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Stagione 2013 – 2014 Assemblea Teatro di Torino

STAGIONE 2013/2014
ASSEMBLEA TEATRO – TORINO
TEATRO AGNELLI

IL CALENDARIO DI INSOLITO 13.14

05-09 novembre, 2013 – 21:00
TEATRO AGNELLI Via P. Sarpi 111
URGE
di e con Alessandro Bergonzoni

Stai colmo!
Questo mi sono detto nel fare voto di vastità, scavando il fosse, usando il confine tra sogno e bisogno (l’incubo è confonderli).
Come un intimatore di alt, come un battitore di ciglia che mette all’asta gli apostrofi delle palpebre, come l’inventore del cuscino anticalvizie o del transatlantico anti agressione, come chi è posseduto da sciamanesimo estatico, a suon di decibellezze da scorticanto, come giaguaro che diventa uno degli animali più lenti se in ascensore e come lumaca che diventa uno dei più veloci se in aereo, così tra tellurico e onirico, tra lo scoppio delle alte cariche dello stato (delle cose), tra me e me, in uno spazio da antipodi, in un limbo dell’imparadiso (infermo di mente piu’ che fermo di mente), ho avuto un sentore: urge.
Alessandro Bergonzoni

12 novembre, 2013 – 21:00
TEATRO AGNELLI Via P. Sarpi 111
CANTARE ALL’AMORE
di e con Nicola Di Chio, Paola Di Mitri, Miriam Fieno
supervisione al testo Michele Santeramo
produzione La Ballata dei Lenna
musiche originali Fabio Trimigno
Spettacolo vincitore dell’ E45 Napoli Fringe Festival

Ma l’amore, a che ora è l’amore?
Quando torna? Quanto ancora dobbiamo aspettare?
Qualcuno ci potrebbe dire, in mezzo a tutto questo maledetto casino, a che dannata ora arriva?
Un matrimonio imminente intreccia tre vite. Quella di un sarto e di due sorelle. Il brutto, la brutta e la bella. Tre vite prive di importanza che lottano per provare a capire ciò che è giusto e ciò che è sbagliato, anche se ormai giusto e sbagliato non aiutano a salvarsi. I personaggi sono costretti a stare in un tempo che li obbliga a rincorrere l’amore senza sapere bene cosa sia veramente. Vivono l’illusione di poterlo afferrare, ma proprio nel momento in cui pensano di esserci riusciti, gli scappa e scivola via inevitabilmente.
Ciò che ne rimane sono solo cose perse e spaiate. Non c’è tempo da perdere in carezze. Non c’è più tempo.
L’amore è una favola per ricchi e per santi. E noi non siamo né ricchi e né santi. In un quadrato di luce, la storia scorre in bilico tra violenza e tenerezza.

19-20 novembre, 2013 – 21:00
TEATRO AGNELLI Via P. Sarpi 111 – Torino
MATILDE E PABLO i giorni con Neruda
testo di Renzo Sicco e Luis Sepúlveda
interpreti Giovanni Boni, Roberta Fornier e Sax Nicosia
musiche di Giorgio Consolini, Muse, Dead Can Dance, Stomu Yamashta, Alice, Giuni Russo
regia di Renzo Sicco

La Capri di Neruda l’abbiamo conosciuta attraverso i versi del poeta, scritti nella primavera del ’52, e attraverso le immagini che lo ritraggono in un periodo spensierato e felice nella bellissima isola dell’arcipelago napoletano. Ma la Capri di Pablo Neruda fu prima di tutto fuoco e amore, alcova e nido per la passione, sino ad allora clandestina, per Matilde Urrutia. L’isola di Capri entrò da subito indelebile nel percorso del poeta soprattutto grazie a lei, la Chascona (la spettinata, per i capelli rossi dalla pettinatura vaporosa), come la chiamava Pablo, che fu compagna di questo intenso periodo d’esilio, e che più avanti avrebbe preso il posto della moglie, la mite e devota Delia, restando con Pablo sino ai drammatici giorni del Golpe e della morte.
Un delirio amoroso, quello vissuto nel buen ritiro di Capri, che alimentò uno straordinario fervore creativo. Un delirio dal quale nacquero le liriche Las uvas y el viento, poemi carichi di passione, delicata dolcezza, irruenza come nel migliore Neruda capace sempre di sorprendere nella sua vastissima opera. «Io ti ho creata, ti ho inventata in Italia. Ero solo. Il mare tra le fenditure spargeva violento la sua spuma seminale. Così si preparava la scabra primavera»

