Più di sessanta imprese di Teatro di Innovazione (riferimento alla categoria ministeriale per i contributi Fus) hanno firmato un protocollo per cercare di rispondere alla crisi provocata da Covid-19 e sostenersi reciprocamente. Qui il comunicato stampa.
Oggi, 17 marzo, è stato firmato il Protocollo di rete tra le Imprese di Teatro d’Innovazione.
Nato da un’idea di alcune compagnie associate ad ANCRIT (l’associazione che in seno all’AGIS riunisce gli enti che agiscono nell’ambito del teatro di innovazione) ed esteso a tutte le realtà nazionali del settore, come concreta risposta alla perdurante crisi economica e di sistema dettata dalla pandemia Covid-19, il protocollo si pone l’obiettivo di coinvolgere le Imprese italiane del Teatro di Innovazione, sia dell’ambito della Sperimentazione e Ricerca, che di quello dell’Infanzia e Gioventù, in un percorso straordinario di collaborazione e reciproco sostegno, quanto mai necessario, data l’eccezionalità del momento.
Un programma di cooperazione che cerca di garantire a tutti gli aderenti la circuitazione dei propri spettacoli e il raggiungimento dei minimi di giornate recitative richiesti dal DM 31 dicembre 2020.
Al protocollo hanno aderito 66 imprese teatrali che, nell’autonomia delle linee artistiche, si sono impegnate ad ospitare prioritariamente all’interno delle proprie programmazioni spettacoli di imprese aderenti, nonché a rappresentare i propri spettacoli ad un cachet ridotto pari ai soli costi vivi.
Lungi dal voler attuare logiche di scambio, il Protocollo si rivolge a tutte le compagnie, non solo a quelle che svolgono pura attività di produzione, ma anche a quelle che affiancano all’attività di produzione la programmazione di stagioni, festival e rassegne.
In questo periodo estremamente difficile, infatti, in cui paiono ridursi le risorse messe a disposizione dagli Enti Locali e conseguentemente si corre il rischio di vedere vanificati sui territori anni di lavoro di progettazione culturale e di formazione dei pubblici, l’avere a disposizione un ricco repertorio di produzioni a costi “calmierati”, vuol dire perseguire il duplice obiettivo di salvaguardare la capillarità e la qualità dell’offerta culturale sui territori e consentire all’intero sistema del Teatro contemporaneo il superamento di questa fase di crisi.
Hanno aderito al protocollo le seguenti compagnie
- Compagnia Il Melarancio
- Il Mutamento Zona Castalia
- Piccola Compagnia della Magnolia
- Trento Spettacoli
- Teatro Scientifico
- Tam Teatro Musica
- Crest
- Ariateatro
- Compagnia Licia Lanera
- Eco di fondo
- Teatro della caduta
- Uno spazio per il Teatro
- Chille de la Balanza
- A.C.T.I.
- Compagnia Teatro del Carro
- Tecnologia Filosofica
- Teatro I
- Principio Attivo Teatro
- Atto Due
- Ensemble Vicenza Teatro
- Teatro della Cooperativa
- Santibriganti Teatro
- Faber Teater
- Pacta Arsenale dei Teatri
- Theama
- Compagnia Instabili Vaganti
- Teatro Invito
- Fattore K
- Teatro Pubblico Ligure
- Teatro dei Colori
- Teatro Potlach
- Tib Teatro
- Il Teatro delle Donne
- Casa Shakespeare
- Stalker Teatro
- Cada die teatro
- Teatro Popolare d’arte
- Diesis Teatrango
- Tangram Teatro
- La Corte Ospitale
- Cooperativa Teatrale Prometeo
- Cubo Teatro
- Tra il Dire e il Fare
- Industria Scenica
- Metropopolare
- I Frati
- Casa degli Alfieri
- Teatro dei Borgia
- Teatro del Carretto
- Evoè!
- Hermit Crab
- Teatro degli Acerbi
- Pantakin di Venezia
- Teatro E
- Onda Teatro
- Cast
- Teatringestazione
- Gli Scarti
- Compagni di Viaggio
- Teatro Pirata
- Teatro Blu
- Lab 121
- Teatro Studio Krypton
- Fosca
- Tedacà
- ATIR
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Trovo assai curioso che si consideri nuova questa iniziativa adottata da più di sessanta realtà teatrali. Non mi sembra sia nuovo il contenimento all’osso dei cachet, da tempo tutto a carico di chi gli spettacoli li anima. Così come mi sembra semplicemente si aggiunga un’alibi, per così dire “sanitaria”, alla consolidatissima quanto deprecabile pratica degli scambi. Non capisco quale autonomia delle scelte artistiche dovrebbe mitigare la cattiva abitudine, visto che costituisce l’obiettivo esplicito di questa iniziativa. Peccato perché è un tempo che avrebbe bisogno di ben altre alleanze.