La compagnia del Belarus Free Theatre aveva diffuso un appello per denunciare la situazione politica in Bielorussia e diffondere la notizia dell’arresto di uno dei suoi membri. Ora è stato rilasciato
Belarus Free Theatre da sempre si batte per la libertà del proprio paese: la Bielorussia è governata dal 1994 dalla dittatura di Lukashenko. Nelle ultime settimane a migliaia sono scesi in piazza per chiedere la fine del regime. Da sabato 25 marzo uno dei membri della compagnia era detenuto in seguito agli arresti, in questi giorni è stato rilasciato. Ecco l’appello che la compagnia aveva diffuso:
Sabato cinque membri del Belarus Free Theatre sono stati arrestati sabato all’interno di una severa repressione delle dimostrazioni pacifiche in difesa dei diritti umani che stanno avendo luogo a Minsk. I nostri attori e drammaturghi stavano partecipando pacificamente, durante la Giornata della Libertà, alle manifestazioni che chiedevano le dimissioni del dittatore Alexander Lukashenko.
Quattro nostri colleghi sono stati rilasciati, ma Siarhai Kvachonok ‑ ritratto nella foto ‑ è stato condannato lunedì a una pena iniziale di dieci giorni di carcere, con la possibilità che venga estesa. Le accuse infondate includerebbero, secondo quanto riportato, “teppismo, schiamazzi e uso di un linguaggio forte”. Un’altra attrice, Yana Rusakevich, è stata ritrovata in ospedale con una grave commozione cerebrale e una frattura dell’osso temporale. Yana è membro della compagnia sin dalla sua fondazione ed era previsto che recitasse a Minsk questa sera.
In questo reportage della BBC è possibile vedere una ripresa del violento arresto della nostra manager Svetlana Sugako e di uno dei nostri allievi.
L’intervento dei militari ha sgomberato le strade dai manifestanti, e l’accesso a internet è stato bloccato in tutto il paese in un tentativo di fermare il movimento.
I nostri direttori artistici hanno incontrato sabato il Senatore degli Stati Uniti d’America John McCain, che ha richiesto il rilascio immediato e incondizionato di tutti coloro che sono stati arrestati per la loro partecipazione alle proteste in favore della democrazia.
In risposta a un’interrogazione della rappresentante del BFT Maria Miller, il Governo di Sua Maestà ha sostenuto oggi, presso la Camera dei Comuni, le richieste di rilascio di chi è stato brutalmente incarcerato.
Negli ultimi giorni quasi 1000 persone sono state arrestate. Tra questi anche 35 giornalisti, e 60 membri dello staff dell’organizzazione per i diritti umani Viasna (quasi l’intero staff del direttore Ales Bialetsky).
La nostra direttrice artistica Natalia Kalada ha riferito quanto accaduto ai media e ai politici riuniti a Bruxelles. Il suo intervento è citato in questo articolo del Guardian: «Pensano che la popolazione sarà spaventata dalla strategia di arresti, dagli sgomberi e dal blocco della rete, ma la gente è furiosa. Gli arresti e gli sgomberi potranno rendere la situazione a Minsk un po’ più tranquilla, ma le proteste stanno adesso avendo luogo in tutta la Bielorussia. Questa è la peggiore repressione degli ultimi sette anni, ma sarebbe potuta diventare la protesta più imponente. La gente non se ne preoccupa, vuole la fine di questa dittatura. Dice “basta!”».
Lo spettacolo continua: La performance programmata a Minsk per domenica è stata cancellata a causa dell’arresto di Siarhai e delle condizioni di Yana, che avrebbero dovuto prendere parte allo spettacolo. Ma la compagnia non si è arresa e ha messo in scena un altro spettacolo. La replica di Discover Love è stata dedicata a tutti coloro che sono stati coinvolti nelle violenze.
Come nostri colleghi artisti e operatori teatrali, BFT vi chiede di essere solidali con i membri della nostra compagnia in Bielorussia e di condividere le informazioni su ciò che sta accadendo il più ampiamente possibile. È molto importante per noi fare più rumore possibile e far comprendere alle autorità bielorusse come la comunità internazionale stia osservando la situazione.
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Traduzione di Alessandro Iachino
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