato una cena troppo grassa. Buio. Luce. Lei occupa il suo quadrato di spazio, lo riempie camminando, lo sguardo è fisso, ragionante, dolcissimo, prelude a una danza, estatica. Sono loro gli Animali domestici del lavoro di Antonio Mingarelli, scritto da Caroline Baglioni per l’interpretazione e la regia d’attore di Christian La Rosa e d’attrice di Alice Raffaelli, presentato in concorso al Festival INVENTARIA – La festa del teatro off. La vicenda dell’attentato compiuto nel 2018 da Luca Traini, ventottenne di Macerata, nel quale ha ferito sei persone di origine sub-sahariana per vendicare l’omicidio di una ragazza (non quella interpretata da Raffaelli) compiuto da un uomo nigeriano, è ricostruito registicamente in maniera minimale e “divisiva”. I due protagonisti hanno lavorato separatamente per preparare i ruoli della liceale punk, che era in classe mentre Traini sparava colpi d’arma da fuoco nel centro città, e di Traini stesso. Le similitudini di pensiero, il legame emotivo che li unisce sono aspetti maggiormente comprensibili nella drammaturgia, coadiuvata anche dalla presenza di testimonianze delle ragazze e ragazzi che erano a scuola quella mattina. Entrambi si troveranno di fronte l’uno all’altra nel finale, distaccati, sfiorandosi, a ribadire l’infattibilità di questo incontro, tanto nella vita che nella finzione. (Lucia Medri)
Visto al Teatro Trastevere, Roma, Festival Inventaria: con Christian La Rosa, Alice Raffaelli; drammaturgia Caroline Baglioni; progetto e regia Antonio Mingarelli; light designer Gianni Staropoli
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