PROGRAMMA FESTIVAL IL SACRO ATTRAVERSO L’ORDINARIO
14 SETTEMBRE – 13 OTTOBRE 2013
TORINO – ZONA TEATRO SAN PIETRO IN VINCOLI
Sabato 14
San Pietro in Vincoli Zona Teatro
Una serata di apertura e di festa divenuta ormai consuetudine nella quale i curatori delle varie sezioni del Festival e gli ospiti si presentano al pubblico attraverso la propria visione artistica con brevi interventi, estratti di spettacolo, performance, installazioni e concerti.
ore 18:30
Party inaugurale del Festival
con presentazione del Movimento Se Non Ora Quando, un movimento trasversale, aperto e plurale i cui punti fondanti sono: la libertà, la forza e l’autonomia delle donne in tutti i campi, il coinvolgimento delle diverse associazioni di donne e delle organizzazioni professionali delle donne, l’adesione a titolo personale delle donne dei partiti e dei sindacati, la pluralità politica, culturale e di credo, l’esplicita attenzione alle giovani e ai giovani, l’utilizzo di un linguaggio trasversale e plurale nella comunicazione.
ore 21:00
La favola di un’altra giovinezza Il Mutamento Zona Castalia SAM
Liberamente ispirato a Un’altra giovinezza di Mircea Eliade
Interpretato e diretto da Eliana Cantone
Drammaturgia Giordano V. Amato
Musica dal vivo Elisa Fighera
Produzione Il Mutamento Zona Castalia 2012
Spettacolo vincitore del Premio Kilowatt Festival Visionari 2013
La favola di un’altra giovinezza propone un intreccio tra letteratura, cinema e teatro a partire dal romanzo di Mircea Eliade e dall’omonimo film di Francis Ford Coppola.
La storia segue le esperienze della protagonista italo-rumena Maria Piarulli, figlia di immigrati italiani in Romania alla fine dell’800. All’età di sessantacinque anni Maria vien colpita da un fulmine che, anziché ucciderla, le dona una nuova possibilità, una seconda giovinezza. Una favola insolita e paradossale, un viaggio in chiave ironica ed onirica verso la ricerca di una seconda possibilità di vita, di un’altra giovinezza.
ore 22:00
CALIGOLA is still alive
Il Mutamento Zona Castalia / Compagnie delle Biglie ZGM
uno spettacolo di Inti Nilam
con le parole di Giordano V. Amato
coproduzione Il Mutamento Zona Castalia e Compagnie delle Biglie
e con Meridiano Zero (SS), Salone Internazionale del Libro di Torino Off, Circoscrizione 7), Torino Spiritualità
Caligola è ancora vivo. Aggirandosi nei meandri dell’impensabile si palesa nei multipli del tempo e degli spazi paralleli. Lo spettacolo inchioda il pubblico, lo mette in angolo con una molteplicità di musica, luce e gioco d’attore, fino all’inevitabile interrogativo da sipario: da quale parte ricomincerà la storia?
ore 23:00
Amore, tentativi di guarigione #1 BJIA
Un video di Giulia Caira
Musiche dal vivo di Fabrizio Modonese Palumbo & Paolo Dellapiana
1+1+99aghi.
Il mal d’amore come sensazione di dolore lieve e prolungata, novantanove aghi da agopuntura infilati uno a uno su una parte molto sensibile del corpo, sono gli elementi che costituiscono la scena di Amore, tentativi di guarigione. Suggestioni e atmosfere connessi al ritmo dei turbamenti amorosi in una proiezione video musicata dal vivo.
Domenica 15
SAM
San Pietro in Vincoli Zona Teatro
ore 18:30
Il Uao della Luce… Gente allegra il ciel l’aiuta
A cura de Associazione Il Tiglio, Coop. sociale L’Arcobaleno
Con Il Circolo dei poeti nascosti e laboratorio Urbano Mente Locale
Momento di laboratorio aperto di espressione corporea e Performance di lettura poetica
“Hai una poesia nel cassetto o nella tua testa: liberala!”, questo è il motto di una performance che vuole dare spazio alla creatività.
ore 20:30
La Storia di Bernard
Compagnia teatrale i sogn/attori
In collaborazione con Associazione Il Tiglio onlus & Coop. Sociale L’Arcobaleno
Regia Marco Bono, Serena Cossotto, Luca Lusso
Drammaturgia Marta Ardesi
Trenta attori ci raccontano la storia di un amicizia che ha dell’impossibile, un sentimento che va oltre la solitudine,le differenze, le difficoltà, la lingua.
Un bambino malato è capace di mettere in gioco incredibili risorse creative.
Una testimonianza di ciò che dovrebbero essere l’ospitalità e l’amore.
ore 21:30
CLGEnsemble
Performance musicale
La Cooperativa Sociale CLGEnsemble, accreditata con il Comune di Torino, gestisce un centro diurno per disabili psicofisici, con sede a Castagneto Po. Oltre alla normale gestione del centro diurno e delle sue attività, lavora da circa 15 anni, insieme con gli ospiti disabili, alla realizzazione di percorsi e progetti musicali a carattere relazionale, la cui metodologia generale è l’improvvisazione. Al progetto hanno collaborato musicisti operanti sia a livello nazionale che internazionale, tra i quali, Giorgio Li Calzi, 3quietmen, Carlo Actis Dato, Federico Marchesano, Fabrizio Saiu, Rossella Cangini, Otha & Tachibana, Alessandra Patrucco, Aiace Ajassot, Simone Bosco, Claudio Lugo, Paolo Porta, Anna Barbero, Marco Alotto, Albert Mayr, Francesco Cusa, Igor Sciavolino, Tony Cattano, Angelo Conto, Gigi Di Gregorio, Domenico Caliri, Gianni Gebbia e molti altri artisti provenienti da aree non esclusivamente jazzistiche.
ore 22.30
La Torre di Babele
Compagnia teatrale Contro/verso
“Interezza non è il mio forte” in collaborazione con Cooperativa Sociale Pier Giorgio Frassati
Un mercato e in ogni dove suoni, colori, rumori di genti diverse… Trenta attori mettono in scena un mercato molto particolare, dove le diversità si incontrano, dove la follia diventa un mezzo per comunicare, finalmente, senza barriere, “al di là delle nuvole”; ognuno non può che vedersi così com’è, magicamente senza giudizio alcuno; un percorso verso l’accoglienza del proprio sé e dell’altro da sé.
