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Massimiliano Loizzi tra Kaufman e Pinelli

Massimiliano Loizzi a Torino con due spettacoli: il monologo Il matto. Ovvero io non sono Stato e la stand up comedy con Riccardo Goretti Men ond mun. Recensione

Foto Ufficio Stampa
Foto Ufficio Stampa

Basta poco. È sufficiente una sedia, qualche luce, una storia da raccontare ed è già teatro. Se però la questione è oltremodo nota – la vicenda giudiziaria relativa alla morte dell’anarchico Giuseppe Pinelli – è la modalità di rappresentazione (nonché ri-presentazione) dell’accaduto a fare la differenza. Massimiliano Loizzi, attore e autore della compagnia Mercanti di Storie, propone la propria personale riscrittura della questione nello spettacolo Il matto. Ovvero io non sono Stato. Lo abbiamo visto alla rassegna torinese Schegge, ideata e programmata in questa sua settima stagione da Silvia Limone e Girolamo Lucania, nello spazio de Il Cubo Teatro.

Foto Ufficio Stampa
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La scena è essenziale, una seduta campeggia centrale, Loizzi inserisce nel dato narrativo – ricostruendo le versioni ufficiali dei presenti – una fibra di surrealtà, così che la famosa versione del “malore attivo” che avrebbe determinato la caduta dell’anarchico Pinelli viene esasperata nel suo carattere già tragicamente farsesco, per diventare un “suicidio pinguinico”. La narrazione si sviluppa su registri differenti e l’attore si presta a scorrere tra una molteplicità di voci e prospettive, caratterizzando ciascun personaggio in modo grottesco – compreso l’avvocato difensore Sarcazzo. Tra trovate narrative acute, efficaci ribaltamenti di senso, un ritmo sempre serrato e incalzante, Loizzi si muove conturbante, intenso e sferzante.

Il pubblico lo conosce per la sua partecipazione ai video de Il Terzo Segreto di Satira, quindi si colloca in una postura ridanciana, godendo nel farsi bistrattare dall’attore che, ben consapevole di questo potere, lo usa con destrezza e a tratti gigioneggia. Conosce e padroneggia i meccanismi del comico, mutuando alcuni tratti da Paolo Rossi – con cui ha lavorato per Il signor Rossi e la Costituzione. È caustico mattatore di uno spettacolo che non si appiattisce sulla narrazione civile e si rivela capace con ironia, sarcasmo e qualche lirismo di riproporre in modo critico la questione delle stragi di stato in Italia.

Massimo Loizzi e Riccardo Goretti
Massimiliano Loizzi e Riccardo Goretti

Di altra fattura Men Ond Mun, stand-up comedy di Loizzi e Riccardo Goretti, visto al Circolo Arci Sud di Torino. Il titolo, italianizzato, si riferisce a una canzone dei R.E.M. e al film di Miloš Forman – Man on the Moon – e vuole, come queste due creazioni, proporsi quale tributo al performer Andy Kaufman. Definito un «susseguirsi di sketch a cazzo di cane» sull’ispirazione visionaria del comico americano, i due attori ricalcano la struttura sfrontata di un dialogo modulato su due timbri differenti: assurdo e vaneggiante Goretti, dove Loizzi è penetrante e corrosivo. I testi – favole improbabili, uno squilibrato alfabeto e il costante alternarsi di dialoghi e monologhi – sono prodotti degli attori, rimpolpati nell’atto dell’improvvisazione, agita come esercizio impertinente che si nutre del pubblico e lo rende interlocutore e componente stessa dello spettacolo.
Se il primo è un monologo puntuale, con trama fitta, cadenzata da una significativa presenza attorale, l’altro è una stand-up comedy a due velocità, giocata con irriverente disordine ed entrambi attestano Loizzi come istrione brillante, autore/improvvisatore di talento.

Giulia Muroni

Il Cubo Teatro (Rassegna Schegge) / Circolo Arci Sud, Torino – gennaio 2017

IL MATTO – OVVERO IO NON SONO STATO
Di e con Massimiliano Loizzi
Produzione Mercanti di Storie

MEN OND MUN. STAND-UP POLITICO SATIRICO
Di e con Riccardo Goretti e Massimiliano Loizzi

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Giulia Muroni
Giulia Muroni
Giulia Muroni, giornalista pubblicista, lavora per Sardegna Teatro dal 2017. Per il TRIC cura la programmazione artistica del festival Giornate del Respiro, è referente di alcuni progetti europei larga scala, è direttrice responsabile del magazine anāgata, componente della giuria del Premio Scenario e è responsabile dell'ufficio stampa. Lavora inoltre per Fuorimargine – Centro di produzione di danza e delle arti performative della Sardegna, per il quale si occupa di programmazione artistica e ufficio stampa. Ha pubblicato su diverse testate giornalistiche e scientifiche, riguardo ai temi dell'arte performativa, della filosofia del corpo e del portato politico dei processi artistici nei territori e nelle marginalità. Nata a Cagliari, è laureata in filosofia all'Università di Siena, si è specializzata all'Università di Torino e ha conseguito all’Università di Roma3 un Master di II livello in Arti Performative e Spazi Comunitari. Ha effettuato un tirocinio alla DAS ARTS di Amsterdam, nel periodo della direzione di Silvia Bottiroli. Ha beneficiato del sostegno Assegni di Merito e Master&Back della Regione Autonoma della Sardegna per i risultati del percorso accademico.

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