Con il decreto del 4 marzo 2020 dedicato al contenimento del coronavirus (covid-19), il governo regola su tutto il territorio nazionale anche lo svolgimento di manifestazioni ed eventi culturali, dunque il funzionamento dei teatri.
Con decreto firmato ieri sera (4 marzo 2020) il Governo obbliga la sospensione degli spettacoli, di qualsiasi natura (compresi quelli cinematografici e teatrali), che non permettano la distanza di sicurezza di un metro tra gli spettatori, fino al 3 aprile.
Non è un obbligo di chiusura dunque quello prospettato dalle autorità ma l’impostazione di una regola che rende molto difficile qualsiasi apertura.
Qui i due punti del decreto che riguardano teatri e manifestazioni culturali:
a) sono sospesi i congressi, le riunioni, i meeting e gli eventi sociali, in cui e’ coinvolto personale sanitario o personale incaricato dello svolgimento di servizi pubblici essenziali o di pubblica utilita’; e’ altresi’ differita a data successiva al termine di efficacia del presente decreto ogni altra attivita’ convegnistica o congressuale;
b) sono sospese le manifestazioni, gli eventi e gli spettacoli di qualsiasi natura, ivi inclusi quelli cinematografici e teatrali, svolti in ogni luogo, sia pubblico sia privato, che comportano affollamento di persone tale da non consentire il rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro di cui all’allegato 1, lettera d);
La lettera d dell’allegato 1 esprime proprio la regola sui contatti sociali:
d) mantenimento, nei contatti sociali, di una distanza interpersonale di almeno un metro;
Leggi la versione completa del decreto in Gazzetta Ufficiale
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