Premi Ubu 2019. Le premiazioni avverranno il 16 dicembre al Piccolo Teatro di Milano. Qui le nomination delle terne finaliste. Ecco tutti i nomi degli artisti e degli spettacoli più votati dai giurati.
Il 30 novembre 2019, nel Little Ubu Palace allestito al DAMSLab / La Soffitta – Università di Bologna, sono stati annunciati i finalisti dei Premi Ubu per l’anno 2019.
La redazione di Teatro e Critica aggiornerà questa pagina appena i nomi saranno disponibili
PREMI UBU 2019
Risultati della prima votazione
I candidati al ballottaggio
Spettacolo dell’anno
Aminta, regia di Antonio Latella [recensione]
La classe, di Fabiana Iacozzilli [recensione]
Un nemico del popolo, regia di Massimo Popolizio [recensione]
Quasi niente, di Tagliarini / Deflorian [recensione]
Migliore spettacolo di danza
Bermudas Forever di Mk
Mbira di Roberto Castello / Aldes
Nudità di Cuticchio / Sieni
Migliore regia
Lisa Ferlazzo Natoli, When The rain stops falling [recensione]
Fabiana Iacozzilli, La classe [recensione]
Valter Malosti, Se questo è un uomo [recensione]
Massimo Popolizio, Un nemico del popolo [recensione]
Migliore attore o performer
Lino Musella (The nightwriter di Jan Fabre)
Michelangelo Dalisi (Aminta)
Massimo Popolizio (Un nemico del popolo)
Miglior attore o performer Under 35
Andrea Argentieri (Se questo è Levi)
Daniele Fedeli (Lo strano caso del cane ucciso a mezzanotte)
Migliore attrice o performer
Licia Lanera (Cuore di Cane) [recensione]
Milvia Marigliano (Lo psicopompo) [recensione]
Maria Paiato (Un nemico del popolo)
Miglior attrice o performer Under 35
Matilde Vigna (Aminta)
Elena Cutugno (Medea per strada) [recensione]
Marina Occhionero
Migliore nuovo testo italiano o scrittura drammaturgica
L’abisso di Davide Enia [recensione]
Il nome del padre di Mario Perrotta [recensione]
Si nota all’imbrunire di Lucia Calamaro [recensione]
Migliore nuovo testo straniero o scrittura drammaturgica
Gli sposi, di David Lescot, regia Frosini/Timpano [recensione]
Tebas Land, di Sergio Blanco, regia Angelo Savelli
When The Rain Stops Falling, di Andrew Bovell, regia di Lisa Ferlazzo Natoli
Miglior spettacolo straniero presentato in Italia
El bramido de Düsseldorf, di Sergio Blanco [recensione]
Imitation of Life, di Kornél Mundruczó
The repetition di Milo Rau [recensione]
Curatore/curatrice o organizzatore/organizzatrice
Elena Di Gioia (Agorà)
Michele Mele
Settimio Pisano (Primavera dei Teatri)
Scenografia
Fiammetta Mandich (La classe)
Paola Villani (Il canto della caduta)
Stefano Tè, Dino Serra, Massimo Zanelli (Moby Dick)
Costumi
Andrea Viotti (I giganti della montagna)
Emanuela Dall’Aglio (Naturae)
Gianluca Falaschi (Orgoglio e pregiudizio e When the Rain Stops Falling)
Disegno luci
Gianni Staropoli (Quasi niente)
Luigi Biondi (When the Rain Stops Falling)
Simone De Angelis (Aminta)
Progetto sonoro o musiche originali
Gup Alcaro (Se questo è un uomo)
Hubert Westkemper (Lo Psicopompo e La classe)
Tommaso Q. Danisi (Cuore di cane)