Lunedì 16
ore 22:00 | Blah Blah
Voce per il teatro * ZGM
di e con Didie Caria
Il progetto “Voce per il teatro” racchiude le creazioni vocali e musicali per il mondo del teatro di Didie Caria. Cantante attivo nella scena musicale italiana ed internazionale, compositore di due album di canzoni, negli ultimi anni trova la sua dimensione creativa nell’ideazione di spettacoli teatrali e delle musiche ad esso connessi.
Il progetto “Voce per il teatro” mostra come la vocalità e la musica possano essere al servizio di una storia e quanto esse siano legate intimamente ed in grado di amplificarsi vicendevolmente. La musica trova pieno compimento se accompagna le parole di una storia ed una narrazione trova compimento emotivo se accompagnata dalle note di una voce o uno strumento. È nella relazione musica – parola che si crea la visione del personaggio che ci permette di incontrare realmente i protagonisti della storia con tutte le sfumature del loro carattere.
Martedì 17 SAM
ore 20:00 San Pietro in Vincoli Zona Teatro
serata in collaborazione con il Centro Studi Sereno Regis
Cortometraggio Mister Tao di Bruno Bozzetto
proiezione
La lepre e la luna Il Mutamento Zona Castalia/Lab. L’ascolto e l’incontro
[studio per “L’ospite e l’assente”]
di Giordano V. Amato
liberamente ispirato all’opera di Tiziano Terzani
con Luca Lusso e Genny Perria
Caduta libera
Loredana Arcidiacono (pianoforte)
reading scientifico-musicale basato su un articolo tratto dal Popular Mechanics, US
Dal profondo dell’anima (omaggio a C.G.Jung) di Werner Weick
proiezione
a seguire riflessioni a margine dell’opera con Elsa Bianco, Riccardo Bernardini e Werner Weick
Mercoledì 18 SAM
ore 20:00 San Pietro in Vincoli Zona Teatro
serata in collaborazione con il Centro Studi Sereno Regis
Cortometraggio L’uomo e il suo mondo di Bruno Bozzetto
proiezione
La lepre e la luna [replica]
Musica per l’anima
Mauro Basilio (violoncello) I intervento musicale
Raimon Panikkar, l’arte di vivere di Werner Weick
proiezione, a seguire riflessioni a margine dell’opera con Enrico Peyretti e Gianni Vacchelli
Giovedì 19 SAM
ore 20:00 San Pietro in Vincoli Zona Teatro
serata in collaborazione con il Centro Studi Sereno Regis
Cortometraggio Valse triste episodio di “Allegro non troppo “ di Bruno Bozzetto
proiezione
La lepre e la luna [replica]
Musica dell’impermanenza
Loredana Arcidiacono (pianoforte), Mauro Basilio (violoncello)
intervento musicale
Etty Hillesum, cuore pensante della baracca di Werner Weick
proiezione
a seguire riflessioni a margine dell’opera con Elsa Bianco, Maria Pia Bonanate, Nadia Neri
Venerdì 20 BJIA
ore 21:30 | Teatro Colosseo
La danza dei lemming
evento in collaborazione con MITO SettembreMusica
Tre diverse visioni del linguaggio musicale inteso come alchimia e ritualità, dall’esplorazione elettroacustica e cinematica dell’archetipo pagano europeo di Teho Teardo, all’orgiastico gotico teutonico degli Amon Düül II, al mantra vocale e le sinergie della composizione istantanea di Damo Suzuki.
È nozione comune, per quanto priva di supporti scientifici, che i lemming commettano un suicidio di massa durante le migrazioni. A causa della loro associazione con questo bizzarro comportamento, il suicidio dei lemming è una metafora assai usata per riferirsi a persone che seguono acriticamente l’opinione più diffusa, con conseguenze pericolose o addirittura fatali.
Altri lemming invece, come quelli del titolo di un fondamentale album degli Amon Düül II, danzano…
Teho Teardo “Music For Wilder Mann”
Compositore, musicista e sound designer si dedica all’attività concertistica e discografica pubblicando diversi album che indagano il rapporto tra musica elettronica e strumenti tradizionali. Ha realizzato colonne sonore per importanti registi tra cui Paolo Sorrentino (che per “Il Divo” gli ha fruttato il David di Donatello) divenendo nel giro di pochi anni un riferimento per la musica al cinema. Collabora con importanti musicisti della scena internazionale come Erik Friedlander, Mick Harris, Girls Against Boys, Jim Coleman, Martina Bertoni, Blixa Bargeld.
Teho Teardo chitarra baritono, elettronica I Martina Bertoni violoncello I Charles Fréger visuals
Damo Suzuki’s Network
Damo Suzuki è la leggendaria voce dei Can di “Tago Mago”, “Future Days”, “Ege Bamyasi”, tre album che per approccio e sonorità hanno segnato e cambiato per sempre la storia della musica rock e di ricerca.
Dal vivo Damo Suzuki si presenta di volta in volta accompagnato da musicisti locali, da lui identificati come “Sound Carriers”, che costituiscono un Network internazionale col quale persegue un dialogo musicale in continua mutazione.
Per il concerto di questa sera il Network è composto da membri dei gruppi di culto Larsen e Blind Cave Salamander.
Damo Suzuki voce
Daniele Pagliero elettronica, basso
Fabrizio Modonese Palumbo chitarra, viola elettrica
Marco “il Bue” Schiavo batteria, glockenspiel
Paul Beauchamp elettronica, sega musicale, dulcimer
Amon Düül II
Considerati uno dei grandi gruppi del rock psichedelico degli anni 70 gli Amon Duul nascono come una comune vicino a Monaco di Baviera sperimentando lunghe sessioni musicali basate soprattutto sull’uso delle percussioni. All’interno di questo gruppo alcuni elementi decisero di compiere una ricerca musicale più formale, con una traccia sonora meglio definita, testi ed utilizzo degli strumenti tipici del rock e di derivazione classica e orientale. Questi elementi diedero vita al gruppo degli Amon Düül II, il cui nucleo originario era costituito da Chris Karrer, John Weinzierl, Lothar Meid, Peter Leopold, Falk Rogner, Renate Knaup.
