HomeComunicatiIl Teatro di Roma nomina il nuovo CdA per il triennio 2020-2023

Il Teatro di Roma nomina il nuovo CdA per il triennio 2020-2023

Il Teatro di Roma nomina il nuovo Consiglio di Amministrazione, a rilevante rappresentanza femminile. Emanuele Bevilacqua riconfermato Presidente fino al 2023. A breve una manifestazione di interesse per la figura di direttore generale

COMUNICATO: Teatro di Roma – Teatro Nazionale 1 giugno 2020

L’Assemblea dei Soci del Teatro di Roma – Comune di Roma, Regione Lazio, e Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo – nella seduta odierna ha deliberato la nomina del Consiglio di Amministrazione e del Collegio dei Revisori dei Conti per il triennio 2020-2023.

Lo Stabile Nazionale resta presieduto da Emanuele Bevilacqua, confermato alla presidenza e a guida del nuovo Cda, composto da una rilevante rappresentanza femminile con la designazione delle consigliere Francesca Vergari e Berta Maria Zezza, a cui si affianca il rinnovo delle consigliere Cristina Da Milano e Rossana Rummo.

Nominato per il triennio anche il Collegio dei Revisori dei Conti, costituito da Andrea Pirrottina, quale membro effettivo con funzione di Presidente, e da Francesco Calciano (revisore membro effettivo), Maura Rosano, revisore membro supplente; Sara Mattiussi, revisore membro effettivo e Adelina Di Pietro quale revisore supplente.

In questi mesi il Teatro di Roma ha avviato un processo di trasformazione del proprio assetto gestionale, decisivo per la nuova fisionomia dello Stabile Nazionale. Una governance che si struttura attraverso un modello di direzione plurale, articolato, innovativo e rispondente alle grandi sfide e alla complessità del sistema teatrale che pone immaginare il futuro di questa Istituzione. Si è deciso, pertanto, di separare la figura di direttore generale da quella di direttore artistico, che rimane affidata a Giorgio Barberio Corsetti. Inoltre, Francesca Corona continua ad affiancare la direzione in qualità di consulente artistica per la programmazione del Teatro India.

La figura del direttore generale – le cui deleghe sono tornate in carico al legale rappresentante e presidente Emanuele Bevilacqua, per cui non percepisce compensi – sarà individuata tramite una manifestazione di interesse avviata a breve dal nuovo Consiglio d’Amministrazione. Il primo atto della nuova consiliatura sarà, infatti, quello di valutare, fra le figure che si candideranno, il profilo professionale più adatto alla direzione generale.

Occorre precisare che per questa operazione di riassetto gestionale il Teatro di Roma, sia per la direzione e la consulenza artistica, che per la direzione generale, rispetterà il budget previsto dallo Stabile per tale capitolo di spesa. Inoltre, il ripensamento della formula dirigenziale per cui la figura amministrativa viene distinta da quella artistica, comporta una nuova articolazione in linea con le scelte dei maggiori teatri europei e nazionali, un modello di direzione plurale, per proseguire nel percorso artistico già avviato, e al fine di disegnare una struttura del teatro sempre più organica al progetto culturale che si intende raggiungere. Come da normativa in vigore, non sono previsti compensi per il Consiglio d’Amministrazione, la cui partecipazione è a carattere onorifico.

 

Leggi anche:
L’articolo di Simone Nebbia Teatro di Roma. Il valzer dei direttori
Il Comunicato del 30 maggio 2020 rilasciato dal Teatro di Roma

 

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