26 novembre, 2013 – 21:00
TEATRO AGNELLI Via P. Sarpi 111 – Torino
NEL MARE CI SONO I COCCODRILLI
Tratto dall’omonimo libro di Fabio Geda
Adattamento teatrale Paola Raho e Valentina Volpatto
Di e con Michele Guaraldo, Paola Raho, Valentina Volpatto
Produzione O.P.S. OFFICINA PER LA SCENA

Fabio Geda ritorna idealmente al Teatro Agnelli dopo essere stato il protagonista di un evento insolito quanto importante, oramai due anni fa: il debutto di un lavoro tratto da LA BELLEZZA NONOSTANTE, il suo libro in cui narra dell’insegnamento nelle carceri, donato da Assemblea Teatro ad una platea colma di insegnanti.
Oggi tocca ad una giovane ma ormai solida compagnia torinese, OPS, portare in scena quella che a tutti gli effetti è stata la scintilla del “Geda scrittore”. Educatore e amante della letteratura, è diventato “scrittore” affermato con NEL MARE CI SONO I COCCODRILLI, una storia semplice, un viaggio, che nessuno però se l’era sentita ancora di raccontare. La fuga, quella da un Paese in guerra come quella dalla fame, l’emigrazione, ma anche l’integrazione e l’accoglienza, quella che l’Italia ha saputo dare al piccolo Enajat e ad un libro che in pochi anni ha macinato, insieme al suo autore e al suo protagonista, migliaia di Km e incontrato centrinaia di migliaia di studenti.
Ora, sempre il palco del Teatro Agnelli, ospita questo nuovo ed importante debutto.

03-04 dicembre, 2013 – 21:00
TEATRO AGNELLI Via P. Sarpi 111 – Torino
SCINTILLE
Con: LAURA CURINO
Testo e regia: LAURA SICIGNANO
Ricerca storica: SILVIA SURIANO
Musiche originali: EDMONDO ROMANO
Scene: LAURA BENZI
Costumi: MARIA GRAZIA BISIO
Disegno luci: TIZIANO SCALI
Tecnico luci e suono: FEDERICO CANIBUS
Si ringrazia il Professor Nando Fasce

New York, sabato 25 marzo 1911, ore 16 e 40: manca un quarto d’ora alla chiusura della fabbrica Triangle Waistshirt Company, produttrice di camicette. Sono al lavoro circa 600 persone, per lo più donne giovanissime. La maggior parte sa a malapena l’inglese: sono immigrate italiane o dall’Europa dell’Est e rappresentano il principale sostegno economico per le loro famiglie. Laura Curino rievoca questa giornata dal punto di vista delle protagoniste, una madre e due figlie, emigrate dall’Italia in cerca di fortuna. Un scintilla. Forse è scaturita da una delle fioche lampade a gas che illuminano le file di cucitrici, chine sulle loro macchine. In un attimo, all’Ottavo piano del grattacielo che ospita la fabbrica, prendono fuoco le camicette appese sopra le teste delle lavoratrici, gli avanzi di tessuto ammucchiati in enormi cumuli negli stanzoni, i rocchetti di filo. Non esiste un’adeguata protezione antincendio. Il fuoco impedisce di fuggire. C’è solo una scala d’emergenza, che subito crolla sotto al peso delle operaie. Le porte sono sbarrate: le hanno chiuse i proprietari della fabbrica, per impedire che le lavoratrici escano prima dell’orario stabilito. La tragedia si svolge in 18 minuti: 146 morti, quasi tutte ragazze.