Il gruppo è uno dei capostipiti della storia musicale del rock in Germania ed uno degli ispiratori del genere definito krautrock.
Chris Karrer chitarre, oud, violino
John Weinzierl chitarre, voce
Danny Fichelscher batteria, voce
Sabato 21 ZGM
ore 19:30 Cavallerizza Reale
Ti lascio perché ho finito l’ossitocina
di e con Giulia Pont
regia di Francesca Lo Bue
Ti lascio perché ho finito l’ossitocina affronta con ironia un dramma assai comune: essere lasciati dal proprio partner!
Come guarire dal mal d’amore? Trasformando il teatro in una bizzarra seduta di psicoterapia, con tanto di terapeuta: il pubblico.
ore 21:00 | Cavallerizza Reale
CALIGOLA is still alive Il Mutamento Zona Castalia / Compagnie delle Biglie ZGM
[prima assoluta]uno spettacolo di Inti Nilam
con le parole di Giordano V. Amato
con Valentina Addabbo, Dario Benedetto, Serena Casale, Saulo Lucci, Andrea Primignani
musiche in azione di Mauro Basilio
costumi di Punt’Aspilli – Sartoria & Costumeria Popolare
coproduzione Il Mutamento Zona Castalia e Compagnie delle Biglie
e con Meridiano Zero (SS), Salone Internazionale del Libro di Torino Off, Circoscrizione 7), Torino Spiritualità
Caligola è ancora vivo. Aggirandosi nei meandri dell’impensabile si palesa nei multipli del tempo e degli spazi paralleli. Lo spettacolo inchioda il pubblico, lo mette in angolo con una molteplicità di musica, luce e gioco d’attore, fino all’inevitabile interrogativo da sipario: da quale parte ricomincerà la storia?
COSTRUZIONE DELL’OPERA
Caligola, a partire dagli spunti della drammaturgia di A. Camus, viene ri/scritto e ri/disegnato utilizzando la moltitudine di braccia e mentis. Gi attori, fondamentali pedine della nuova scacchiera, partecipano attivamente alla modifica e reinvestitura di scene e percorso drammaturgico. A partire dall’iniziale intuizione di Inti Nilam, secondo la quale Caligola non è mai morto, si lavora con la commistione e l’improvvisazione, musicale e attoriale, per giungere alla visione di un quadro agghiacciante e tragicomico.
IL TEMPO E LO SPAZIO
Caligola protagonista di se stesso diventa donna, uomo, cyber-uomo e tempo indefinibile. Vengono intrecciate cinque storie, cinque storie in tempi differenti che si uniscono in una linea rossa: Caligola umano ferito di celesti ingiustizie fugge e capisce, si rivolta nella tomba non scavata e cerca, per gran parte delle volte non riuscendo, a svegliare chi gli sta accanto. L’illusione di una vita alla ricerca estenuante della felicità, forever young e sempre online.
IL GENIUS LOCI E LE CAPACITÀ MOLTEPLICI
Gli artisti coinvolti, di eterogenea età, formazione ed estrazione, vengono chiamati a rispettare e diffondere dei valori che alla produzione stanno a cuore tanto quanto l’evento e la narrazione artistica. Attori capaci non solo di parlare ma di suonare, scrivere e delineare l’immagine. La sapienza e la musica mai rettilinea cheMauro Basilio esegue in scena si aggiunge al dialogo intergenerazionale tra regista e drammaturgo.
IL RISCHIO DELL’IMPRESA E IL POPOLO CHE DA O NON DA ECO
Lo spettacolo, per impervia e innaturale deformazione progettuale sarà sempre, quando messo in scena, replicato per un grande numero di volte. La ricerca di luoghi idonei e privi di compromessi sarà fondamentale e finestra di costante dialogo.
Nella ferma convinzione che solo il pubblico possa legittimare il lavoro dei giullari, fa quest’ultima da cera colata e sigillo alle precedenti affermazioni.
ore 22:30 | Cavallerizza Reale
Piglia un uovo che ti sbatto
Domenica 22 ZGM
ore 19:30 | Cavallerizza Reale
Ti lascio perché ho finito l’ossitocina
[replica]
ore 21:00 | Cavallerizza Reale
CALIGOLA is still alive
[replica]
ore 22:30 | Cavallerizza Reale
Piglia un uovo che ti sbatto
[replica]
Lunedì 23 ZGM
ore 19:30 | Cavallerizza Reale
Ti lascio perché ho finito l’ossitocina
[replica]
ore 21:00 | Cavallerizza Reale
CALIGOLA is still alive
[replica]
ore 22:30 | Cavallerizza Reale
Piglia un uovo che ti sbatto
[replica]
Martedì 24 ZGM
ore 19:30 | Cavallerizza Reale
Ti lascio perché ho finito l’ossitocina
[replica]
ore 21:00 | Cavallerizza Reale
CALIGOLA is still alive
[replica]
ore 22:30 | Cavallerizza Reale
Piglia un uovo che ti sbatto
[replica]
Mercoledì 25 ZGM
ore 19:30 | Cavallerizza Reale
Ti lascio perché ho finito l’ossitocina
[replica]
ore 21:00 | Cavallerizza Reale
CALIGOLA is still alive
[replica]
ore 22:30 | Cavallerizza Reale
Piglia un uovo che ti sbatto
[replica]
Giovedì 26
ore 20:30 | Teatro Astra
Del mondo che amo Il Mutamento Zona Castalia SAM
[prima assoluta] di e con Eliana Cantonedrammaturgia Giordano V. Amato I collaborazione artistica Alessandra Rossi Ghiglione
Consulenza sulla Metagenealogia Alejandro Jodorowsky
Musiche eseguite e composte da Elisa Fighera
Scenografia Claudio Albano I Light Designer Federico Merula I Video Maker Giulio Arcopinto
produzione Il Mutamento Zona Castalia
in collaborazione con Fondazione Paideia, Fondazione Ariel, Salone Internazionale del Libro di Torino Off
Circoscrizione 7, Progetto MotorediRicerca, Centro Studi Sereno Regis, Coop. Arcobaleno, Ass. il Tiglio
Master di Teatro Sociale e di Comunità dell’Università degli Studi di Torino
Niccolò è un bambino che adora l’acqua; può stare ore in estasi davanti a una cascata, oppure a giocare con lo scroscio del rubinetto della cucina. Niccolò è un bambino autistico, che vive un suo intenso mondo interiore, abitato da una Fata buona che lo protegge da tutte le insidie del mondo esterno.
