Un laboratorio gratuito di Giorgio Barberio Corsetti, Alessandra Vanzi, Marco Solari. Selezioni aperte fino al 7 dicembre
LABORATORIO
“dalle Rane alla Gaia Scienza”
laboratorio di Giorgio Barberio Corsetti,Alessandra Vanzi, Marco Solari
dal 10 al 21 dicembre
il laboratorio è aperto a giovani attori, attrici, danzatori, danzatrici e acrobati.
per partecipare è necessario mandare un curriculum con foto ed una domanda articolata in cui vengono spiegati i motivi di interesse per il lavoro.il tutto va inviato entro il 7 dicembre a :
gbc.progetti@gmail.comil laboratorio sarà gratuito
verrà fatta una selezione dei partecipanti
avverrà a Roma
luogo ed orari ancora da definireQuesto laboratorio è l’inizio di un percorso che porterà alla realizzazione di uno spettacolo nel 2019.
Sarà anche l’occasione per conoscere ed incontrare giovani attori e danzatori.
Giorgio Barberio Corsetti, Alessandra Vanzi e Marco Solari si ritrovano, dopo molti anni di autonomi percorsi artistici, a condurre assieme un laboratorio rivolto a giovani attori, nel quale utilizzeranno frammenti dell’opera di Vladimir Mayakovskij La rivolta degli oggetti.
Fu proprio questa composizione giovanile del grande poeta, drammaturgo e artista della Russia rivoluzionaria, a segnare l’inizio della compagnia La gaia scienza, nel 1976, in una ricerca teatrale che si impose fin dall’inizio all’attenzione della critica e del pubblico, per concludersi nel 1983 con lo spettacolo Cuori strappati.
La gaia scienza rappresentò, negli anni a cavallo tra anni Settanta e Ottanta, una delle più innovative espressioni del nuovo teatro italiano, definita di volta in volta dai critici come Postavanguardia, Nuova spettacolarità, Teatro metropolitano, Nuova sensibilità.
Durante il laboratorio, Barberio Corsetti, Vanzi e Solari intendono trasmettere alle giovani generazioni il carattere particolare di quel lavoro, basato sull’improvvisazione, sullo sviluppo delle singole individualità, sull’attenzione alle arti visive e sull’uso dello spazio scenico e del ritmo, in un ragionamento anche ‘politico’ del corpo e della voce, della struttura stessa della performance teatrale.
Si metteranno in gioco su gli elementi fondamentali della creazione, la presenza, il tempo, la spazio, e il punto di contatto tra il testo poetico e il fondo esistenziale che ogni interprete racchiude.
Un lavoro sulla voce e sul silenzio, sull’interpretazione e sul suono.
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