10 dicembre, 2013 – 21:00
TEATRO AGNELLI Via P. Sarpi 111 – Torino
JACK FRUSCIANTE E’ USCITO DAL GRUPPO
di Enrico Brizzi – pubblicato da Baldini e Castoldi Dalai editore
adattamento e riduzione teatrale di Renzo Sicco
interpreti Andrea Castellini, Chiara Pautasso, Chiara Tessiore
regia Marco Pejrolo
musiche eseguite dal vivo dai Funky Village – Stefano Conrotto, Michele Forlani, Stefano Filippone
brani dei Sex Pistols, Cure, Clash, Green Day, Madness, Kasabian, Lucio Battisti, Vasco Rossi,
King Mob, Television, Violent Femmes, Ramones, Marlene Kuntz, Red Hot Chili Peppers, Dire Straits

Con il suo romanzo d’esordio, “Jack Frusciante è uscito dal gruppo”, Enrico Brizzi ha consegnato alla stampe una delle storie più iconiche della letteratura italiana degli anni ’90. Un libro letto e riletto, di quelli che tenevano compagnia sotto il banco durante le ore di lezione in cui ascoltare era noia, ma sognare necessità. Sì, JACK FRUSCIANTE E’ USCITO DAL GRUPPO è stato anche sogno, ed ora, su di un palco, è pronto a ritornare per raccontare un pezzo di storia lungo quasi vent’anni.
“Sulla sua bici, come un Girardengo, gli occhi un po’ liquidi e l’idea che fosse per amore” questo è Alex alla fine del suo viaggio. E’ lì che lo lasciamo sulla carta e che lo riafferriamo in scena. Una giovanissima attrice assume il compito di narrarci la sua storia e quella di Aidi – i due protagonisti della storia – che ci trasportano in anni che restano quegli degli adolescenti. I Funky Village ci strapperanno via da qualsiasi scivolone retorico e ci butteranno a piene mani nel suono di un’epoca con migliaia di note rock-punk. Questa storia è una trama, quella universale di ogni generazione, che segna il passaggio da un’età a un’altra. Narra quel dolore esistenziale che a vent’anni fa soffrire, e che poi però maturando si chiarisce, e resta, appunto, ricordo.

14 gennaio, 2014 – 21:00
TEATRO AGNELLI Via P. Sarpi 111 – Torino
PER QUESTO

Tratto dal libro “Per questo mi chiamo Giovanni” di L. Garlando di Lucio Diana Eleonora Mino Davide Viano Con Eleonora Mino Luci e scene Lucio Diana Collaborazione alla messa in scena Roberta Triggiani Responsabile tecnico Eleonora Diana. Il 23 maggio 1992 a Capaci viene ucciso Giovanni Falcone.

21 gennaio, 2014 – 21:00
TEATRO AGNELLI Via P. Sarpi 111 – Torino
AI PE’ DE STA’ MOUNTANHO
Valeria Tron
con Paolo Gelato, Marco Arnoulet, Simone Lombardo, Gianluca Banchio, Ugo Macerata, Paolo Davié
con la partecipazione di Cristiana Voglino

Montagna e città come il bianco e il nero.
A cantare, e raccontare, la montagna, o meglio, quella conosciuta sulla propria pelle, quella conosciuta attraverso i racconti delle donne anziane del piccolo paese in cui è nata, è Valeria Tron che, insieme al gruppo Joglar e con l’ausilio di un’attrice sensibile come Cristiana Voglino, porta in concerto la mountanho.
L’alpeggio e la vita tranquilla nella solitudine dei monti, in un’epoca di crisi economica e di valori di una società oramai estremamente sfilacciata, sono diventati sorta di rifugio, descritti sempre come situazioni amene e generose. Ma questo forse non è tutto, e a scriverlo è una donna che la montagna la conosce sin da piccola, attraverso la propria vita ed i racconti delle donne di casa.
Valeria Tron, piccola quanto forte donna di montagna, dotata di una delle più belle voci del nostro Paese, con un gruppo di amici musicisti, sfata coraggiosamente il mito della “bella montagna” raccontando una cultura diffidente e coriacea, cantando la difficoltà e la durezza del vivere in un mondo arcaico sotto tre metri di neve.

