Intervista a Luisa Cuttini, direttore artistico di C.L.A.P.Spettacolodalvivo. #sponsor

INTERVISTA A LUISA CUTTINI

DIRETTORE ARTISTICO DI C.L.A.P.SPETTACOLODALVIVO

C.L.A.P.Spettacolodalvivo: un acronimo?

Sì: sta per “Circuito Lombardia Arti Pluridisciplinari Spettacolo dal vivo”. Dal 2015 gestiamo il Circuito Ministeriale Multidisciplinare per la Lombardia, sostenuto dal MiBACT e da Regione Lombardia.

Come è nato C.L.A.P.Spettacolodalvivo e come è presente su tutto il territorio regionale?

C.L.A.P.S nasce da vent’anni di esperienza nell’organizzazione, distribuzione, promozione e formazione di teatro, danza e circo contemporaneo. Dal 2018 abbiamo aggiunto anche la musica. Abbiamo consolidato i rapporti con Regione Lombardia e più di 70 comuni lombardi: in quasi 100 sale programmiamo 600 spettacoli all’anno, con uno sguardo a nomi riconosciuti a livello nazionale e internazionale, ma anche alla creatività emergente, selezionata da un monitoraggio del mercato teatrale italiano.

Lei cura la direzione artistica del Circuito: che esperienze ha avuto precedentemente?

Ho una formazione artistica nel mondo della danza e del teatro. Sono laureata in Scienze e Tecnologie delle Arti e dello Spettacolo presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Brescia e dal 2000 mi occupo di programmazione e direzione artistica di festival e rassegne.

Dal 2004 al 2014 ho diretto il Circuito Danza Lombardia (riconosciuto e sostenuto

dal MiBACT e da Regione Lombardia) e nel 2010 ho fondato C.U.L.T. – Circuito Urbano Lombardia Teatro.

Nel 2015 ho organizzato la 3° edizione di NID Platform – Nuova Piattaforma della

Danza Italiana come capofila del Raggruppamento Temporaneo di Operatori.

Dallo stesso anno sono direttrice di C.L.A.P.Spettacolodalvivo, curo la programmazione artistica e lo sviluppo progettuale.

In collaborazione l’Associazione DES dirigo il corso di perfezionamento in Danza di Comunità Danza.Comm. Da formatrice e operatrice culturale collaboro a progetti di rilevanza nazionale e ho pubblicato alcuni articoli scientifici sulla danzeducativa.

Negli anni ho organizzato diversi convegni internazionali, partecipo come relatrice ad alcuni convegni in Europa e come giuria alle commissioni esaminatrici di concorsi italiani.

Sono membro effettivo dei network internazionali Dancing Cities, CircusNext e Circostrada e delle reti Anticorpi XL, Glocal Sound, Focus Young Arab Choreographers, CircusZone e S.P.O.T. – Sostegno alla Produzione Off Teatrale.

Con la Fira de Tarrega organizzo uno scambio di compagnie di circo contemporaneo e danza tra Italia e Catalogna.

Faccio parte dell’Ufficio di Presidenza ADEP/Federvivo.

Sono fondatrice e coordinatrice di A.C.C.I. – Associazione Circo Contemporaneo Italia.

Fino al 2014 ha gestito il Circuito Danza Lombardia. Continuano i progetti legati alla danza?

Certo, anche in virtù della nostra partnership con il Network Anticorpi XL (da oltre dieci anni esempio concreto di promozione della giovane danza d’autore) e delle residenze artistiche ministeriali, di cui facciamo parte.

Siamo partner del progetto MIND THE GAP della Civica Scuola di Teatro Paolo Grassi. Diversi organismi di produzione e promozione (circuiti, festival, teatri italiani) promuovono il lavoro di ex-allievi della scuola: noi abbiamo ospitato gli artisti a Milano e a Brescia.

E’ in partenza il corso di perfezionamento in Danza di comunità DANZA.COMM: docenti di grande esperienza spiegheranno come operare con l’arte della danza nelle diverse comunità (scolastiche, del disagio e anagrafiche). È rivolto a danzatori, docenti di danza, performer, insegnanti delle scuole o educatori. Ci sarà un convegno finale.

Il Circuito ha attivato collaborazioni con festival e network europei e del sud del Mediterraneo, creando occasioni di circuitazione di giovani artisti italiani all’estero e ospitalità straniere (Focus Young Arab Choreographers).

Per il primo triennio il vostro Circuito ha inserito il circo contemporaneo come terza arte (oltre alla prosa e alla danza). Cosa significa e cosa sta cambiando nel settore?

Il circo d’innovazione parte dalle discipline classiche (acrobazia, giocoleria, clownerie, funambolismo, tecniche aeree), ma rinuncia agli animali esotici e al susseguirsi di “numeri”. E’ un nuovo modo di intendere lo spettacolo, una visione drammaturgica e registica, dove per valorizzare la storia raccontata si utilizzano anche tecniche attoriali, danza, coreografia, arti visive, tecnologia e musica. Non è più necessario avere un tendone e la tecnica virtuosistica dell’artista non è più solo dimostrativa, ma cerca di essere interpretativa.

Nel settore notiamo una crescita di allievi presso le scuole di circo innovativo; progetti di “circo sociale” aderenti a una visione internazionale; una continua crescita di festival e progetti di formazione del pubblico. Gli artisti italiani di circo contemporaneo costituiscono la maggiore componente straniera presso le principali compagnie in Europa.

Il MiBACT ha mostrato un’incoraggiante apertura al circo contemporaneo, che rientra a pieno titolo tra le quattro arti contemplate dal D.M. 1 luglio 2014 accanto a musica, teatro e danza.

Avete progetti in essere sul circo contemporaneo? Tornerà La Strada Festival?

Stiamo organizzando “Tendenza Clown”, un festival sulla figura del clown, dall’1 al 7 maggio al Teatro Franco Parenti di Milano: una settimana di performance di clown e artisti circensi nazionali e internazionali, con un convegno internazionale il 4 maggio.

Nel frattempo stiamo programmando l’XI edizione de La Strada Festival a Brescia. Artisti italiani e stranieri di circo contemporaneo, teatro e danza urbani – ospitati nei più importanti festival del mondo – si alterneranno dall’8 al 10 e dal 15 al 17 giugno 2018 in centro storico e in Castello.

La Lombardia conta 10 milioni di persone. Quali sono le iniziative volte a richiamare nuovo pubblico e a fidelizzare chi già vi segue?

Accanto ai teatri, abbiamo attivato spazi di visione nuovi, in aree periferiche, trasformati in punti di riferimento. Il Circuito si fa anche promotore di alcuni preziosi luoghi all’aperto, patrimonio culturale della Lombardia.

Spesso al termine delle rappresentazioni organizziamo feedback con gli artisti e il pubblico. Ci accorgiamo che gli spettatori non sono passivi, anzi si dimostrano molto interessati a seguire le nostre iniziative.

Sui social – Facebook, Twitter, Instagram – cerchiamo di avvicinare non solo gli operatori ma anche i giovani e il potenziale pubblico, con aggiornamenti in tempo reale degli incontri a cui partecipiamo o degli spettacoli che presentiamo. Quindi… seguiteci!

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