Frutto di un intenso percorso con famiglie che vivono quotidianamente l’esperienza della disabilità, Del mondo che amo, percorre attraverso una partitura vitale, sonora e verbale, un viaggio intimo nel mondo di Niccolò e, in parallelo, l’odissea di sua mamma, fatta di rabbia, sconforto, paura, senso di colpa, ma anche di perseveranza e amore incondizionato, sorridendo e ironizzando sulla propria condizione.
Uno studio fecondo e stimolante della famiglia con un figlio disabile che si presenta ancora come un ambito poco esplorato dai ricercatori. La figura di Niccolò non è reale, ma racchiude in sé le autentiche testimonianze di ragazzi e genitori che abbiamo incontrato e con cui abbiamo lavorato.
Lo spettacolo Del Mondo che amo pone al centro del suo studio l’unicità e l’irripetibilità dell’essere, attraverso l’analisi della figura “eroica” del genitore di un bambino disabile. Il progetto intende restituire la giusta importanza all’analisi delle disabilità che accomunano ogni persona normodotata ad ogni disabile. Quelle disabilità che impediscono di vivere pienamente la propria vita e di accogliere la propria unicità.
Il percorso si è avvalso della straordinaria consulenza di artisti di levatura internazionale, quale Alejandro Jodorowsky, a partire dai suoi studi sulla Metagenealogia.
ore 21:00 | Cavallerizza Reale
CALIGOLA is still alive ZGM
[replica]
ore 22.00 | Blah Blah
Nanu Nanu BJIA
Nanu Nanu sono un duo di pop alieno di Dublino nato nel 2011 dall’incontro di Glitterface (ovvero Laura Sheeran, membro di Fovea Hex) e Mirroman (Marc Aubele). Dopo oltre 150 concerti nel Regno Unito ed Irlanda realizzano, nel maggio 2013 l’album di debutto “Unit 1” accolto da generale consenso critico e con costante rotazione sulle radio nazionali. Il suono di Nanu Nanu è un insieme di elettronica oscura, techno ed hip-hop, sintetizzatori analogici e modulari e estreme manipolazioni vocali.
“A contender for best debut album of the Year” Dan Hegarty, 2FM I“A complete tour-de-force” 10/10 UandI Music Agency I “An Impressive full length debut from one of the most exciting acts on the scene” 8/10 Hotpress
Venerdì 27
ore 15:30 | San Pietro in Vincoli
Voci Celestiali: Gli eredi di Farinelli BJIA
Proiezione del documentario e incontro con Ernesto Tomasini
Il documentario indaga la tecnica del canto contro tenorile, detto dei “castrati”.
Accanto a Tomasini, interprete principale del filmato, compaiono una serie di testimonianze di divi dell’opera e cantanti pop. Segue una conferenza-incontro per approfondire l’argomento voce e genere sessuale – storia della percezione della sessualità attraverso la voce – il corpo del cantante come “altro” – tecniche di produzione vocale, con dimostrazioni pratiche e scambio con il pubblico.
ore 20:30 | Teatro Astra
Del mondo che amo SAM
[replica]
ore 22:00 | Teatro Astra
Omero Hardcore, un’Odissea Contemporanea Compagnia Sudatestorie ZGM
di Christian Castellano ed Enrico Seimandi / con Christian Castellano e Niccolò Bosio
messa in scena a cura di Christian Castellano in collaborazione con Enrico Seimandi
effetti Sonori e musica dal vivo Niccolò Bosio / tecnica e disegno luci Andrea Sancio Sangiorgi
voci off Khalid Boujir, Christian Castellano, Enrico Seimandi / Foto Cinzia Neirotti, Arci Bazura
produzione Sudatestorie Teatro
spettacolo realizzato nella sua fase Studio grazie al Sostegno di Alfa Teatro Torino
Omero Hardcore. Omero: un cieco che cerca di vedere e sente mugugnii oltre l’udibile. Hardcore: io posso vedere tutto: cadaveri abbandonati nel deserto, persone imprigionate, segni di tortura, torture in atto, aggressioni. Hardcore: la sovraesposizione del visibile mi rende cieco. Omero: racconti della memoria collettiva. Immaginiamo ora una Barca, ora un Molo, ora un qualsiasi luogo da cui poter osservare. Di fronte il Mare. O qualsiasi luogo da attraversare.
Ad attraversare i corpi, le voci, i gesti di una nuova Odissea Contemporanea. A chi osserva la curiosità e le necessità di porsi sulla stessa traiettoria di chi ci viene incontro a tutti i costi, direzione Fortezza Europa. Omero Hardcore è un esigenza di Sguardo da appoggiare su un altro sguardo. Quello di chi ci viene incontro. Omero Hardcore, alla stregua di un Concerto Punk-Melodico-Hardcore, è la ricerca di quadri significativi che fanno il gesto il verso e il significato ad una parte di Storia molto contemporanea. L’attore, gli Attori, traghettati e traghettatori sono quasi come lo stupefacente Palomar di Italo Calvino, quasi si trasformano in un occhio-vedetta sul molo della propria scena teatrale… per celebrare. Un occhio corpo che osserva il mare. Che descrive la terra. Ma il mare è un pretesto. La terra pure. Omero Hardcore è una metafora, un Sound. Un’ Odissea dei giorni nostri, da raccontare.
