Nell’estate dei grandi festival e di tante proposte spettacolari che diverranno forse concreta materia di riflessione, c’è un piccolo spettacolo passato per l’ultima edizione del Roma Fringe Festival 2013, del quale si rischiava di tacere e che invece ha generato alcune riflessioni da condividere. Della palermitana Compagnia Quartiatri sappiamo qualcosa anche da queste pagine, ma da un po’ di tempo ha preso vita una formazione trasversale: nata come una sorta di spin-off dall’interno della compagnia, si tratta del Progetto Due.0 animato da Dario Muratore, attore e autore, assieme a Petra Trombini, che si caratterizza per una mansione definita “graphic live”. Con pochi spettatori attorno, su di un palco laterale nella Villa Mercede del quartiere San Lorenzo, c’è stata occasione di vederli all’opera con il loro WALKING_NOTA<.
Già dal nome del progetto è facile ravvisarvi una direzione concettuale che viri verso il web, ancor meglio la relazione tra utente e spazio in rete. Ma il 2.0 è ormai una definizione che tende a identificare ciò che ne segna i passi evolutivi, la messa a punto di sistemi altamente specializzati che, contemporaneamente alla tecnica, specializzano (chissà mai se si possa dire: migliorano) il contatto umano per tramite della macchina, la condivisione di contenuti personali secondo un meccanismo discriminante diverso rispetto al tempo precedente il web. Ma la loro unione, qui sta la differenza, è invece materiale e sviluppa un dinamismo concreto: «due punto zero è l’ideale incontro di due rette parallele», si legge nella scheda e si avverte una dichiarazione ben precisa su dove risieda, nel loro lavoro, lo stato dell’arte teatrale.
Il loro dinamismo processuale, sintattico si direbbe, è tuttavia anche ben connotato all’intento artistico che prende nome di WALKING_NOTA<, alle cui basi si attestano due ben precisi derivanti: l’azione del camminare – e dunque il più immediato dinamismo – che uno studio americano ha dimostrato essere allenamento anche per i muscoli del cervello, l’emergenza sociale generata attorno all’ormai famoso cantiere per il Treno Alta Velocità Torino-Lione, meglio conosciuta come T.A.V., cui un gruppo nutrito di residenti valligiani sta opponendo ferrea resistenza con il “movimento” (anch’esso dunque dinamico) No TAV.
A partire da questo contesto, ossia nell’equilibrio fra lo spunto concettuale e l’elemento storico dove batte la pulsazione di un’urgenza civile, Muratore e Trombini creano una graphic novel ibrida, ossia un dialogo fra la performance attoriale dell’uno sul palco e il disegno dal vivo dell’altra, sistemata appena sotto di esso con i suoi strumenti che proiettano in un fondale l’immagine a farla interagire con l’azione. Ne nasce un racconto per figure che fa apparire il fumetto in scena e attraverso di esso dispone i passaggi fondamentali dell’individuo, qui stilizzato e quindi paradigmatico, in relazione alla comunità, alla propria presa di coscienza di essere umano/cittadino/portatore sano di diritti e doveri.
La loro vocazione artigianale, dunque, si installa in un territorio apparentemente contrastante, quello della rete internet che stimola pensiero di evanescenza. E invece la freschezza dell’intenzione va oltre il meccanismo e trascina elementi retorici in una simultaneità performativa di particolare interesse. La loro azione teatrale – politica, dunque – non rimette al realismo ogni slancio estetico ma cerca di farsene parte, sfruttando del linguaggio la potenzialità riproduttiva e non quella di raffigurazione espressiva; più precisamente: si pongono il problema del teatro, cioè di come affrontare un racconto in questo caso assai noto dalle cronache e quale la sua vocazione di trasmissione, non scelgono un linguaggio a priori infarcendolo di contenuti, ma discutono questi e la forma in un unico moto di creazione.
Simone Nebbia
WALKING_NOTA<
Autore_Attore < Dario Muratore
Graphic Live < Petra Trombini
Sound < Angelo Sicurella
In collaborazione con
< Compagnia Quartiatri
< Santa Briganti
< Teatro Garibaldi Aperto