Parte l’11 novembre la stagione di teatro ragazzi del Teatro Biblioteca Quarticciolo di Roma, curata da Federica Migliotti. Qui qualche anticipazione.
«Cosa può un teatro (?)», recita il claim della stagione 2018/2019 del Teatro Biblioteca Quarticciolo, spazio della periferia romana curato da Veronica Cruciani. Federica Migliotti prova a rispondere per quanto riguarda il pubblico delle giovani e giovanissime generazioni. «Tenendo in considerazione le differenti esigenze del nostro pubblico, a partire dalle età di riferimento, nella stagione di quest’anno si toccano argomenti importanti e necessari che hanno a che fare con la relazione, l’affettività e la gioia di vivere, ma anche con problematiche sociali di grande attualità, proprio come nella programmazione serale».
Lo scopo è quello di estendere il teatro del quartiere a un teatro-mondo, in cui grandi temi vengono discussi come solo il teatro può fare: un teatro per tutta la famiglia, dove vari strati di senso vengono offerti a vari segmenti della spettatorialità.
Si parte l’11 novembre con lo spettacolo Hanà e Momò, la prima romana della Compagnia Principio Attivo, che affronta il tema della cooperazione e della condivisione attraverso un linguaggio non verbale e un teatro di oggetti creati in scena dalle due interpreti. Il 14 novembre tocca alla nuova produzione della Compagnia Frosini /Timpano, Gli sposi, già in lista nella stagione del Teatro India: l’obiettivo è quello di far conoscere la storia contemporanea europea ai più piccoli, narrando, in maniera semiseria, la vicenda di una «coppia di potere», Nicolae Ceausescu ed Elena Petrescu, due figure che disegnano ascesa e caduta del comunismo in Romania, attraverso le parole di David Lescot, in grado di coinvolgere il pubblico delle scuole superiori romane in un ragionamento su autorità e democrazia. Arriva il 2 dicembre la Compagnia TeatroViola che, in coproduzione con O’Thiasos Teatronatura, propone l’allegoria Il sole suonatore e la luna cantante, con canti polifonici e musica dal vivo, offerti in una pomeridiana per famiglie. Ancora il mito è protagonista in Orfeo Euridice Ermes di Garraffo TeatroTerra, diretto da Maril Van Der Broek: si tratta di uno spettacolo dedicato ai ragazzi delle scuole medie e superiori e che affronta il tema dell’accettazione della perdita di un amore.
Poi arriverà Natale: niente di meglio che Gianni Rodari per narrare, dal 16 al 19 dicembre, il mondo immaginifico della nostra cultura nazionale nell’allestimento della Piccola Compagnia del Piero Gabrielli, che da anni porta in scena attori diversamente abili e non, questa volta impegnati in una narrazione di temi natalizi, ottima per tutta la famiglia. La Befana vien di notte e, oltre alle proverbiali «scarpe tutte rotte», porterà il gruppo romano Insieme all’improvviso a realizzare un concerto musicale ricco di sorprese, per una lunga vigilia. Il 27 e 28 gennaio, per ricordare la Giornata della Memoria, andrà invece in scena Auschwitz- una storia di vento, diretto da Fabrizio Pallara (regista e fondatore del teatrodelleapparizioni): un diario fatto di immagini, emozioni, suoni, spazi, persone, per affrontare con delicatezza il tema della Shoah, come monito contro ogni forma di discriminazione.
Eco di Fondo arriva il 25 e 25 febbraio per far assaporare le atmosfere magiche di OZ-storia di un’emigrazione: il regista Giacomo Ferraù prende in carico l’importante patrocinio di Amnesty International usando la fiaba per «trasmettere a un pubblico molto giovane temi così difficili come quello delle migrazioni e delle discriminazioni».
A Carnevale ogni scherzo vale? Di certo vale quello del Teatro del Buratto, con l’anteprima romana di Lupi buoni e tori con le ali, per ricordare a tutti del tesoro nascosto in ognuno di noi, ciò che fa di ogni essere umano una macchina sensibile, unica e preziosa. L’ultimo giorno di marzo e il primo di aprile la storica compagnia di Teatro-Gioco-Vita riporta a Roma il teatro di figura con Il più furbo, diretto da Fabrizio Montecchi, mentre dal 7 al 9 aprile la compagnia toscana I sacchi di sabbia propongono il radiodramma animato I 4 moschettieri in America, in prima regionale con un linguaggio surreale e irresistibile.
E se la danza si esibisse davanti agli occhi dei più piccoli? Porterebbe di certo la compagnia Ersiliadanza, che reinventa sul corpo di danzatrici e danzatori un Cappuccetto rosso coreografato da Laura Corradi.
Ma il teatro non si accontenta di essere guardato, deve essere “praticato”. Per il secondo anno il laboratorio teatrale Chi è di scena invita bambini dai 7 agli 11 anni, ma quest’anno la stessa Compagnia TeatroViola gli affianca un percorso dedicato agli adolescenti. Da ricordare anche l’appuntamento con la compagnia romana Dynamis Teatro diretta da Andrea De Magistris, un collettivo da anni attivo nel coinvolgimento degli adolescenti nell’arte del teatro: in collaborazione con la kermesse internzionale Romaeuropa Festival, quest’anno sono gli studenti dell’Itis Lattanzio (all’interno di un progetto di alternanza scuola lavoro) a realizzare la performance Y la variabile del calcio, un percorso sulla collettività e sul senso di appartenenza, che verrà realizzato e mostrato al pubblico nella piazza del Quarticciolo e nella piazza del quartiere Testaccio. Per chi desidera avvicinarsi ai temi e ai linguaggi dello spettacolo contemporaneo, infine, è attivo per il secondo anno il corso di formazione sulla didattica della visione rivolto agli insegnanti: “Portare a vedere” è un progetto della Casa dello Spettatore, polo riconosciuto a livello nazionale nell’educazione alla grammatica del teatro.
Se la qualità dell’offerta artistica è decisiva nell’avvicinare i più giovani all’arte, per «crescere bene nell’incontro con la bellezza», la curatrice Federica Migliotti aggiunge che «tutte le figure di mediazione necessarie per arrivare ai ragazzi hanno un ruolo importante. Un bambino non sceglie di andare a teatro, viene portato dalle famiglie e più spesso, almeno nel nostro quartiere, dalla scuola». Questo rende fondamentale una diretta collaborazione con gli insegnanti e gli istituti, che stanno dimostrando grande interesse alla programmazione mattutina. A proposito di “cosa può un teatro”, allora, la risposta è anche che esso «possa contribuire alla sana crescita di una comunità, capace di ascolto e confronto, sviluppando un senso critico sul mondo che ci circonda».
Andrea Pocosgnich
Il Teatro Biblioteca Quarticciolo si trova in Via Ostuni 8 a Roma
Info e prenotazioni tel 06 69426222 – 0669426277 promozione@teatrobibliotecaquarticciolo.it
Botteghino feriali ore 18-21.30, festivi ore 16-18.30
Biglietti adulti 10€, bambini 7€; matinée per le scuole 7€
Acquisto on line http://www.biglietto.it/newacquisto/titoli.asp?ide=1802
www.teatrobibliotecaquarticciolo.it – www.teatriincomune.roma.it