Sabato 28
ore 20:30 | Teatro Astra
Teresa Il Mutamento Zona Castalia SAM
Liberamente ispirato al romanzo Quando Teresa si arrabbiò con Dio di Alejandro Jodorowsky
Drammaturgia e regia Giordano V. Amato
Con Eliana Cantone
e con la partecipazione straordinaria di Ernesto Tomasini (vocals) e Evor Ameisie (piano)
Teresa rende con grande forza e con potenza visionaria la saga della famiglia Levi – Jodorowsky. A partire dalla nonna Teresa, attraverso l’intero albero genealogico dell’autore, avanti e indietro nel tempo – dal XV secolo fino al 1929, anno della sua nascita – e attraverso lo spazio, dalla Russia all’Europa, fino al Cile e all’Argentina, si sviluppa il racconto ora epico, ora onirico, ora poetico. Filo rosso dell’opera è il rapporto con la divinità: chi dialoga con Dio ogni ora, ogni giorno della sua vita, può arrabbiarsi con Lui come ci si arrabbia con un amico. Le storie dei vari personaggi s’intrecciano come se seguissero un percorso di predestinazione, attraverso le vicende tragiche del Cile della prima parte del secolo scorso.
Teresa avvicina l’individuo a qualcosa che si colloca al di là di lui, indicando il sottile passaggio tra il concreto e l’astratto, tra il visibile e l’invisibile. Attraverso la grande forza creativa della memoria e l’elaborazione del mito personale, Jodorowsky procede alla riconciliazione di se stesso con la sua storia personale, la sua famiglia, la sua stirpe.
ore 21:30 | Teatro Astra
Almagest! BJIA
Ernesto Tomasini vocals
Fabrizio Modonese Palumbo guitar, electric viola, backing vocals
Paul Beauchamp electronics, electro-acoustics
Evor Ameisie piano, keyboards
Nel 2007 Fabrizio Modonese Palumbo ed Ernesto Tomasini realizzarono l’album “Canes Venatici” per l’etichetta discografica americana Blossoming Noise. In seguito al successo di critica ottenuto il duo si è presentato dal vivo in Europa accompagnato da Evor Ameisie (di Camerata Mediolanense e Northgate/NG) al piano e Paul Beauchamp (Blind Cave Salamander) all’elettronica.
Nel 2010 esce “The Hunting Dogs of Boötes the Herdsman” per l’etichetta sperimentale Chew-Z, il primo album con questa formazione allargata contenente versioni dal vivo e remix (a cura di Andrew Liles, Khan, 9cento9) dei brani di “Canes Venatici”.
“Messier Objects”, prodotto da Marco Milanesio agli O.F.F. Studio di Torino, è il primo album di studio realizzato dai quattro sotto il nome collettivo di Almagest! ed è uscito nella primavera 2013 per l’etichetta texana Tourette Records con un artwork di copertina originale dell’artista londinese Dan Hillier.
Domenica 29
ore 20:30 | Teatro Astra
Guido Seborga: occhio lucido, occhio folle SAM
[anteprima]
di e con Stefano Giaccone
conferenza spettacolo sull’opera di Guido Seborga
Per la collana “La Medusa degli Italiani” della Mondadori usciva nel Febbraio del 1948, L’uomo di Camporosso di Guido Seborga, “uno dei romanzi italiani più belli del dopoguerra” a giudizio del giornalista e scrittore torinese Massimo Novelli. Giudizio condiviso da molti, dopo lunghi decenni di totale oblio e dimenticanza. Il romanzo L’Uomo di Camporosso, infatti, fu accolto favorevolmente da critica e pubblico, immediatamente tradotto e stampato in Francia ma in seguito non ebbe altra fortuna e non fu mai ripubblicato. Stessa sorte toccò a Guido Seborga medesimo. Lo scrittore ligure-piemontese (Torino 1909-1990) quando ancora in vita e nonostante un lavoro costante e riconosciuto nell’arte letteraria e pittorica, fu progressivamente completamente isolato. Nessuna delle sue numerose opere narrative venne riproposta: néL’Uomo di Camporosso o Il Figlio di Caino del 1949, entrambi pubblicati da Mondadori, né Morte d’Europa oGli innocenti pubblicati da Ceschina nel 1959 e 1963.
con Federica Valenti, Alessandra Pittaro, Monica Prato, Giulia Rigobello, Rossana Peraccio,
Patrizia Scianca, Arianna Lodato
Scene Valerio Fontanella
Costumi Agostino Porchietto
ore 21:30 | Teatro Astra
Magdalene Piccolo Teatro d’Arte SAM
Testo e regia Claudio Ottavio Fabbrianesi
Storia di costrizioni e abusi, di violenza sulla donna e di ottusità sociale sostenuta dalla religione. Storia di ‘onore da difendere’ , di morale e moralismo. Le Case Magdalene, conventi cattolici in cui le giovani ‘perdute’ venivano rinchiuse per espiare e pentirsi, non sono storia così antica. L’ultima in Irlanda è stata chiusa solo nel 1996. Magdalene, la protagonista, oltre alla colpa iniziale, avrà anche la sfortuna di innamorarsi di una giovane suora. L’allestimento di uno spettacolo aperto al pubblico, nel quale le recluse utilizzano le parole della Bibbia per confessare le proprie colpe e il proprio dolore, crea l’occasione perché sentimenti, rapporti di forza, recrudescenze e perversioni trovino nuovo spazio e nuovi modi per manifestarsi. Sono stralci di storie vere quelli narrati in Magdalene, che si intrecciano con il romanzo autobiografico di Christa Winsloe. Nelle case Magdalene le donne perdevano ogni diritto, la violenza era legalizzata, il maltrattamento lodato come rieducativo. Il Comitato ONU contro le Torture ha in corso un’inchiesta sui fatti denunciati.
Arrivano ogni giorno e da ogni luogo notizie di violenze di genere. Casa Magdalene è così lontana?
Nato nel 2009 da una collaborazione con il Servizio LGBT del Comune di Torino e sostenuto l’anno successivo dall’Assessorato alle Pari Opportunità, lo spettacolo è stato inserito nel 2010 nella rassegna Giovani InControScena (Torino, gennaio 2010) alla Cavallerizza, Maneggio Reale.