28-29 gennaio, 2014 – 21:00
TEATRO AGNELLI Via P. Sarpi 111 – Torino
SENZA MAI LEVAR LA SCHIENA parole e canti dalla risaia
testo di Laura Pariani
con Manuela Massarenti
canti eseguiti dal vivo Valeria Benigni, Paola Lombardo, Betti Zambruno
regia di Renzo Sicco

Laura Pariani ritorna all’Insolito storie di donne e risaie, di emigrazione e lavoro. In scena, insieme a Betti Zambruno e alle Trobairitz d’Oc, Manuela Massarenti attende un risotto fumante narrando una vita come tante nel Piemonte del ’900, la monda, il Fascismo, la guerra e la fuga dai campi, gli anni ’50 e il nord Europa per trovare il lavoro che in Italia manca. Uno spetacolo che segue i tempi di preparazione di un buon risotto e che attraverso i profumi conduce lo spettatore nella storia.
Intorno ad un tavolo, un breve momento di ristoro, si trasforma in una rincorsa di parole, una storia che inizia nel lontano 1914, che passa attraverso il Ventennio, le risaie, la povertà del dopoguerra e l’emigrazione.
Nives si racconta così, di fronte ad un piatto di riso, cotto alla piemontese, con un bel bicchiere di vino…perché il riso nasce nell’acqua ma muore nel vino!…parla di sé, e così, della Sua Italia.
Un’Italia povera dove le donne andavano tutte a mondare, a strappare il riso all’acqua, sveglia presto e quasi nessun soldo in tasca. Poi fu il tempo del Duce, e tutte andavano a Roma cantando, attraverso un paese che viaggiava veloce verso un triste destino.
Poi, fu il tempo dell’addio. “Perché, dopo la guerra, il lavoro mancava, le macchine arrivate nei campi toglievano spazio alle mondine”: destinazione Svizzera, alla ricerca di una nuova vita. Una vita triste, una città, Zurigo, dove gli italiani erano “maccheroni”, buoni per lavorare. Ma anche lì, schiena dritta e voglia di lavorare hanno prodotto i loro frutti, conquistando anche il rispetto.
Nives racconta parole che sono di migliaia d’italiani, parole lontane, ma ferme. Una cena in cui una storia e delle canzoni che portano in altri tempi, si ascoltano, mangiando un riso piemontese affogato nel vino rosso, e non potrebbe essere altrimenti, perché come la protagonista stessa dice “il vino fa sangue mentre l’acqua fa tremar le gambe!”

11 febbraio, 2014 – 21:00
TEATRO AGNELLI Via P. Sarpi 111 – Torino
BISCOTTI INTEGRALI PER LA LIBERTA’
testo e regia Tondo Guendalina
di e con Tondo Guendalina
foto e grafica Chiara Allione
assistenza tecnica Riccardo Giovinetto/ Andrea Brasolin
in collaborazione con Stalker Teatro/Officine Caos

Un’attrice e una scatola di cereali a colazione. Sulla scatola lo slogan accattivante “biscotti integrali per la libertà”. Ma libertà di cosa? Un’intera giornata ad arrovellarsi e a pensare a tutta una vita e alle centinaia di scelte indotte da uno slogan. Quanto siamo liberi e quanto invece le nostre scelte sono condizionate? Nasce così l’idea per un nuovo spettacolo dalla domanda legittima”perchè una scatola di cereali dovrebbe portare libertà?”.
Guendalina Tondo, attrice e ispiratrice della compagnia Thon Gu, da questa suggestione ha costruito un lavoro che affronta anche il tema della forza della pubblicità di persuadere il consumatore. In scena uno spettacolo ironico, tagliente e profondo che vuole scandagliare i segreti del messaggio commerciale e l’influenza che ha avuto su tutti noi.
La scena scarna, protagonista un’unica attrice goffamente vestita di un abito bianco a balze, e paesaggi video che di volta in volta fanno cambiare geografia ed epoca. La musica e la canzone come sottofondo, un lavoro tecnico puntiglioso e ricercato per portare il linguaggio video dentro alla drammaturgia. Un linguaggio sperimentale in cui il testo è ridotto all’osso e le diverse arti lo completano passo dopo passo.

