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23 febbraio: manifestazione nazionale per lo spettacolo dal vivo

Leggi anche: Dalla piazza: «non si può riaprire senza progettualità e sicurezza», intervista a seguito delle mobilitazioni

Il 23 febbraio, promossa da una vasta rete di soggetti dell’attivismo nazionale relativo allo spettacolo dal vivo (la Rete intersindacale professionist* spettacolo e cultura), sarà una giornata di manifestazioni in tutta Italia. Da Paleremo a Torino, Milano, Roma, Napoli, Catania, Ancona, Bologna, Barletta, Bari, Cosenza, Reggio Calabria, Cremona, Padova, Trieste, Genova, Piacenza, Livorno, presidi e manifestazioni chiederanno “la convocazione di un Tavolo Interministeriale con la presenza del Ministero del Lavoro, del MEF e del MIBAC”. Pubblichiamo qui il comunicato relativo alle piazze di Roma e il documento nazionale.

23 febbraio 2020 – 23 febbraio 2021:
Un anno senza eventi, un anno senza reddito

Martedì 23 febbraio le lavoratrici e i lavoratori dello spettacolo scenderanno in 20 piazze in tutta Italia. A Roma sono stati lanciati due appuntamenti, alle ore 14:00 davanti al Teatro Argentina e alle 15:30 in Piazza Montecitorio.
A un anno esatto dai provvedimenti di contenimento della pandemia che hanno sancito la chiusura dei luoghi dello spettacolo dal vivo, migliaia di operatrici e operatori del settore sono senza lavoro e senza reddito.
Mentre un nuovo governo si appresta a giurare e insediarsi ufficialmente, i problemi restano gli stessi che vengono denunciati ormai da mesi: l’inconsistenza dei provvedimenti una tantum presi dal governo Conte, l’assenza di una misura universale che garantisca continuità di reddito, lo stato di salute delle piccole realtà che generano cultura nei territori e la necessità di una riforma strutturale del settore, in grado di guardare oltre l’emergenza e superare le storture già presenti ben prima dell’esplosione della pandemia.
In più di 20 città italiane lavoratrici e lavoratori chiederanno la convocazione di un Tavolo Interministeriale con la presenza del Ministero del Lavoro, del MEF e del MIBAC, in modo da coinvolgere tutti i soggetti e affrontare ogni questione con i diretti protagonisti e con chi può e deve prendere le giuste decisioni per invertire la rotta.
Annunciamo fin da subito che non abbiamo intenzione di lasciare la piazza fino a quando una delegazione non verrà ricevuta e verrà calendarizzato da subito il confronto necessario.
Non siamo disposti ad accettare altri silenzi e tentennamenti e non accetteremo altri equilibrismi politici sulla pelle di chi da un anno si ritrova senza reddito.

Reddito, diritti, salute: Whatever it takes!
(A seguire il Documento sulla Mobilitazione Nazionale)

DOCUMENTO VERSO LA MOBILITAZIONE DEL 23 FEBBRAIO 2021
23 febbraio 2020 – 23 febbraio 2021: un anno esatto dal blocco totale del mondo dello spettacolo.

Per centinaia di migliaia di lavoratori del settore, un anno di profonda precarietà, disoccupazione, assenza totale di prospettive. Tante lavoratrici e tanti lavoratori stanno sopravvivendo a stento con l’elargizione di quelle misure tampone – completamente insufficienti – adottate dal Governo; mentre molti altri rimangono a mani vuote perché ancora incagliati nelle maglie della burocrazia che non ha tuttavia sciolto i nodi legati al respingimento di legittime richieste.

È evidente che la strada dei bonus una tantum non è quella giusta: servono misure di reddito e sostegno strutturali e universali per affrontare una crisi di tale portata. Ricordiamo ancora una volta che lo spettacolo e la cultura, fra i settori più colpiti, contano centinaia di migliaia di lavoratrici e lavoratori che hanno bisogno di tutele concrete laddove l’orizzonte di una vaga stabilità non accenna a rivelarsi.

Ad oggi, i Tavoli di confronto con le Istituzioni non sono stati riconvocati, i luoghi dello spettacolo dal vivo restano chiusi e noi siamo giunti al limite. Alla crisi sanitaria si aggiunge poi l’attuale crisi di governo, grazie alla quale anche gli scarsi fondi destinati ai futuri decreti Ristori rischiano di scomparire o, nella migliore delle ipotesi, di essere ulteriormente ritardati.

