Teatro in video 48° appuntamento. L’arte del trasformismo di Leopoldo Fregoli, tra cinema e teatro di varietà.
«Prima che l’Ottocento spiri, il cafè-chantant ha già partorito un fenomeno: Leopoldo Fregoli».
Così esordiva Rodolfo De Angelis nel suo libro Storia del cafè-chantant a proposito del famoso trasformista romano. Oltre che in Italia, Fregoli conosce un vasto consenso soprattutto a Parigi, dove ad assistere ai suoi spettacoli, in prima fila ed entusiasti, ci sono spesso i fratelli Lumière. Già dal 1897 stabilisce con loro una sincera amicizia, marcata da affinità intellettuali.
Il mondo del cinematografo per l’artista non è solo meraviglia; di stupore già straripavano i suoi spettacoli teatrali, dove come unico protagonista assumeva le sembianze di più personaggi, con slanci vitalistici in un gioco rapido e dinamico di trasformazioni. Del cinema quindi non l’affascina la dimensione sinestetica piuttosto la riflessione e il legame tra la modernità del mezzo cinematografico e la dimensione creativa del varietà. Fregoli mette a punto una particolare macchina da presa che chiamerà Fregoligraph per girare una serie di pellicole: ‘Fregoli al ristorante‘, ‘Una burla di Fregoli‘, ‘Il segreto di Fregoli‘, ‘Un viaggio di Fregoli‘, ‘Il sogno di Fregoli‘ e ‘Fregoli dietro le quinte‘. Apparentemente sono semplici riproduzioni filmiche delle sue macchiette di teatro, in realtà rappresentano un modo per riflettere sulle specificità dei due linguaggi.
Fregoli era solito proiettare queste pellicole nella parte finale a chiusura del suo spettacolo: si allontanava dal palcoscenico e istantaneamente iniziava la proiezione. Era facile per gli spettatori del tempo pensare che l’attore fosse uscito dal palco e entrato nello schermo. Sono gli anni d’esordio del cinematografo quando ancora il pubblico, preoccupato di essere travolto, fugge dalla sala all’Arrivo del treno di Lumière. L’artista sta così creando una continuità tra scena e retroscena, concede agli spettatori di vedere cosa accade dietro le quinte (Fregoli dietro le quinte), esibisce i suoi trucchi e svela quel che di solito gli attori vorrebbero tenere nascosto. È un gioco di rimandi dove i numeri di trasformismo precedono le proiezioni del Fregoligraph che dall’altra parte rispondono rinviando alle trasformazioni stesse. Fregoli usa il cinema per rendere più efficace il suo grande spettacolo di varietà, è un artista consapevole della propria modernità, abile giocoliere tra finzione e reale.
https://bit.ly/2JDt9NG Fregoli dietro le quinte (1897-1899)
https://vimeo.com/177236768/cdd78c1f6c Fregoli dietro le quinte II (1897-1899)
https://vimeo.com/177236777/e8ec18201e Burla al marito (1897-1899)
https://vimeo.com/177236770/3ee0fe522d Fregoli barbiere maldestro (1897-1899)
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