HomeComunicatiProvini al Teatro Orologio: due attori per Hikikomori

Provini al Teatro Orologio: due attori per Hikikomori

Provini al Teatro Orologio: 2 attori per il testo scritto da Katia Ippaso e Marco Andreoli, Hikikomori. Audizioni 13 e 14 giugno

Ricerchiamo, per la messa in scena presso il Teatro dell’Orologio di Roma, di:
Hikikomori, testo teatrale di Katia Ippaso e Marco Andreoli
Regia: Arturo Armone Caruso

Produzione: OffiCinema Roma
http://www.officinema.com.
https://www.facebook.com/officinema.roma/?fref=ts

Organizzazione e produzione esecutiva: Fabrizio Ciotti
Un giovane attore (età compresa tra i 16 e i 24 anni) per ruolo da co-protagonista.

Ruolo: Il Figlio. Un adolescente chiuso in se stesso, quasi autistico. Capace di repentini sbalzi di umore. A tratti, tenero, fragile e disarmante, a tratti cocciuto e violento.

Un attore di esperienza (sui 70 anni di età) per ruolo da co-protagonista

Ruolo: Il Nonno. Vittima del pregiudizio e del conformismo di sua Figlia e del genero, il nonno, personaggio eccentrico e gioviale, ha vissuto rinchiuso in una stanza, nascosto come una vergogna familiare, fino alla sua morte. E’ un’apparizione a tratti enigmatica e paurosa, ma anche estremamente umana e compassionevole.

I provini si svolgeranno presso il Teatro dell’Orologio, via dei Filippini 17/a – Roma
il 13 e il 14 giugno 2016, dalle ore 11 alle ore 13, e dalle 14 alle 18. Si prega di contattare Fabrizio Ciotti (tel. : 3426869854) e per ulteriori informazioni e per concordare l’ora e le modalità del provino.

SINOSSI

Hikikomori è il nome che si dà ad un fenomeno diffuso nel Giappone contemporaneo: la volontaria autoreclusione degli adolescenti che smettono di andare a scuola e si ritirano nelle loro stanze, dialogando solo con il video e a volte neanche quello. Molti si lasciano morire.
Sono tre i personaggi di questa pièce: il Figlio, la Madre e il Nonno. Il Figlio è un adolescente problematico che vive con dolore il sistema autoritario e repressivo messo in piedi dal Padre, personaggio fuori campo, presente solo come oscura minaccia. La Madre è l’unica persona che entra in contatto con il Figlio. Tra di loro, un combattimento feroce e struggente, in cui si alternano momenti di autentica violenza psicologica e fisica e momenti di abbandono radioso. Il Nonno, infine, è un fantasma che viene a far visita al Figlio. In quella stanza tanti anni fa anche lui fu rinchiuso…
Rivisitazione contemporanea della Metamorfosi di Franz Kafka (alcuni estratti del celebre racconto verranno riascoltati o proiettati), Hikikomori è un dramma a porte chiuse che racconta la pressione di una società, la nostra, in cui i figli esprimono in forma drammatica, estrema, il loro disagio. Il finale porta ad una inversione rispetto all’epilogo del racconto di Kafka. Alla fine a sacrificarsi non sarà il Figlio, ma la Madre che lascerà al ragazzo la possibilità di evadere, prendendo su sé la colpa e la follia, e rinchiudendosi volontariamente dentro quella tana destinata a prendersi le anime dei puri.
Per informazioni
Arturo Armone Caruso arturoarmone@gmail.com, Tel (solo whatsapp): 0033614813942,
Fabrizio Ciotti:3426869854

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