Il teatro come strumento per attivare e gestire i processi di trasformazione e di inclusione è l’oggetto di Attore Sciamano, la storica scuola di formazione creata da Teatro Nucleo con la direzione didattica dei due fondatori, Cora Herrendorf e Horacio Czertok. Il nuovo percorso annuale inizierà il 17 gennaio 2020 presso il Teatro Julio Cortàzar (via Ricostruzione 40, Pontelagoscuro – Ferrara) e si articolerà in sei incontri intensivi a cadenza mensile fino a giugno, esperibili anche singolarmente. Le iscrizioni al primo modulo sono aperte fino al 10 gennaio.
Con Attore Sciamano, Teatro Nucleo codifica in un percorso di formazione permanente 40 anni di ricerca e li mette a disposizione di operatori sociali, educatori, insegnanti, oltre che di attori e drammaturghi, come opportunità di sviluppo professionale.
Dallo studio sulla pedagogia dell’attore del Ventesimo secolo e delle implicazioni terapeutiche a essa connaturate, Teatro Nucleo ha infatti derivato nuove metodologie pedagogiche messe in pratica e sperimentate nella loro efficacia in numerosi contesti: dalle esperienze del 1977 nell’Ospedale Psichiatrico di Ferrara con Antonio Slavich, collaboratore di Franco Basaglia, ai progetti di reinserimento per gli utenti della comunità di ex tossicodipendenti Exodus realizzati con il Ministero del Lavoro; dai percorsi nelle carceri che Teatro Nucleo porta avanti quotidianamente dal 2005 a diversi altri fronti non dedicati alla produzione e fruizione dell’arte in cui questa esprime la sua funzione sociale.
Il primo percorso di Attore Sciamano, dal 17 al 19 gennaio, sarà dedicato alla drammaturgia e alla composizione teatrale, alla definizione dei linguaggi, alla scelta della forma e dei contenuti per passare dal testo alla scena, al ruolo dell’osservatore / regista. Dal 14 al 16 febbraio si esplorerà il tema dell’osservazione del conflitto: osservazione non interpretativa, lettura del comportamento attraverso il linguaggio non verbale, auto-osservazione e gestione dei conflitti saranno alcuni dei punti chiave. Nel terzo percorso, dal 13 al 15 marzo, si apprenderanno i principi e le tecniche dell’improvvisazione secondo i metodi Stanislawskij – Actor’s Studio, esplorando fiducia, fatica, rischio, presenza e rigore. Essere in azione è il titolo del quarto modulo, dal 17 al 19 aprile, in cui contatto, ascolto, espressione personale, movimento, emotività porteranno ad approfondire la poetica della composizione. Dal 15 al 17 maggio ci si concentrerà sulla memoria emotiva, sulla memoria cioè intesa come archivio dinamico dei sentimenti, su come governare il processo di sviluppo dei ricordi, della loro scrittura e trasformazione in momenti teatrali. L’Attore Sciamano si concluderà infine dal 19 al 21 giugno con il modulo dedicato alla trasformazione delle energie latenti.
Osservare l’altro, osservare se stessi, vedere nell’essere visti è alla base sia della situazione teatrale che di ogni tipo di relazione umana. Il teatro è quindi un’attività culturale globale e un bisogno originario dell’uomo. Da questa visione nasce la scuola di formazione per l’interazione teatrale nel sociale Attore Sciamano, con cui Teatro Nucleo mette sua la ricerca e la pratica quarantennale a disposizione di coloro che operano in quei – tanti, diversi – contesti che necessitano del potere trasformativo e inclusivo del teatro.
Per informazioni su Teatro Nucleo: http://www.teatronucleo.org/
Per informazioni su Attore Sciamano: http://www.teatronucleo.org/formazione/attore-sciamano/Per iscrizioni: ☎ 0532/464091 (dal lunedi al venerdi dalle ore 8 alle 12)
✎ attoresciamano@teatronucleo.org