Fino ad oggi ogni Governo che si è succeduto ha operato per la soddisfazione degli interessi dei grandi enti, delle grandi imprese e delle fondazioni. È giunto il tempo di invertire la tendenza: lo Stato deve agire a tutela di lavoratrici e lavoratori. La sopravvivenza e la dignità di centinaia di migliaia di persone non possono dipendere dalle intemperanze del potere politico. In questo anno non abbiamo mai smesso di lottare per misure di reddito e di sostegno strutturali, per una totale riforma del nostro settore, per la sicurezza dei lavoratori e delle lavoratrici. E non abbiamo alcuna intenzione di fermarci.

Chiediamo la presa in carico da parte delle istituzioni competenti delle seguenti urgenti e necessarie richieste:

– sblocco immediato e conseguente erogazione dei ristori rimasti in sospeso (DL ristori 5) durante queste settimane di instabilità governativa;

– tempestiva convocazione di un Tavolo Interministeriale che coinvolga lavoratrici e lavoratori del settore spettacolo e cultura, al quale siedano Ministero del Lavoro, Ministero dello Sviluppo Economico e Ministero dei Beni e delle Attività Culturali;

– attuazione di una ormai necessaria riforma strutturale, formale e fattuale, del settore che tuteli realmente non solo grandi enti e grandi aziende ma anche e soprattutto lavoratrici e lavoratori;

– progettazione e realizzazione di tutte le misure, economiche e non, relative ai protocolli di sicurezza, necessarie a garantire una vera e totale ripartenza del settore;

– concretizzazione di provvedimenti finalizzati al finanziamento e al sostegno delle piccole e medie realtà che si occupano di spettacolo e di cultura, che ad un anno dal blocco del pubblico spettacolo rischiano di chiudere e di non poter più compiere il loro fondamentale ruolo legato alla cultura di prossimità su tutto il territorio del nostro Paese.

Per questi motivi, per la dignità di tutte e tutti e per un ordinamento del settore che sia equo, solidale e che tuteli realmente lavoratrici e lavoratori, scenderemo in piazza il 23 febbraio!

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Promuovono:

Professionist* Spettacolo e Cultura – Emergenza Continua
Rete Intersindacale RISP
ADL Cobas
Approdi. Lavoratrici e lavoratori della Cultura e dello Spettacolo Calabria
Autorganizzati Spettacolo Roma
Brescia Unita Lavoratrici e Lavoratori dello Spettacolo
CLAP – Camere del Lavoro Autonomo e Precario
Cobas Lavoratori dello Spettacolo Bari area metropolitana – Puglia
Comitato Nazionale delle Fondazioni Lirico Sinfoniche
Coordinamento Arte e Spettacolo Campania
Coordinamento Spettacolo Lombardia
Coordinamento Tecnici Liguria
Cub Informazione e Spettacolo
Lavoratrici e lavoratori dello Spettacolo Campania
Lavoratrici e lavoratori dello Spettacolo Novara
Lavoratrici e lavoratori dello Spettacolo Piacenza
Lavoratrici e lavoratori dello Spettacolo Piemonte
Maestranze dello spettacolo Veneto
OSA (operai/e dello spettacolo associati/e) Marche
Professionisti Spettacolo e Cultura – Emilia Romagna
Sarte di scena
SI Cobas
Sipari Aperti Sempre Toscana
Tecnici dello Spettacolo Sicilia
Aderiscono:
Anideb – Associazione Negozi Italiani Danza e Ballo
ANLT_associazione nazionale dei Lavoratori e Tecnici Professionisti dello Spettacolo
APS Bauli in Piazza – We make events Italy
Arcipelago Spettacolo dal Vivo/Puglia
Art Workers Italia
Arte È Martello
Artemis Rete Tecnici E Maestranze Intermittenti dello Spettacolo
Associazione Culture for People
CAM – Coordinamento Artisti della Scena Marchigiana
Collettivo Mala Reggio Calabria
Coordinamento Teatro Cremona
Facciamolaconta
Fivizzano27
Fuorimercato rete nazionale
L’Aprisogni Teatro di Burattini
Lavorator_ della danza
Lavoratrici e Lavoratori dello Spettacolo e Cultura Trieste
Lirica Muta
Mork 255
Mujeres nel Teatro
Musicisti Italiani di Jazz
Potere al Popolo! Spettacolo e Cultura
Presìdi Culturali Permanenti Roma
RES – REte Spettacolo dal vivo
Settore Cultura e Spettacolo Barletta
Sib – Suoni in Bianco
Teatrino di Puck
Teatro Della Dodicesima
Tratroshock ass. culturale

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