18 febbraio, 2014 – 21:00
TEATRO AGNELLI Via P. Sarpi 111 – Torino
LA STREGA
dal romanzo di LA CHIMERA di Sebastiano Vassalli
PREMIO STREGA 1990 – Edizioni Giulio Einaudi
adattamento e regia Laura Sicignano
Con Fiammetta Bellone
Musiche di Paolo Vivaldi
Costume di Francesca Marsella

Siamo forse in una stalla, forse in una stanza di una casa contadina.
Ovunque rosse mele profumate. Una narratrice, a lume di candela, ci racconta la storia struggente e verissima di Antonia.
Attraverso la storia di Antonia – un po’ vera e un po’ inventata come erano le storie delle streghe – Sebastiano Vassalli rievoca delle persecuzioni che hanno travagliato la nostra storia, ma anche la vicenda umana di una donna che, a causa delle sue particolari virtù, viene esclusa e condannata dalla collettività, come capro espiatorio e come emblema di un sistema sociale che non accetta la “diversità” femminile.

28 febbraio, 2014 – 21:00
TEATRO AGNELLI Via P. Sarpi 111 – Torino
DUE FRATELLI TRAGEDIA DA CAMERA IN 53 GIORNI
Associazione culturale Mulino ad Arte
Autore: Fausto Paravidino
Associazione culturale Mulino ad Arte
Regia: Riccardo Bellandi / Interpreti: Daniele Ronco, Costanza Maria Frola, Jacopo Trebbi
E con la straordinaria partecipazione di : Laura Curino

La storia di “Due fratelli”, che l’autore Fausto Paravidino definisce tragedia da camera in 53 giorni, pare non esserci. La si scopre, in maniera quasi voyeuristica, con la morbosa curiosità di chi spia all’interno di una cucina, rifugio di un isolamento voluto, dove si vogliono difendere con tutti i mezzi, compreso l’omicidio. E’ un racconto in forma di diario, una sequenza di giorni che tendono all’atto finale; un lungo respiro – a volte frammentato – che rischia perennemente l’apnea denunciando la sua fragilità.
Lo spettatore è portato a riconoscersi nella fragilità quotidiana dei protagonisti; una fragilità a noi familiare, che ci appartiene e che proprio per questo scopriamo essere così pericolosa da divenire inquietante. Alla tragedia si arriva quando l’elemento che rischia di distruggere il castello di carte che ci si è costruiti è troppo vicino. Diventa una tragedia inevitabile.

05 marzo, 2014 – 21:00
TEATRO AGNELLI Via P. Sarpi 111 – Torino
METROPOLIS
Supershock
con Paolo Cipriano, Valentina Mitola, Alan Brunetta, Simone Zoia
Il suono che parla.
Nuova colonna sonora per un film muto DOC.
Metropolis di Fritz Lang, del 1927, anticipa ed è capofila di capolavori del futuribile quali Blade Runner e Matrix.

Il cine/concerto: Dopo aver sonorizzato Nosferatu, Das Cabinet des Dr. Caligari e Der Golem, i Supershock si sono cimentati con uno dei più grandi capolavori cinematografici della storia, commentando con le loro melodie lisergiche e stranianti le affascinanti immagini langhiane, cogliendone i molteplici sensi e le innovative soluzioni formali che fanno di questo film un testo emblematico, fascinoso e profondamente radicato nella dimensione del moderno.
Metropolis, primo film di fantascienza nella storia del cinema, diventato modello più o meno esplicito per molti film di questo genere fino ai giorni nostri (Blade Runner, Guerre Stellari, Matrix), è entrato a far parte stabilmente dell’ immaginario collettivo.
Le immagini ci portano in una città del ventunesimo secolo la cui esistenza si basa sull’estremo sfruttamento della classe operaia da parte di pochi ricchi che vivono nel lusso più sfrenato.
La musica sviluppa una riflessione sul destino dell’uomo nell’epoca della civiltà delle macchine, un’indagine appassionante su un mondo ridotto a simulacro, un’attenta focalizzazione del versante oscuro, misterioso, esoterico dell’esistere.
Metropolis è una vera e propria sinfonia visiva e grazie al concerto live dei Supershock, la musica diventa parola contemporanea.