Lunedì 30
ore 10:30 | San Pietro in Vincoli Zona Teatro
Ciò che non muore Residenza Multidisciplinare Storie di altri Mondi SAM
Diretto da Eliana Cantone
Con Eliana Cantone e Serena Cossotto
Consulenza drammaturgica e musicale Maria Teresa Milano
Lo spettacolo Ciò che non muore, a cura della Residenza Multidisciplinare Storie di altri Mondi è una performance che trae spunto da alcune drammatiche testimonianze dei ragazzi prigionieri nel ghetto di Terezin (Repubblica Ceca), tra cui anche disegni e poesie. Ricordando le vicende e la breve esistenza di alcuni di loro, questo spettacolo vuole ricostruire la vita quotidiana dei bambini di Terezin di cui colpisce la vitalità e il desiderio di futuro e che subirono una violenza senza eguale. Indelebili nei cuori degli spettatori risulteranno le parole e le testimonianze re-interpretate e drammatizzate dalle voci e dalle azioni delle interpreti che coinvolgeranno i partecipanti in un viaggio grave e luminoso insieme, attraverso le esperienze forti, straordinariamente viventi, di chi ha saputo dimostrare che ciò che non può essere distrutto, si trasforma e si rafforza nell’amore.
OTTOBRE
Martedì 1
ore 10:30 | San Pietro in Vincoli Zona Teatro spettacolo per bambini
Le favole del Pañcatantra Il Mutamento Zona Castalia SAM
drammaturgia a regia Giordano V. Amato
con Eliana Cantone
musica dal vivo Giulio Berutto
produzione Il Mutamento Zona Castalia
Come Le Mille e una Notte anche il Pañcatantra si svolge su di un’ossatura prestabilita: quella di un re che dispera di istruire i suoi due giovani eredi alquanto ottusi.
Finalmente, un giorno, un saggio Brahamano s’impegna ad insegnare ai due ragazzi tutto il niti in sei mesi. L’insegnamento del niti, ovvero della saggezza delle relazioni umane, avviene per mezzo di favole che sono abilmente intrecciate l’una all’altra, senza soluzioni di continuità. Nella trasposizione agita da un attrice ed un musicista, il linguaggio è opportunamente attualizzato nel rispetto del contenuto pedagogico e sapienziale originale. Lo spettacolo è caratterizzato da un’originale interazione tra musica, voce, azione e danza. Elementi che concorrono alla creazione di un’opera rivolta a tutti, agile ed immediata.
ore 20:30 | San Pietro in Vincoli Zona Teatro
La protesta di una fiaba italiana La Ballata Dei Lenna* ZGM
di e con Nicola Di Chio, Paola Di Mitri e Miriam Fieno
produzione La Ballata Dei Lenna (Alessandria)
in collaborazione con Fondazione Live Piemonte dal Vivo
Lo spettacolo è il risultato di un percorso di laboratori teatrali in giro per l’Italia che ha permesso di raccogliere diverso materiale attorno a tematiche di grande attualità e farne una drammaturgia. Una ricerca volta ad identificare e dare una forma al grande senso di protesta che travolge il nostro Paese oggi: la crisi, l’amore, il lavoro, le speranze dei nuovi italiani. Un viaggio in tante realtà differenti volto a promuovere scambi culturali e artistici.
Lo spettacolo parla di una protesta. Una protesta che parte da un fatto quotidiano e arriva ad esprimere l’incapacità di tre ragazzi travolti da un’improvvisa precarietà, a riconoscere un futuro per sé stessi.
Ma noi, il futuro, ce lo possiamo permettere?
Questa domanda scorre sempre sottotraccia, come se il futuro fosse un costoso privilegio destinato a chi sa conquistarselo. In una società dove il lavoro diventa sempre di più il tentativo di comprarsi il tempo, forse è arrivato il momento di smettere di preoccuparsi del futuro per cominciare ad occuparsi del presente, per cominciare ad occuparsi quotidianamente di sé. Invece di occupare, occupiamoci, questo è il senso della nuova protesta. Nulla può appiattirsi su ciò che non funziona. E i personaggi lasciano intravedere proprio questo, hanno una vita da dire, una storia di speranze da raccontare. Il restare aggrappati, appunto, è quello che ci dà la speranza. E non è forse di quella speranza che abbiamo bisogno?
ore 21:30 | San Pietro in Vincoli Zona Teatro
Quintetto Teatro Instabile di Aosta (AO)* ZGM
coreografie e regia Marco Chenevier
con Marco Chenevier
produzione Teatro Instabile di Aosta
Un solo attore, quattro fari sulla scena, il mixer luci ed audio vuoti. Il sistema teatrale, lo spettacolo è un “prodotto”, che viene realizzato attraverso un processo di ricerca, attraverso un “lavoro”. Il sistema produttivo di uno spettacolo non differisce da un qualunque altro sistema produttivo. Il coinvolgimento del pubblico per realizzare un’idea di ciò che il quintetto era, crea una situazione di cooperazione che è necessaria per il compimento del lavoro stesso. Il danzatore-performer, per poter svolgere il proprio lavoro, ha bisogno che alcune persone intervengano. Solo se ognuno svolgerà il proprio compito, la performance potrà essere realizzata. L’équipe che si crea, nel gioco teatrale, diventa una squadra cooperante che lavora ad un progetto, secondo un unico flusso di informazione e con un obiettivo comune, come un sistema lavorativo- produttivo. In “Quintetto” il clima è irriverente, di gioco del tutto condiviso con il pubblico in un rapporto “alla pari”. La fisicità resta centrale in “Quintetto”. Il performer è donato completamente al pubblico ed è radicalmente ingaggiato nelle azioni fisiche che compie senza essere un mero oggetto simbolico sulla scena. L’azione diventa centrale, proprio per essere riportata al momento presente, in cui essa si svolge. Una delle idee fondanti è stata infatti la radicalità dell’applicazione degli imput scelti. Sia la solitudine che l’implicazione fisica nelle azioni sono portate all’estremo.
Il corpo è donato, interamente e senza reticenze, in un momento di condivisione totale.
Mercoledì 2
ore 10:30 | San Pietro in Vincoli Zona Teatro
Ciò che non muore SAM
[replica]
ore 20:30 | San Pietro in Vincoli Zona Teatro
La tempesta di neve Il Mulino di Amleto (Ceva) ZGM
[prima assoluta]
di Aleksandr Puškin
regia Ivanka Polchenko e Bruce Myers
con Marco Lorenzi, Barbara Mazzi, Raffaele Musella, Veronica Visentin
in collaborazione con Teatro Marenco di Ceva, Festival dell’Incanto 2013, Fondazione Piemonte da Vivo
La Tempesta di neve è un racconto scritto da Puškin, uno dei più grandi scrittori della letteratura russa.
