Recensione. Fanny & Alexander ha presentato a Kilowatt Festival l’ultimo lavoro dal titolo Addio fantasmi con Anna Bonaiuto e Valentina Cervi, tratto dall’omonimo romanzo scritto da Nadia Terranova (Einaudi, 2018) finalista al Premio Strega 2019. Lo spettacolo sarà in scena a Roma il 18 settembre 2022, al Teatro India.
Il presente che stiamo vivendo ci esorta ad essere molto più esigenti a teatro, per certi aspetti, e per altri a ricercare invece lo svago, il puro intrattenimento. Atteggiamenti contrastanti, né giusti né sbagliati, ma sicuramente consequenziali allo stato attuale delle cose, ora delineati con maggiore nettezza rispetto agli anni precedenti. Se andiamo a teatro non ne usciamo indifferenti, e questo è certo se non lapalissiano, e la reazione, personale, che abbiamo rispetto a ciò che vediamo è indice però, attualmente, di una temperatura collettiva più soggetta ad alterazioni, lesa da contingenze esterne. Come sottolinea anche Roberta Ferraresi nell’ultimo numero cartaceo de La Falena, rivista di critica e cultura teatrale, quando nel suo pezzo di commento dal titolo Crisi della presenza si chiede come il teatro debba porsi nei confronti di questo tempo. Cosa chiediamo allora al teatro, o meglio cosa chiediamo alle persone che fanno teatro?
Dopo il ravvicinatissimo debutto a Ravenna Festival che lo produce insieme a E Production, Infinito Produzioni, Progetto Goldstein, Argot Produzioni, Addio fantasmi di Fanny & Alexander è stato presentato davanti una platea piena di aspettativa al Teatro Signorelli di Cortona durante la seconda parte della ventesima edizione di Kilowatt Festival. Fanny & Alexander – compagnia fresca della vittoria di due premi UBU per Se questo è Levi e finalista ai Premi UBU 2021 nella categoria Miglior testo italiano/scrittura drammaturgica per Sylvie e Bruno da Lewis Carroll – possiede una discrezione fine e acume emotivo nella trattazione di testi letterari, un tatto e una visione sensibile che coglie della pagina la natura originale, rispettando il tempo della scrittura e come questo si riattivi in quello attuale. In questa occasione Luigi De Angelis e Chiara Lagani per Addio fantasmi, tratto dall’omonimo romanzo scritto da Nadia Terranova (Einaudi, 2018) e finalista al Premio Strega 2019, hanno scelto due interpreti come Anna Bonaiuto e Valentina Cervi che per levatura attoriale sono note ai più. La scena che le accoglie è essenziale, un quadrato circondato da tendaggi bianchi, mossi dal vento e illuminati con luci che alternano toni caldi e freddi, umorali diremmo, come sono i pensieri delle protagoniste. Al centro, due poltrone e un tavolino sul quale è poggiato un telefono. In vista della ristrutturazione della casa di famiglia nella quale ha sempre vissuto prima del trasferimento a Roma, Ida (Cervi) arriva a Messina dove si ricongiunge con la madre (Bonaiuto), che non vede e non sente da tempo. Qui, nelle quattro mura del suo passato, Ida dovrà fare i conti con il rimosso, con l’incapacità di vivere la sua vita di donna con un compagno e, chissà, di futura madre; dovrà scendere a patti con la perdita del padre che ha abbandonato la famiglia quando era molto piccola. Quella ferita inferta dall’abbandono del tetto coniugale che non è mai riuscita a rimarginarsi e che ha turbato anche l’esistenza della madre, inabile a vivere una relazione sana con la figlia.
Alla dinamica morbosa che osserviamo tra le due donne si aggiunge il corollario, infastidente, dei vicini di casa e dei muratori: soltanto uno di loro, a sue spese, nel finale sembrerebbe risolvere il rapporto tra madre e figlia, in un passaggio poco chiaro per coloro che non hanno letto il libro. Questo il plot di uno spettacolo che ci appare sin da subito pigro e che, sia registicamente che drammaturgicamente, non si prende la benché minima responsabilità di direzione. Le azioni sono teatralmente deboli: nella prossemica delle due interpreti non sembra esserci cura per i movimenti, entrano in palcoscenico e escono di continuo, un viavai senza legittimazione alcuna. Silhouette di attrici si stagliano nell’ambiente minimalista, sono solo loro ad abitarlo ma, con una simile approssimazione registica, appaiono come figurine sullo sfondo. L’inerzia drammaturgica porta a velocizzare la rappresentazione, non c’è tempo nel racconto, tutto accade senza durata, di filato. Inoltre, i suoni provenienti dall’esterno, che interrompono la clausura relazionale tra le protagoniste, arrivano ovattati e incomprensibili, maldestramente inseriti, come anche le “finestre”, ovvero riquadri di luce proiettati sulle tende a indicare il fuori. Inconfondibili i timbri vocali di Bonaiuto e Cervi, è rigorosa la gravità tonale tramite cui vengono portate le battute da entrambe ed è davvero una pena vederle imbrigliate in pose retoriche: la figlia costretta in una identificativa posizione fetale e la madre schiava della gestualità da fumatrice nevrotica.
Pur rispettando il testo letterario, autobiografico anche, di Nadia Terranova, lo spettacolo Addio fantasmi sembra collocarsi (volutamente?) fuori dalla realtà, in una scatola di tende, appunto, non preoccupandosi di esimersi dalla rappresentazione della donna come condannata dall’abbandono maschile, impossibilitata a superare il trauma dell’assenza del padre, o del marito, soggiogata dal rimosso di matrice paternalista e inerme rispetto alla sue nevrosi. Sarà forse insofferenza eccessiva quella di chi scrive, ma è pur lecito dimostrare una stanchezza per simili tematiche che ci proiettano a ritroso, in un opaco universo ancestrale del Sud. Vorremmo che una simile tematica letteraria non venisse affrontata in maniera retorica ma, al contrario, proponendo delle auspicabili “alternative teatrali” alla narrazione del femminile, evitando di perpetuare degli stereotipi ormai desueti e dando alla pagina scritta la sua specificità, e autonomia, di discorso teatrale sul presente.
Lucia Medri
Visto a Teatro Signorelli di Cortona, Kilowatt Festival 2022
Prossime date in calendario tournée
18 settembre 2022: Teatro India, Roma
ADDIO FANTASMI
ideazione, drammaturgia, costumi Chiara Lagani
ideazione, regia, scene, disegno luci Luigi De Angelis
con Anna Bonaiuto, Valentina Cervi
musiche e suoni Emanuele Wiltsch Barberio
tratto dal romanzo Addio Fantasmi di Nadia Terranova (Einaudi, 2018)
produzione Ravenna Festival, E Production, Infinito Produzioni, Progetto Goldstein, Argot Produzioni