Premio Ubu per il teatro 2015. Ronconi, Massini, Civica, Perrotta, Castellucci, Rossi, Misiti, Popolizio, Piseddu, Falco, Scabia, Pollastrelli, Olinda: i vincitori delle 12 categorie e dei 3 premi speciali. Comunicato stampa
Oggi a Milano – con la conduzione dell’attrice Federica Fracassi e la partecipazione di Roberto Dell’Era, autore e bassista degli Afterhours – la premiazione della Trentottesima edizione dei Premi Ubu, curata dall’Associazione Ubu per Franco Quadri (www.ubuperfq.it), con il patrocinio e contributo del Comune di Milano e del Consiglio Regionale della Lombardia.
Il Premio Ubu per il teatro – l’unico realizzato completamente in forma di referendum, da 38 anni – è, storicamente, un riconoscimento dallo sguardo lungo, che cerca di individuare non solo il meglio che c’è, ma quello che verrà, aprendosi alle nuove prospettive.
Consegnati nello storico Piccolo Teatro Grassi di via Rovello, davanti a una platea di artisti, critici, operatori e appassionati del teatro, i riconoscimenti per la stagione 201415. I premi sono stati decretati dai voti di una giuria di 54 referendari, tra critici e studiosi teatrali (elencati in fondo) e abbracciano diversi ruoli del teatro, dalla regia agli attori e attrici, dalla scenografia alla drammaturgia italiana e straniera, fino allo spettacolo dell’anno e ai “premi speciali”, destinati a segnalare realtà trasversali, non contemplate dalle categorie canoniche.
I vincitori dei premi Ubu 2015
A trionfare come “Migliore spettacolo dell’anno” è Lehman Trilogy – drammaturgia di Stefano Massini, regia di Luca Ronconi – l’ultima creazione del grande maestro scomparso lo scorso febbraio, mentre lo spettacolo era ancora in scena al Piccolo Teatro Grassi di via Rovello. [ARTICOLI e RECENSIONI su Lehman Trilogy]
Lehman Trilogy è anche Premio Ubu, come “nuovo testo italiano o ricerca drammaturgica”, per il lavoro di scrittura e ricostruzione di Stefano Massini.
La “Miglior regia” è andata a Massimiliano Civica per lo spettacolo Alcesti un particolare adattamento da Euripide, messo in scena per Fondazione Pontedera Teatro e Atto Due. [INTERVISTA a Massimiliano Civica] [RECENSIONE Alcesti]
Il premio al “Miglior progetto artistico o organizzativo”, è stato vinto dal Progetto Ligabue Arte marginalità e follia a cura di Mario Perrotta.
Pari merito per il premio al “Miglior allestimento scenico”: Romeo Castellucci per Go Down, Moses e Marco Rossi per Lehman Trilogy. [RECENSIONE Go Down Moses]
Il “Miglior progetto sonoro o musiche originali” ha confermato il talento di Gianluca Misiti per lo spettacolo I giganti della montagna, nonché il lungo sodalizio artistico con il regista e attore Roberto Latini. [RECENSIONI I giganti della montagna di Roberto Latini]
“Miglior attore o performer” e “Miglior attrice o performer”, sono rispettivamente: Massimo Popolizio per la sua interpretazione in Lehman Trilogy, regia di Luca Ronconi, e Monica Piseddu che nella scorsa stagione si è distinta in ben tre spettacoli: da Alcesti di Massimiliano Civica, a Natale in casa Cupiello di Eduardo De Filippo con la regia di Antonio Latella e sempre con quest’ultimo il lavoro da Fassbinder Ti regalo la mia morte, Veronika. [RECENSIONE]
Al giovane attore, di origine siciliana, Fabrizio Falco è andato il premio “Miglior attore o performer under 35”. A soli 27 anni, Falco ha già all’attivo un percorso denso (dall’Accademia Silvio D’amico al Centro Teatrale Santa Cristina passando per I Sei personaggi, fino a Lehman Trilogy sempre con la guida di Luca Ronconi) e, al Festival di Venezia 2012, il premio speciale dedicato a Marcello Mastroianni come attore “rivelazione”.
Lo sguardo internazionale degli Ubu ha rivelato, quest’anno, un’attenzione verso la scrittura di Alan Bennett, il cui testo Il vizio dell’arte (The Habit of Art ) – messo in scena da Ferdinando Bruni e Francesco Frongia – è il miglior “Nuovo testo straniero” del 2015.
Il Premio Ubu come “Miglior spettacolo straniero presentato in Italia” è andato a Das Weisse vom Ei/Une île flottante regia di Christoph Marthaler (produzione Theater Basel, Théâtre Vidy-Lausanne) recentemente in scena alla Biennale Teatro 2015, dove il regista svizzero ha ottenuto anche il Leone d’oro alla carriera.
I tre premi speciali Ubu 2015 sono andati a:
Giuliano Scabia per la ricerca, che dura da più di cinquant’anni, sulla drammaturgia e sull’essenza del teatro, un percorso nel fantastico e nel teatro popolare d’arte che individua nella scrittura una via di conoscenza, facendo incontrare poeti e presenze naturali.
