Milano, 11-15 gennaio 2022
MI FA MALE L’AUTOFICTION!
inventare sé stessi e il mondo
La scrittura dell'”io” è controversa, è l’intricato incontro tra realtà e finzione. È una modalità creativa che mette a rischio.
Cercheremo di individuare un nucleo tematico vivo che inneschi la scrittura e scardineremo un pregiudizio: non è realistico pensare che chi scrive partendo da sé non utilizzi l’immaginazione, che si limiti ad un riepilogo della sua storia personale.
Sarebbe davvero possibile scrivere pedissequamente quel che ci è accaduto?
Il vero non esiste, non può essere facilmente accertato, nemmeno da chi scrive.
Allora, cosa trasforma l’esperienza in arte? Qual è la differenza tra essere un autore e raccontare fatti propri? In che modo, partendo dal proprio vissuto, si può scrivere qualcosa che non sia il resoconto di un’esistenza? E nemmeno la descrizione minuziosa di esperienze quotidiane non esaltanti?
Proveremo a dare risposte concrete attraverso la realizzazione di un monologo in prima persona e senza quarta parete.
Obiettivo del laboratorio è scrivere e ricercare, senza mirare a un risultato immediato, lasciando che la materia oggetto di studio si accumuli e mostri come essere declinata. Sarà, dunque, necessario accettare che nel momento della creazione è inevitabile essere in bilico.
È richiesto di individuare un tema principale sul quale lavorare (es. AMORE, MORTE, IDENTITÀ, RELAZIONI, MALATTIA, LINGUAGGIO etc) e sintetizzare in forma scritta, per un massimo di dieci righe, un evento folgorante* del proprio vissuto (da qui “Evento Centrale”) legato al tema principale scelto.
* folgorante agg. [part. pres. di folgorare]. – 1. letter. Che lampeggia, che fa balenare; riferito a Giove, che scaglia il fulmine: la destra f. di Giove. 2. Abbagliante, splendente, penetrante, di pungente intensità: Superbe torri abbatte Folgorante metallo (F. Testi); luce, sguardo, occhi f.; dolore folgorante. 3. estens., fig. Che provoca ammirazione o adesione immediata e entusiastica, o che colpisce violentemente all’improvviso: bellezza, pass ione f.; una risposta folgorante.
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BIOGRAFIA
Liv Ferracchiati (Todi, Italia, 1985) si diploma in regia teatrale presso la Civica Scuola di Teatro Paolo Grassi di Milano nel 2014, dopo una laurea in Letteratura Musica e spettacolo – Lettere e Filosofia presso l’Università La Sapienza di Roma.
Dopo aver frequentato diversi laboratori di drammaturgia e di regia, nel luglio 2013 debutta al Teatro “Franco Parenti” di Milano con Pulp Hamlet, con la sua scrittura e regia; nel giugno 2014 c’è la prima nazionale di Sulla sabbia di Albert Ostermaier, regia Liv Ferracchiati al Piccolo Teatro Studio di Milano, progetto vincitore della Finestra sulla drammaturgia tedesca, ideato dalla Scuola D’Arte Drammatica “Paolo Grasi” e sostenuto dall’Accademia di Brera, dal Goethe-Institut. Nel gennaio 2015 Liv Ferracchiati fonda la compagnia teatrale The Baby Walk. Nel settembre 2015, è al Ternifestival con l’anteprima di Peter Pan guarda sotto le gonne – Trilogia sull’Identità (Capitolo I), sul tema dell’infanzia transgender, regia e drammaturgia Liv Ferracchiati, spettacolo premiato al Premio Nazionale Giovani Realtà del Teatro. Nel settembre 2016, sempre al Ternifestival viene presentato in prima nazionale Todi is a small town in the center of Italy, testo e regia Liv Ferracchiati, produzione Teatro Stabile dell’Umbria.