08 marzo, 2014 – 21:00
TEATRO AGNELLI Via P. Sarpi 111 – Torino
TORINONONDORME
La Mouche, Pietro Del Vecchio, Andrea Raviola, Annapaola Bardeloni, Cristiana Voglino, Laura Pariani, Valeria Tron, Anna Barbero, Les Petits Filous

Dieci artisti per una intera notte di teatro, per chi ama le ore piccole, per chi ha fame di bellezza, per chi ha voglia di cultura, una scorpacciata di musica, parole, danza, leggerezza. Tutto questo è TORINONONDORME, la serata evento di Assemblea Teatro capace di riempire la notte di cultura, dedicata ai nottambuli desiderosi di un sabato sera davvero alternativo.
Fino all’alba giovani e meno giovani si incontreranno alla ricerca di un fine settimana diverso, da ricordare. La Mouche, Andrea Raviola e Pietro Del Vecchio proporranno omaggi musicali a grandi artiste indimenticate, mentre tante donne sul palco porteranno l’arte al femminile. Le parole di Laura Pariani, i canti di Valeria Tron, le note di Anna Barbero, la danza secondo Les Petits Filous, l’allegria e la leggerezza con le attrici Cristiana Voglino e Luisella Tamietto.
Come sempre non mancheranno pane e buon vino ad accompagnare le esibizioni, momento di ristoro e di incontro, occasione per “chiacchierare” con i compagni dell’avventura notturna.
TORINONONDORME ritorna ed è una festa di oltre quattro ore con tanti artisti per tutte le donne, per chi le ama, e soprattutto non le uccide!

11 marzo, 2014 – 21:00
TEATRO AGNELLI Via P. Sarpi 111 – Torino
GIANNI DETTO BURRASCA
Assemblea Teatro
regia: Gianluigi Gherzi
elaborazione drammaturgica: Gianluigi Gherzi e Loredana Perissinotto
musiche: Rudi Trudi, George Winston, Tom Waits, The Doors, Zap Mama, 99 Posse
con: Cristiana Voglino, Angelo Scarafiotti, Roberta Fornier

E ora, caro giornalino mio, ti chiudo e mi accingo a separarmi da te per qualche giorno, ma son contento perché tu mi aiuti a compiere una buona azione e a far rifulgere la verità contro tutte queste invenzioni, come le chiama il mio amico Gianni Balestra!…
Così un monello “inconfondibile” – Gian Burrasca – concludeva il suo diario, era il 1908 e si chiudevano le avventure inventate dal “giornalista” Bertelli, in arte Vamba, che avrebbero conquistato milioni di piccoli lettori. Oggi IL GIORNALINO DI GIAN BURRASCA è stato inserito tra i 10 libri ritenuti, a ragione, fondamentali del periodo post unitario italiano. Dopo aver compito i suo 20 anni ritorna in scena al teatro Agnelli per divertire un pubblico di grandi e piccoli.

18-19 marzo, 2014 – 21:00
TEATRO AGNELLI Via P. Sarpi 111 – Torino
IL VIZIO ASSURDO
Assemblea Teatro
dramma di Diego Fabbri e Davide Lajolo (Edizioni Nuova Cultura)
Interpreti e personaggi
Marco Pejrolo Cesare
Luca Occelli Alajmo, un operaio
Angelo Scarafiotti il Presidente, Poli
Andrea Castellini l’inserviente, Gaspare
Roberta Fornier L’americana, Anna
Chiara Pautasso Simona, la ragazza della sala Gay
Annapaola Bardeloni la madre, un’operaia
Luca Zanetti alla fisarmonica
Musiche eseguite e registrate dalla Banda dell’Unione Musicale Condovese
regia di Lino Spadaro e Renzo Sicco / costumi della Sartoria Giampiero Capitani

