Lea Barletti è attrice, autrice e regista. Fondatrice insieme a Werner Waas della compagnia Barletti/Waas attiva tra l’Italia e la Germania. Dopo la seconda chiusura dei teatri, a Novembre del 2020, pubblicammo una sua riflessione sul ruolo e la vocazione dell’artista teatrale. Ora siamo felici di condividere con i nostri lettori e le nostre lettrici una poesia che ben descrive questo nostro momento di stallo, “una guerra da camera, minore”.
Cosa resterà, mi chiedo, se qualcosa pure?
L’esitazione dell’abbraccio
l’inattesa nostalgia della pigrizia
la giustificazione dell’inverno, delle porte chiuse
questo essere pubblico in privato
il non avere scelta, questo stare, come?
come tutti
la non colpa della trascuratezza, persino del distacco
il senso ineluttabile della solitudine
qualcosa che non si sceglie, simile a un destino
al quale abbandonarsi, senza opporsi
(è quello che si deve, è giusto ed è così)
che altro si può fare?
ci è toccata questa guerra da camera, minore
il veleno lento, tiepido e mortale
di ciò che passa e che non può tornare
un’ indolenza che è simile al furore
(chi non fa niente, chi troppo, è quasi uguale)
un modo come un altro per dimenticare
che non è altro che questo, vivere:
un rimandare.
(Berlin, 28.1.2020)
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