Il testo possiede un potenziale drammatico già racchiuso nella sua struttura, ma ha anche un fascino singolare grazie alla perfezione della forma, alla semplicità e alla lucidità del linguaggio; la creazione teatrale si basa sull’esplorazione dello spazio drammatico attraverso la dinamica dei rapporti fra personaggi e temi principali del racconto, sulla musicalità del linguaggio e l’immaginazione.
L’immagine misteriosa e potente della tempesta di neve è un polo di attrazione per la nostra ricerca artistica. Fondamentale inoltre l’aspetto musicale dello spettacolo con utilizzo di melodie russe tradizionali e i temi classici di grandi compositori europei, da Wolfang A. Mozart a Piotr Cajkovskij.
Lo spettacolo è un momento di vita, sincero e umano, dolce e ironico. La semplicità di Pushkin ci invita a pensare alla semplicità nel teatro, alla purezza che rivelano più che mai la forza del corpo, del volto, del gesto, dello sguardo, della parola.
ore 21:45 | San Pietro in Vincoli Zona Teatro
Search and Destroy Meridiano Zero SAM
di e con Marco Sanna e Francesca Ventriglia
luci e suoni Massimo Casada
produzione Meridiano Zero teatro
Secondo passo della trilogia B-Tragedies nata come desiderio di commistione fra linguaggi diversissimi fra loro per altezza poetica, alternanza di poetica e spazzatura. Teatro in bassa fedeltà, omaggio alla confusione tipica di chi è cresciuto fra i Settanta e gli Ottanta amando l’idea del “no future”. Tradimento di ogni tradizione subita e ricerca di una tradizione tradita.
Un attore solo sulla scena che snocciola il rapporto con le possibilità della vita. Le tante ormai andate via, le presenti, vive, il loro suono, l’eterno che gli sovviene, il naufragare.
Search and destroy narra di chi non riesce a trattenere nulla fra le mani, di quelli a cui tutto sfugge, di chi è sempre in ritardo con gli appuntamenti della vita. Parla di tutte quelle domande che è meglio non porsi, perché tanto non hanno risposta. Delle risposte che fanno vivere male. Diversi personaggi, ognuno a modo suo preso nel vortice del dubbio, non sapendo dove e come inserirsi nel corso degli eventi, che scorrono e scorreranno sempre indifferenti ad ogni nostra forma di agitazione.
Uomini e donne col cuore gonfio di Napalm, dimenticati dal mondo, che cercano e distruggono.
Meridiano Zero lavora da quasi vent’anni, producendo spettacoli su drammaturgie originali sempre nell’ambito del contemporaneo. Il nucleo artistico è attualmente composto da Marco Sanna e Francesca Ventriglia ma si è avvalso negli anni di numerose e preziose collaborazioni. Gli spettacoli finora prodotti sono: La sua carne farneticando è entrata (1996) Marièe Tombèe (1998) Madonna dei fottuti (1999)
Sensìo (2001) La complessa personalità del coniglio (2002) Le Presidentesse (2003)
Noctis (2005) I can’t get no satisfaction (2007) De-generazione (2008) Que Pasa?
(2010) Squarci (2012) B-Tragedies (2013).
Meridiano Zero organizza a Sassari la rassegna teatrale MAROSI DI MUTEZZA Teatri in via d’estinzione, dedicata alle nuove drammaturgie e ai linguaggi del contemporaneo, che giunge quest’anno alla IX edizione.
Giovedì 3
ore 10:30 | San Pietro in Vincoli Zona Teatro
Del mondo che amo SAM
[replica]
ore 20:15 | San Pietro in Vincoli Zona Teatro
Sogno di un uomo ridicolo Teatro Scientifico SAM
di e con Francesco Laruffa
traduzione e adattamento Francesco Laruffa
produzione Teatro Scientifico (Verona)
Il racconto di Dostoevskij è una lucida e possente parabola che va dritta al cuore della nostra natura umana. Il protagonista è un tipico personaggio dello scrittore russo, un “umiliato e offeso”, che la notte in cui decide di uccidersi si addormenta, “sogna” il suo suicidio e, dopo la morte, un’altra vita su un pianeta identico al nostro, una sorta di Eden in cui gli uomini vivono in un’armonia assoluta. Ma in sogno accadrà qualcosa che, una volta sveglio, cambierà la sua esistenza. Dostoevskij affida alle parole dell’uomo ridicolo l’indagine sulla natura dell’uomo e la ricerca della felicità; attraverso l’espediente del sogno, il protagonista del racconto approderà in una terra immaginaria popolata da uomini non contaminati dal peccato. In questa messa in scena razionale ed irrazionale s’intersecano, come nella lucidità introspettiva dell’analisi di Dostoevskij sulla natura dell’uomo e sulla sua inevitabile discesa verso il male, una lucidità non fredda, ma palpitante, tempestosa, emotiva. Così, anche nell’uomo ridicolo si intrecciano bene e male, ingenuità e perfidia, slanci e apatie: ne emerge lo straziante, amorevole ritratto di un essere umano in tutta la sua fragilità. Ma l’Uomo ridicolo è tale anche per la sua disperata illusione di poter “predicare” ciò che ha visto nel sogno: la salvezza dell’Umanità che passa attraverso la sua dannazione.