Carla Pollastrelli per la fondamentale opera di diffusione del pensiero di Jerzy Grotowski attraverso la traduzione e la pubblicazione integrale dei suoi scritti per i tipi di Casa Usher. [Leggi Jerzy Grotowski e la possibilità del teatro]
Olinda per la creazione, nel bosco e nei padiglioni dell’ex manicomio Paolo Pini di Milano, di un vivo festival di teatro che confonde le distanze e indaga le differenze a partire dalla consapevolezza che “Da vicino nessuno è normale”.
L’opera consegnata ai premiati – ideata da Margherita Palli e realizzata da Alice De Bortoli – è un gioco figurativo in cartoncino che prende ispirazione dall’immaginario di Alfred Jarry e fonde tra loro una serie di omaggi storici. Si tratta di un panciuto Ubu roi i cui organi interni prendono vita, come in certi antichi libri di anatomia, aprendo le varie parti della pagina. Là, nelle interiora del sovrano patafisico, si citano tre grandi protagonisti della storia del Premio Ubu: Emanuele Luzzati con la sua scatola in terracotta, Franco Quadri con le storiche coppe da competizione, Alighiero Boetti con il quadro del 1979.
Hanno partecipato al referendum per i Premi Ubu 2015:
Carmelo Alberti, Nicola Arrigoni, Antonio Audino, Sandro Avanzo, Anna Bandettini, Roberto Barbolini, Rossella Battisti, Andrea Bisicchia, Giovanni Boccia Artieri, Claudia Cannella, Roberto Canziani, Moreno Cerquetelli, Mario Cervio Gualersi, Tommaso Chimenti, Rita Cirio, Franco Cordelli, Masolino d’Amico, Titti Danese, Tiberia de Matteis, Stefano de Stefano, Lorenzo Donati, Roberta Ferraresi, Gigi Giacobbe, Maddalena Giovannelli, Graziano Graziani, Maria Grazia Gregori, Enrico Groppali, Gerardo Guccini, Katia Ippaso, Fausto Malcovati, Lorenzo Mango, Gianni Manzella, Fernando Marchiori, Enrico Marcotti, Laura Mariani, Massimo Marino, Leonardo Mello, Renata M. Molinari, Laura Novelli, Valeria Ottolenghi, Renato Palazzi, Laura Palmieri, Egidio Pani, Lorenzo Pavolini, Magda Poli, Oliviero Ponte di Pino, Walter Porcedda, Andrea Porcheddu, Gabriele Rizza, Rodolfo Sacchettini, Attilio Scarpellini, Nicola Viesti, Gherardo Vitali Rosati, Silvana Zanovello.
Il Premio Franco Quadri
Nel corso della cerimonia dei Premi Ubu 2015 è stato anche consegnato il Premio Franco Quadri 2015 ad Heiner Goebbels. Attribuito dal direttivo dell’Associazione Ubu per Franco Quadri (composto da Jacopo Quadri, presidente, Alberica Archinto, Anna Bandettini, Luigi, De Angelis, Piersandra Di Matteo, Laura Mariani, Cristina Ventrucci), il ricoscimento è dedicato a un maestro o una promessa della creazione contemporanea, della critica o della produzione, non solo teatrale. Caratterizzato da un respiro transnazionale, va oltre le consuete categorie di genere, teso a indicare percorsi che nutrono le arti in un costante processo di rigenerazione tra passato e futuro, messo in atto dai diversi angoli della scena. Dalla motivazione: “Compositore, regista e pensatore tedesco non inquadrabile in categorie predefinite, Heiner Goebbels è autore di un linguaggio artistico e curatoriale attraversato da forte tensione politica. (…) Nel riconoscimento del rigore di una vita spesa per l’avanzamento del teatro sul piano della ricerca pratica e teorica, il Premio Franco Quadri vuole sottolineare la forza esemplificativa di una figura che ha contribuito a cambiare il modo di concepire il rapporto tra teatro e musica nella nostra epoca, estendendo la conoscenza dell’arte alla vita pubblica.”
L’Associazione Ubu per Franco Quadri, nata nel marzo 2012, si propone la valorizzazione dell’archivio del grande critico e editore teatrale dando anche continuità alle linee guida della sua attività nel campo della scena contemporanea, dell’editoria e della critica, oltre che della formazione e dell’internazionalità.
Nell’arco della serata dei Premi Ubu 2015 sono state ospitate anche:
* la terza edizione del Premio Alinovi-Daolio – dedicato a un artista delle arti visive che si distingue per la commistione dei linguaggi – assegnato a Bruno Benuzzi
* la consegna del Premio Rete Critica, riconoscimento teatrale assegnato dalle testate di critica online – giunto alla quinta edizione – che ha proclamato vincitori il gruppo teatrale Gli Omini, Case Matte di Teatro Periferico e Puglia Off.
La trentottesima edizione dei Premi Ubu 2015 è stata realizzata dall’Associazione Ubu per Franco Quadri con il patrocinio e contributo del Comune di Milano e del Consiglio Regionale della Lombardia.
Media partner degli Ubu 2015 è Rai Radio3
Vincitori e candidati degli anni precedenti
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