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Romaeuropa Festival: fiorisce la primavera delle arti

Romaeuropa Festival presenta il programma alla conferenza stampa

 

Romaeuropa Festival 2014 Hamlet Andrea Baracco
Hamlet DI Andrea Baracco-Biancofango-Roberta Zanardo-Luca Brinchi foto ufficio Stampa

«Romaeuropa riparte» anche quest’anno con il Festival che la contraddistingue ormai da ventinove anni sia a livello nazionale che internazionale. Dal 24 settembre al 30 novembre saranno molteplici gli appuntamenti in programma: teatro, danza, nuovo circo, musica, teatro musicale e arti visive. Pluralità di forme artistiche che andranno ad alimentare come «linfa vitale» un bouquet di rigogliose offerte, come dimostrano lo slogan e il logo scelti per quest’edizione.

La conferenza stampa di presentazione del festival si è aperta all’insegna dell’Europa e delle ultime elezioni svoltesi nel precedente weekend: il Presidente Monique Veaute dopo aver infatti espresso soddisfazione per il risultato raggiunto, ha ribadito l’importanza primaria di «inserire l’arte nella città» tenendo però sempre presente l’orizzonte europeo e dunque internazionale; «Fiducia», «artisti» e «pubblico» sono le tre parole chiave sulle quali si concentrano le sinergie organizzative e produttive di questo “organo pulsante della creatività”. Proprio in riferimento agli spettatori, saranno introdotti 10.000 posti in più, al fine di evitare i numerosi tutto esaurito delle ultime stagioni. A seguito della decisione presa all’inizio dell’anno secondo la quale in mancanza di fondi previsti per l’anno 2014 da parte degli enti locali, la stagione al Teatro Palladium è stata cancellata e affidata interamente all’ Università Roma Tre; non stupisce dunque la notizia della nuova partnership col Teatro Brancaccio, a sostituire, forse, lo spazio sito nel cuore del quartiere della Garbatella. Altra importante collaborazione – testimoniata dalla presenza alla conferenza di Gabriele Lavia – è quella col Teatro della Pergola di Firenze che ospiterà dal 20 al 22 novembre lo spettacolo Ubu and the truth commission ideato e diretto da William Kentridge.

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Sun di Hofesh Shechter foto GabrieleZucca

L’intervento di Francesca Barracciu, Sottosegretario di Stato del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, ha sottolineato il rispetto della multidisciplinarietà artistica che contraddistingue da sempre il lavoro della Fondazione. Al finanziamento di simili eventi sarà inoltre dedicato il futuro decreto legislativo che, come anticipa Barracciu, prevedrà una semplificazione e rivisitazione dei criteri del FUS.

Poetico e suggestivo invece il discorso di Lidia Ravera, assessore alla Cultura e alle Politiche Giovanili, che definisce il Festival «una festa dell’intelligenza e della sensibilità» e «un viaggio verso l’altrove»; Ravera ha inoltre annunciato la prossima entrata della Regione Lazio nel progetto Romaeuropa, aspetto approfondito nel successivo intervento di Michela Di Biase, Presidente Commissione Cultura, Politiche Giovanili e Lavoro di Roma Capitale, quando afferma la possibilità per la Fondazione di diventare società partecipata del Comune di Roma. Una radicale svolta che fa i conti però, ribadisce Di Biase, con «la mancanza di fondi della quale già l’ex assessore Flavia Barca si era occupata».

romaeuropa festival 2014 Aurelien Bory
Plexus di Aurelién Bory foto ufficio Stampa

Prende la parola quindi il direttore di Romaeuropa, Fabrizio Grifasi, che subito entra nel vivo del Festival annunciando i protagonisti e l’aggiunta di teniture dilatate. 5 le prime assolute, 20 quelle italiane, 378 gli artisti coinvolti, sono solo alcuni dei numeri di questo evento che tra i grandi nomi del panorama artistico mondiale prevede Hofesh Shechter in prima nazionale e in cartellone quattro settimane al Teatro Argentina; Virgilio Sieni, una prima assoluta nella quale presenterà un lavoro inedito caratterizzato da un «taglio di spiritualità» insolito per il coreografo; e, per la prima volta in Italia, al Teatro Eliseo giungerà il danzatore rock Frédérick Gravel. All’Argentina Angelica Liddel porterà Tandy, ultima creazione presente anche al prossimo Berliner Festspiele. Anna Lea Antolini, responsabile Promozione Danza Italiana, ci parla invece della piattaforma DNA 2014, la quale quest’anno vede la partecipazione di giovani talenti non solo italiani ma anche internazionali. Non può mancare di certo la scena teatrale italiana, qui rappresentata da Andrea Baracco, la compagnia Biancofango con Luca Brinchi e Roberta Zanardo del collettivo Santasangre;  Giorgio Barberio Corsetti, Ricci/Forte, Emma Dante, Anagoor e Frosini/Timpano. Romaeuropa è anche musica e lo dimostra una programmazione di alto livello, sostenuta dalla partnership con Deezer. Conclude questa lunga presentazione, il discorso di Daniele Spanò, consulente artistico della Fondazione, che parlando di Digital Life mette in risalto la volontà di «riportare all’esperienza ludica, trasformando La Pelanda in uno spazio dinamico».

«Al seguito dei tagli economici ricevuti nel mese di novembre e dell’incertezza relativa ai finanziamenti pubblici locali per il 2014, conferma la decisione di cancellare la sua stagione 2014 del Teatro Palladium». Così riportava il comunicato stampa del 18 dicembre 2013, ma l’inverno sembra ormai passato e la Fondazione Romaeuropa presenta la sua primavera dell’arte, il risveglio dopo un periodo grigio e incerto che l’ha vista perdere, purtroppo, una delle sue arterie vitali… L’ascolto e l’osservazione stimolano quesiti forse ingenui, che tuttavia non rifuggono dal venire a galla: considerato il nuovo assetto prospettato dal Comune per Romaeuropa, era dunque inevitabile la cessione del Teatro Palladium?

Lucia Medri
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Lucia Medri
Lucia Medri
Giornalista pubblicista iscritta all'ODG della Regione Lazio, laureata al DAMS presso l’Università degli Studi di Roma Tre con una tesi magistrale in Antropologia Sociale. Dopo la formazione editoriale in contesti quali agenzie letterarie e case editrici (Einaudi) si specializza in web editing e social media management svolgendo come freelance attività di redazione, ghostwriting e consulenza presso agenzie di comunicazione, testate giornalistiche, e per realtà promotrici in ambito culturale (Fondazione Cinema per Roma). Nel 2018, vince il Premio Nico Garrone come "critica sensibile al teatro che muta".

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