banner Veleia Teatro Festival 24
banner NidPlatform 2024
banner Veleia Teatro Festival 24
banner Veleia Teatro Festival 24
banner NidPlatform 2024
HomeArticoliInstabili Vaganti. Spettacolo desaparecido

Instabili Vaganti. Spettacolo desaparecido

Instabili Vaganti presenta il primo studio di Megalopolis #43. Recensione.

Foto V. Collina
Foto V. Collina

Messico. 43 studenti “desaparecidos”, arsi vivi e sepolti in fosse comuni. È tutto in questa dichiarata volontà il progetto di Instabili Vaganti, Megalopolis #43, presentato al Teatro Due di Roma per la rassegna A Roma, a Roma! nella forma di uno studio performativo che si articolerà attraverso varie tappe internazionali.
Il teatro, atto civile per eccellenza, comunitario, articola talvolta tematiche politiche, molto spesso inerenti allo sforzo memoriale di recuperare storie perdute, eventi rimossi, ferite mai rimarginate. È questo il caso di una vicenda che in Messico non smette di infiammare le piazze al grido di «Todos somos Ayotzinapa» e un’opinione pubblica cui si deve giustizia. È questo, in sintesi, ciò che chiedono gli artisti italiani, inseriti nell’azione universale attraverso la loro creazione: la giustizia. Eppure dalla messa in scena è molto difficile evincere un dato fondamentale, quando si cerca di mescolare – come il caso di Instabili Vaganti – l’informazione su fatti nascosti e urgenti con una caratura visiva spettacolare: la giustizia che si desidera, precisamente, per cosa la si chiede? Non è dato sapere per quale motivo, quando e come ha ucciso il governo messicano, chi erano questi “dimenticati” e quale universalità posso riconoscere nella mia vita di oggi. La struttura poggia su basi troppo esili per sorreggere un’intera forma teatrale, la recitazione dei quattro attori tende allo struggimento, il testo è fatto di proclami e appare come una lunga omelia scarna di spessore, per la maggior parte un elenco di nomi, di volti, reiterato per ognuno dei dispersi. La drammaturgia sembra dunque annegata in ciò che essa pensa di se stessa “civile” ed eccessivamente vocata al patetismo nelle parole, nelle immagini, nella musica di fondale. Se dunque il progetto di Anna Dora Dorno (che scrive e dirige) e Nicola Pianzola si presenta con potenzialità di grande respiro, non altrettanto si può dire della resa scenica – pur trattandosi di uno studio siamo all’ora di spettacolo – troppo povera perché questa tragedia suoni vibrazioni durature nel nostro ascolto.

Simone Nebbia
Twitter @Simone_Nebbia

Teatro Due, Roma – Marzo 2015

MEGALOPOLIS # 43
Anteprima nazionale
Progetto internazionale MEGALOPOLIS
Instabili Vaganti
Regia e drammaturgia di Anna Dora Dorno
Con Anna Dora Dorno e Nicola Pianzola
E con il contributo dei partecipanti al progetto internazionale MEGALOPOLIS

Telegram

Iscriviti gratuitamente al nostro canale Telegram per ricevere articoli come questo

Simone Nebbia
Simone Nebbia
Professore di scuola media e scrittore. Animatore di Teatro e Critica fin dai primi mesi, collabora con Radio Onda Rossa e ha fatto parte parte della redazione de "I Quaderni del Teatro di Roma", periodico mensile diretto da Attilio Scarpellini. Nel 2013 è co-autore del volume "Il declino del teatro di regia" (Editoria & Spettacolo, di Franco Cordelli, a cura di Andrea Cortellessa); ha collaborato con il programma di "Rai Scuola Terza Pagina". Uscito a dicembre 2013 per l'editore Titivillus il volume "Teatro Studio Krypton. Trent'anni di solitudine". Suoi testi sono apparsi su numerosi periodici e raccolte saggistiche. È, quando può, un cantautore. Nel 2021 ha pubblicato il romanzo Rosso Antico (Giulio Perrone Editore)

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here

Pubblica i tuoi comunicati

Il tuo comunicato su Teatro e Critica e sui nostri social

ULTIMI ARTICOLI

Tim Crouch. L’immaginazione aumentata

Alla Biennale Teatro 2024 Tim Crouch porta Truth’s a Dog Must to Kennel, riflessione sulla relazione tra reale e virtuale, indagando il potere dell'immaginazione...