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Teatro di Villa Torlonia. In residenza per far quadrare i conti

teatro villa torlonia
foto www.casadeiteatri.roma.it

Abbiamo già parlato a lungo dei bandi della Casa dei Teatri, ora però con l’inaugurazione del Teatro di Villa Torlonia non poteva mancare un avviso pubblico. Questa volta non si parla di un affidamento per la stagione (come nel caso degli ex Teatri di Cintura), ma di “residenze”. Scade infatti il 10 gennaio 2014 il termine ultimo per la presentazione dei progetti. Quattro settimane di residenza, tre giorni di presentazione del lavoro a ingresso gratuito e l’obbligo di progettare anche un laboratorio  “finalizzato alla scoperta del valore culturale e sociale dell’esperienza scenica”, tutto con un budget di 10.000 euro a compagnia. Verranno selezionati quattro soggetti.

Chi conosce il costo di una busta paga sa che già in tre persone ci si sta strettissimi, eppure Zètema nel bando chiede la presentazione di una documentazione rigidissima, che tra le altre cose contempla un’assicurazione con un massimale di 1.500.000 euro, una dichiarazione con la quale si accettano eventuali variazioni effettuate dal gestore (vogliamo sperare che non si intendano ulteriori modifiche economiche al ribasso). Certo parliamo di un bene museale:  il teatro costruito nell’Ottocento – e ora ristrutturato senza tener conto del buon senso dato che dalla platea si vede poco e male – deve essere abitato con cura e rispetto. Ma allora perché si risparmia sulla pelle di artisti e compagnie? Non sarebbe stato più sensato destinare le 40.000 euro totali di budget a due soggetti anziché quattro? Insomma, l’opinione comune, anche di molti operatori, è che nel bando si chieda tantissimo a fronte di un impegno economico insufficiente. Il rischio è ancora una volta proiettato interamente sui lavoratori dello spettacolo, che saranno costretti a fare i salti mortali per equilibrare esigenze artistiche ed economiche.

Tutto ciò, vale la pena ricordarlo, accade proprio mentre cittadini e operatori del settore attendono, ormai con disillusione, un cambio di rotta da parte delle amministrazioni comunali e regionali circa le politiche culturali da adottare sui territori. Siamo, è bene sottolinearlo, a un punto di non ritorno, le sofferenze economiche dei soggetti più grandi, come Teatro di Roma (ancora senza guida) e Romaeuropa (costretta a rinunciare alla stagione del Palladium, leggi l’articolo di G. Graziani), celano la voragine che si sta aprendo anche sotto i piedi dei più piccoli. Compagnie, festival e artisti che da anni lavorano riqualificando spazi e rinnovando i linguaggi performativi sono costretti a indebitarsi a causa dei ritardi nei pagamenti provenienti dagli enti locali, inoltre sono ormai incapaci di programmare per colpa dei tagli subiti negli anni. A queste stesse compagnie, ancora una volta, viene chiesto di abitare uno spazio, fornire un servizio ai cittadini facendo formazione e ricerca, ma con un investimento pubblico grazie al quale difficilmente potranno nascere grandi cose.

Andrea Pocosgnich

Scarica l’avviso pubblico
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info: www.zetema.it

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Andrea Pocosgnich
Andrea Pocosgnichhttp://www.poxmediacult.com
Andrea Pocosgnich è laureato in Storia del Teatro presso l’Università Tor Vergata di Roma con una tesi su Tadeusz Kantor. Ha frequentato il master dell’Accademia Silvio D’Amico dedicato alla critica giornalistica. Nel 2009 fonda Teatro e Critica, punto di riferimento nazionale per l’informazione e la critica teatrale, di cui attualmente è il direttore e uno degli animatori. Come critico teatrale e redattore culturale ha collaborato anche con Quaderni del Teatro di Roma, Doppiozero, Metromorfosi, To be, Hystrio, Il Garantista. Da alcuni anni insieme agli altri componenti della redazione di Teatro e Critica organizza una serie di attività formative rivolte al pubblico del teatro: workshop di visione, incontri, lezioni all’interno di festival, scuole, accademie, università e stagioni teatrali.   È docente di storia del teatro, drammaturgia, educazione alla visione e critica presso accademie e scuole.

6 COMMENTS

  1. L’assicurazione non è una cosa così insensata, e poi non è richiesta prima e non è costosissima.
    Per la ricostruzione: più che altro parlerei delle bruttezze dell’areazione, perché quella che tu chiami platea non era tale, ma era buca d’orchestra. È un palco che è pensato per la prima galleria (dove andava il principe). Non a caso è un teatro senza foyer perché non serviva: il teatro apriva quando arrivava il padrone.
    Si capisce che il restauro non è pensato per l’uso, dato che non ci sono ritorni luce e audio a terra, neanche in botole sottopalco e l’accesso in graticcia è “scomodo” perché ricostruito come era per un uso più agevole.

  2. Consiglio a tutti gli enti/associazioni proponenti di redigere il DVR che dal 1° giugno 2013 è obbligatorio per tutti, se non lo avete è inutile effettuare domanda.

  3. Ciao a tutti, qualcuno ha notizie in riguardo al bando per le residenze artistiche…..????? Oggi è il 29 gennaio, il bando prevedeva l’inizio delle residenze a partire dal giorno 1 di febbraio….2014? Mancano 3 giorni all’inizio e Zetema non ha comunicato nulla a nessuno dei partecipanti al bando!!!!!!

    • no Rocco qui non sappiamo niente, hai controllato tutti i canali: sito Zetema e Pagina Facebook? Hanno anche un account twitter. Facci sapere che in tal caso proviamo a fare qualche domanda noi.

      grazie

      Redazione TeC

      • Questa mattina ho ricevuto un messaggio dall’ufficio stampa di Zetema, scrivendomi questo: @roccoeerola la commissione ha terminato il suo lavoro e la graduatoria sarà online a breve.
        Immagino che ritarderanno l’inizio delle residenze previsto per il giorno 1 di febbraio 2014…. oppure inizieranno come prevede il bando perché si erano già messi d’accordo!!!!!!
        Buona giornata e buon lavoro.
        Rocco

  4. Vi ringrazio per avermi risposto, purtroppo da nessuna parte si parla dell’argomento… ho degli amici che hanno partecipato al bando e a pochi giorni dall’inizio delle residenze non hanno avuto nessuna comunicazione, ne negativa ne positiva. Non vorrei che sia l’ennesima fregatura a danno di giovani artisti che non sanno dove sbattere la testa!!!!!
    Vi ringrazio di nuovo per il vostro interesse, e speriamo che questa nuova avventura si concluda positivamente…
    Ciao a presto
    Rocco

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