E’ Cesare Pavese che ci ha fatto amare l’America. Senza di lui avremmo ascoltato con altro orecchio Bob Dylan, Crosby Stills, Nash & Young, Jeff Buckley e tanti altri cantori e poeti delle giovani generazioni. Senza di lui, Nanda Pivano e tutti noi avremmo letto con minore intensità Edgar Lee Masters, Faulkner, Steinbeck, Hemingway e le migliaia di pagine della letteratura americana a venire.
Basterebbe questo ad eternare il suo valore ma Cesare Pavese ha fissato, ben prima che l’Unesco si occupasse di rendere, forse, la Langa patrimonio dell’Umanità, la bellezza di quelle terre salvandole da capannoni e dalla cementificazione e rendendole paesaggio umano per sempre.
“Non fate troppi pettegolezzi”, questa la sua ultima richiesta e fedeli a questa volontà, ad anni di distanza da un gesto che aveva sconvolto e creato sensi di colpa, tensioni e inimicizie, ci siamo mossi dentro al male del “vizio assurdo” capace di tormentare Cesare lungo tutta la sua vita, ben consci della debolezza e fragilità dell’uomo ma altresì nella volontà di esaltarne tutta la grandezza e lucidità dell’artista che ha abitato in lui.
Renzo Sicco

16-17 aprile, 2014 – 21:00
CAVALLERIZZA REALE via verdi 9 – Torino
GLI STRACCIONI
PRIMA ASSOLUTA
Accademia dei Folli
di TIZIANO SCARPA
CON GAETANO CALLEGARO, GIOVANNA ROSSI, GIANLUCA GAMBINO, ENRICO DUSIO
MUSICHE ORIGINALI E ARRANGIAMENTI: ENRICO DE LOTTO, CARLO RONCAGLIA
SCENE E COSTUMI: GUIDO BUGANZA
LUCI: FULVIO MELLI / SONORIZZAZIONE: DONATO MERZ TERRAMEO / DIRETTORE DI ALLESTIMENTO: GIACOMO CUPPARI
ORGANIZZAZIONE: VALENTINA POLLANI
REGIA E IDEAZIONE SCENICA: CARLO RONCAGLIA

Dopo la fortunata messa in scena del PLUTO di Aristofane, l’Accademia dei Folli compie un balzo temporale considerevole passando dal teatro classico alla drammaturgia contemporanea. Da Aristofane a Tiziano Scarpa. Il tema è sempre lo stesso: i soldi, la povertà, il malessere di un mondo agonizzante la cui unica cura è la fantasia, il sogno, l’utopia. Grazie al fortunatissimo incontro con Tiziano Scarpa, la Compagnia vuole scrivere un secondo capitolo di un dittico sul rapporto tra denaro e contemporaneità. Questa volta l’autore del testo è vivo e vegeto e ha collaborato attivamente con il regista e gli attori rimaneggiando e “ristrutturando” un testo mai rappresentato (sebbene edito da Effigie nel 2007).
Gli straccioni è una pièce che mette in scena povertà vecchie e nuove: nella sua prima versione è stata scritta a metà dello scorso decennio, prima della crisi economica globale. La nuova versione che nasce dall’adattamento teatrale vuole sviscerare ciò che di più intimo questa crisi ha portato: la perdita dello status sociale, e le conseguenze che ne nascono, e di un’identità sociale forte.

PREZZI

Prezzi tra i 20 e i 4 €. Permane la formula UP TO YOU, il teatro lo paghi quanto vuoi tu, accompagnata da un “invito”, che il pubblico sta incominciando a cogliere e sfruttare, a fare della serata a teatro un appuntamento in cui arrivare “in gruppo”, con tanti amici, o a volte la famiglia, per far conoscere anche a loro una passione o un modo “altro” di condividere una serata.

info su www.assembleateatro.it

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