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Teatro in video. Pirandello: Sei personaggi e i Giovani

Cento anni dei Sei personaggi, 9 maggio 2021.

Sei personaggi in cerca d’autore. Teatro in video 45° appuntamento. Il 28 giugno 2017 ricorre il 150° anniversario della nascita di Luigi Pirandello. Riflettiamo qui su Sei personaggi in cerca d’autore, uno dei suoi principali testi teatrali, che conobbe uno storico allestimento negli anni Sessanta ad opera della Compagnia dei Giovani.

Romanziere, linguista e studioso, Premio Nobel nel 1934, Luigi Pirandello seppe coniugare come nessuno i lasciti del verismo siciliano e le istanze di un nuovo modello di narrazione in cui l’inedito relativismo plasmasse un’angoscia esistenziale tutta moderna, nella faglia di scollamento tra forma e vita, essere e apparire. Il padre di quell’idea di umorismo che si afferma, distinguendosi dal comico, più per negazione che per affermazione, la riassume nell’inciso del “sentimento del contrario”.  Un cardine concettuale che dall’identità saggistica e narrativa si innerva quasi fisiologicamente sulla personalità drammaturgica di uno dei massimi autori per la scena del Novecento (anche regista, fondatore di compagnia e direttore del Teatro d’Arte dal 1925 al 1928), partorendo paritetico il desumersi della discrasia fra maschera e autenticità.

Dopo una prima produzione più vicina alla “commedia borghese” [Il piacere dell’onestà, 1917, Ma non è una cosa seria, 1918, Il giuoco delle parti 1918, Così è (se vi pare) 1917Il berretto a sonagli, 1918 e altri] si affaccia la tragedia e con essa la svolta, la rivoluzione e, all’occorrenza, il capolavoro. È il 9 maggio 1921 quando al Teatro Valle di Roma debutta Sei personaggi cerca d’autore, primo capitolo di un trittico conosciuto come “trilogia del teatro nel teatro” insieme a Ciascuno a suo modo e Questa sera si recita a soggetto, rispettivamente di tre e nove anni più tardi. Salutato all’esordio da una platea scandalizzata e urlante «Manicomio! Manicomio!», il lavoro – che corrode la dimensione e la struttura drammatica canonicamente intese mentre tende all’indagine della creazione artistica attraverso la rivelazione della mutazione da persona a personaggio – conobbe nei mesi successivi maggior fortuna, sino alla consacrazione. «Il pubblico del Manzoni ha accolto trionfalmente questa strana commedia ch’è, indubbiamente, un’opera d’arte di una originalità rara» scrive Marco Praga (Cronache teatrali, Treves, Milano, 1921) dopo aver assistito alla messinscena milanese con la compagnia di Dario Niccodemi.

Da allora gli allestimenti susseguitisi sono stati centinaia, per altrettante formazioni italiane ed internazionali (fra i più recenti anche In cerca d’autore di Luca Ronconi), tra i quali resta impresso alla storia e alla memoria questo della Compagnia dei Giovani. L’ensemble, costituito nel 1954 da attori quali Rossella Falk, Romolo Valli, Anna Maria Guarnieri, Elsa Albani e sotto la guida registica di Giorgio De Lullo, segna un punto nodale per la rappresentazione dell’opera pirandelliana. Con enorme attenzione alla parola come principale elemento in palcoscenico di una realtà prevalentemente antinaturalistica, a questa messinscena si unirono quelle de Il giuoco delle parti, Così è se vi pare, Enrico IV e – dopo lo scioglimento del collettivo avvenuto nel 1972 – Trovarsi con la sola Falk. Nato nel 1963, per centinaia e centinaia di repliche nei successivi tre anni in Italia e nel resto d’Europa, l’allestimento è presentato qui nella ripresa Rai del 1965, occasione in cui potè finalmente avverarsi l’ideale pirandelliano del teatro vuoto durante le prove.

Marianna Masselli

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Marianna Masselli
Marianna Masselli
Marianna Masselli, cresciuta in Puglia, terminato dopo anni lo studio del pianoforte e conseguita la maturità classica, si trasferisce a Roma per coltivare l’interesse e gli studi teatrali. Qui ha modo di frequentare diversi seminari e partecipare a progetti collaterali all’avanzamento del percorso accademico. Consegue la laurea magistrale con una tesi sullo spettacolo Ci ragiono e canto (di Dario Fo e Nuovo Canzoniere Italiano) e sul teatro politico degli anni '60 e ’70. Dal luglio del 2012 scrive e collabora in qualità di redattrice con la testata di informazione e approfondimento «Teatro e Critica». Negli ultimi anni ha avuto modo di prendere parte e confrontarsi con ulteriori esperienze o realtà redazionali (v. «Quaderni del Teatro di Roma», «La tempesta», foglio quotidiano della Biennale Teatro 2013).

1 COMMENT

  1. LA RAI SCEGLIE L’ATTORE SICILIANO FABRIZIO FALCO E IL COMPOSITORE NAPOLETANO ANGELO VITALIANO PER FESTEGGIARE I 150° DELLA NASCITA DI PIRANDELLO
    La Rai nell’ambito dei festeggiamenti del 150° anniversario della nascita di di Luigi Pirandello avvenuta il 28 giugno 1867 comunica che Rai Radio 3 la sera del 28 Giugno alle ore 21.00 in diretta dalla Sala A di via Asiago – ROMA,andra’ in onda Partitura P. Uno studio su Pirandello in cui vengono messi assieme tre racconti dello scrittore agrigentino. La morte addosso, Una giornata e Il treno ha fischiato. Protagonisti l‘attore Fabrizio Falco e il musicista Angelo Vitaliano. Occasione per vedere all’opera due dei talenti italiani più interessanti delle nuove leve artistiche, Falco premio Ubu l’anno scorso per gli under 35, impegnato in questo spettacolo con un trascinante recitativo, fatto di una intensa drammaturgia interpetrativa dei racconti di Pirandello siciliano come lui. Sostanziale al progetto è l’intervento del musicista Angelo Vitaliano, vincitore della Violetta d’oro al Festival di Parma per la migliore colonna sonora. Vitaliano accompagna con un flusso di musica le allucinazioni pirandelliane riuscendo a dare un sostanziale apporto creativo alla recitazione, con brani di grande spessore musicale.

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