Nel giugno 2017 il suo testo Stabat Mater vince il Premio Hystrio Nuove scritture di Scena 2017 mentre nel luglio 2017 Un eschimese in Amazzonia – Trilogia sull’Identità (Capitolo III), scritto, diretto e interpretato da Liv Ferracchiati, vince il Premio Scenario 2017. Ad agosto 2017 c’è la prima nazionale alla Biennale di Venezia di Stabat Mater scritto e diretto da Liv Ferracchiati, produzione del Teatro Stabile dell’Umbria e Centro Teatrale MaMiMò. Lo spettacolo viene selezionato per la Biennale Teatro 2017. 45. Festival Internazionale del Teatro di Venezia da Antonio Latella insieme a Todi is a small town in the center of Italy e a Peter Pan guarda sotto le gonne. Alla Biennale di Teatro 2020, una menzione speciale è stata attribuita dalla giuria a La tragedia è finita, Platonov, riscrittura dell’omonimo testo di Anton Čechov e regia di Liv Ferracchiati. È tra gli autori/autrici selezionate dall’École des maîters 2020 ed è attualmente artista residente presso il Piccolo Teatro di Milano.
Dopo aver frequentato diversi laboratori di drammaturgia e di regia, nel luglio 2013 debutta al Teatro “Franco Parenti” di Milano con Pulp Hamlet, con la sua scrittura e regia; nel giugno 2014 c’è la prima nazionale di Sulla sabbia di Albert Ostermaier, regia Liv Ferracchiati al Piccolo Teatro Studio di Milano, progetto vincitore della Finestra sulla drammaturgia tedesca, ideato dalla Scuola D’Arte Drammatica “Paolo Grasi” e sostenuto dall’Accademia di Brera, dal Goethe-Institut. Nel gennaio 2015 Liv Ferracchiati fonda la compagnia teatrale The Baby Walk. Nel settembre 2015, è al Ternifestival con l’anteprima di Peter Pan guarda sotto le gonne – Trilogia sull’Identità (Capitolo I), sul tema dell’infanzia transgender, regia e drammaturgia Liv Ferracchiati, spettacolo premiato al Premio Nazionale Giovani Realtà del Teatro. Nel settembre 2016, sempre al Ternifestival viene presentato in prima nazionale Todi is a small town in the center of Italy, testo e regia Liv Ferracchiati, produzione Teatro Stabile dell’Umbria.
Nel giugno 2017 il suo testo Stabat Mater vince il Premio Hystrio Nuove scritture di Scena 2017 mentre nel luglio 2017 Un eschimese in Amazzonia – Trilogia sull’Identità (Capitolo III), scritto, diretto e interpretato da Liv Ferracchiati, vince il Premio Scenario 2017. Ad agosto 2017 c’è la prima nazionale alla Biennale di Venezia di Stabat Mater scritto e diretto da Liv Ferracchiati, produzione del Teatro Stabile dell’Umbria e Centro Teatrale MaMiMò. Lo spettacolo viene selezionato per la Biennale Teatro 2017. 45. Festival Internazionale del Teatro di Venezia da Antonio Latella insieme a Todi is a small town in the center of Italy e a Peter Pan guarda sotto le gonne. Alla Biennale di Teatro 2020, una menzione speciale è stata attribuita dalla giuria a La tragedia è finita, Platonov, riscrittura dell’omonimo testo di Anton Čechov e regia di Liv Ferracchiati. È tra gli autori/autrici selezionate dall’École des maîters 2020 ed è attualmente artista residente presso il Piccolo Teatro di Milano.
Orari laboratorio:
11 – 12 e 15 gennaio dalle ore 10 alle ore 15 (con pausa di 30 minuti)
13 – 14 gennaio dalle ore 15 alle ore 20 (con pausa di 30 minuti)
Info laboratorio:
Il laboratorio è aperto a tutti gli attori e drammaturghi interessati fino a un massimo di 14 partecipanti.
Modalità d’iscrizione:
Inviare curriculum, foto e le dieci righe scritte che sintetizzino l’Evento Centrale sul quale si voglia lavorare
a laboratorioutovie@gmail.com entro e non oltre il 3 gennaio 2022.
a laboratorioutovie@gmail.com
Costo del Laboratorio: 210 euro (piu tessera iscrizione: 10 eur)
Per ulteriori info: 338 2963087/laboratorioutovie@ gmail.com
Sede laboratorio:
Spazio Il Magazzino
Via Desenzano 20
Milano
(MM Gambara)
Via Desenzano 20
Milano
(MM Gambara)