Una carrellata di fotografie di Drift, coreografia di Cindy Van Acker
Dal programma di sala: Drift in inglese porta in sé un senso di deriva ma significa anche rabbia o impulso in olandese. In francese è anche un termine geologico che denomina i detriti trasportati a valle dai ghiacciai. Tutte queste parole sono evoluzioni della stessa radice indo-europea: il Drift è ciò che spinge, induce e guida l’azione, ma che diventerà, attraverso misteriose evoluzioni linguistiche, anche ciò che è soggetto ad esso. L’idea alla base dello spettacolo nasce dalla stessa matrice: drift è qui inteso come forza interiore, ciò che lentamente si impone alla visione. Nel 2005, Tamara Bacci interpretò un solo concepito da Cindy Van Acker. Quel primo incontro segna l’inizio di una lunga e intensa collaborazione tra le due danzatrici, che porta Tamara Bacci a una totale, epidermica adesione al linguaggio coreutico di Cindy Van Acker. La loro visione comune prende il sopravvento sulle loro evidenti differenze fisiche e le porta a una relazione simbiotica sul palco. La creazione del duetto Drift dà corpo a questa connessione.
Drift
Ideazione e coreografia di Cindy Van Acker con Tamara Bacci e Cindy Van Acker
Fotografato al Teatro Diego Fabbri di Forlì il 21 marzo 2014
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