ore 21:30 | San Pietro in Vincoli Zona Teatro
Il Mutamento Zona Castalia presenta
A cena con il Teatro SAM
Cena conviviale con intermezzi teatrali (solo su prenotazione)
Venerdì 4
ore 10:30 | San Pietro in Vincoli Zona Teatro
Ciò che non muore SAM
[replica]
ore 21:30 | San Pietro in Vincoli Zona Teatro
One Thousand and One Nights (Le Mille e una notte) SAM
Municipal Theatre “Vazrajdane” (Sofia, Bulgaria)
in collaborazione con Caravan artists on the road
“Attraverso le innumerevoli storie delle “Mille e una notte” la compagnia Theatre Vazrajdane ha scelto di illustrare che l’uguaglianza si può raggiungere attraverso educazione, la prudenza, la realizzazione personale e la responsabilità. Per ottenere il rispetto, un bel viso e un corpo attraente non sono sufficienti. Non c’è nulla di più triste che la vista di una donna che sa di poter essere solo bella. Lo sviluppo delle competenze è un processo lungo che non si esaurisce con la vita di un individuo. Sopra le migliaia di personaggi de “Le mille e una notte” sovrasta l’immagine della donna. I racconti ne svelano i segreti più profondi. A differenza quanto indicato nel canone, la natura della donna è tutt’altro che semplice … La lotta di Sharazad non è per il potere, non è per l’oro, né è per la gloria. Non è nemmeno per amore. Sharazad con l’aiuto delle sue storie non solo prolunga la sua vita, notte dopo notte, né si limita a salvare la vita di molte altre giovani ragazze giovani, che potrebbero rimpiazzarla: con i suoi racconti, suggerisce a Shahryar l’ingiustizia delle sue azioni vincendo la sua visione di un mondo in bianco e nero, rivelandogli un mondo positivo ed eccezionale, dai colori vivaci. Sharazad trasforma il principe rendendolo degno di essere amato con un processo che si basa su tutti i costumi e i valori umani: storia, matematica, cosmogonia, geografia e, soprattutto, sulla fantasia. “Le mille e una notte” è una storia di enorme saggezza e tremendamente attuale. Non c’è da meravigliarsi che i suoi traduttori sono stati pagati oro tanto quanto il peso delle loro traduzioni, trascritte su pergamene di pelle di gazzella o papiro egiziano. L’autore di Sharazad fa sperare che un giorno la donna potrebbe essere accettato come un “figlio di Dio”. E se una donna ci è riuscita, anche il resto è possibile.” Anna Petrova
Sabato 5
ore 15:30 | San Pietro in Vincoli Zona Teatro
One Thousand and One Nights (Le Mille e una notte) SAM
Municipal Theatre “Vazrajdane” (Sofia, Bulgaria)
in collaborazione con Caravan artists on the road
[replica]
ore 20:30 | San Pietro in Vincoli Zona Teatro
L’ospite e l’assente Il Mutamento Zona Castalia SAM
[prima assoluta]
drammaturgia e regia Giordano V. Amato
con Luca Lusso, Lilith Minisi, Genny Perria
produzione Il Mutamento Zona Castalia / Laboratorio Teatrale L’ascolto e l’incontro
L’ospite e l’assente sviluppa e conclude il work in progress avviato con “La lepre e la luna” a partire dall’opera e dalla biografia di Tiziano Terzani. Alcuni degli aneddoti e delle storie tradizionali adattate da Terzani assumono forma teatrale incontrando altre storie provenienti da culture differenti per la creazione di uno spettacolo originale, accomunate dall’esigenza di indicare una via verso la conoscenza di sé
ore 21:30 | San Pietro in Vincoli Zona Teatro
Lettere dalle città bianche Faber Teater SAM
con Lucia Giordano
regia e drammaturgia Aldo Pasquero e Giuseppe Morrone
produzione e allestimento Faber Teater
collaborazione all’allestimento Mattia Cocco
È la storia di un viaggio. Il viaggio di Adina e Michelazzo, due orsanti, girovaghi e teatranti di strada. Nel 1912 i due partono dalla Val di Taro, tra Emilia e Liguria. Partono con Griso, il loro piccolo orso bruno, per fare spettacoli di strada. Viaggiano verso est, attraversano Austria, Romania, Ucraina… La Russia fino a Vladivostock, mentre infuria la Rivoluzione. In Michelazzo il desiderio di possedere un orso siberiano, un orso bianco enorme e feroce, diventa a poco a poco un’ossessione che lo allontana da Adina. La donna racconta il suo amore e la sua disperazione attraverso le lettere al vecchio padre rimasto in Italia. Lettere vere, lettere solo sognate, forse mai spedite. Nella sua voce, il rimpianto di una donna sradicata dalla sua terra, straniera in un paese che sente non suo.
Domenica 6 SAM
ore 18:30 | San Pietro in Vincoli Zona Teatro
L’ospite e l’assente
[replica]
ore 19:30 | San Pietro in Vincoli Zona Teatro
To-get-her
Un’articolata kermesse di performance, concerti e spettacoli dal vivo di compagnie professionali e associazioni che si occupano di arte, disagio, disabilità, pari opportunità selezionati dal progetto MotorediRicerca Comunità attiva, della Divisione Servizi Sociali della Città di Torino e realizzata in collaborazione con L’Associazione L’Officina delle Donne, Ass. Più con Zero, Ass. Tedacà.
ore 20:00 | San Pietro in Vincoli Zona Teatro
Drogate di Bellezza Associazione Lofficina delle donne
e presentazione di Articolotre: primo Festival della pubblicità corretta
“Siamo arrivate ad odiare il nostro corpo per desiderarne un altro. Più bello. Che non esiste.”
Eserciti di corpi perfetti, alterati, modificati, ritoccati, irreali, hanno invaso i nostri media e si sono impossessati della pubblicità. La psicoterapeuta inglese Susie Orbach lancia l’allarme: “la società dei consumi ha trasformato il corpo in un luogo di sofferenza, teatro di insoddisfazioni e insicurezza di sé.” E così, un poco per volta, abbiamo imparato a sentirci a disagio nel nostro corpo, arrivando a praticare una cura ossessiva alla conquista della perfezione che, appunto, non esiste.
Per contribuire al processo di emancipazione di genere nel nostro paese, LOFFICINA intende rivalutare l’immagine della donna, contribuendo alla sua rappresentazione reale e non stereotipata. Fra gli obiettivi: divulgare i principi delle pari opportunità di genere, combattere le discriminazioni, denunciare le campagne offensive, promuove progetti di comunicazione responsabile e realizzare campagne di informazione etica e sociale.
DROGATE DI BELLEZZA vuole indurre a riflettere in maniera critica sul valore assoluto dell’aspetto estetico, la cura ossessiva del proprio corpo, le conseguenze drammatiche generate dagli stereotipi e dalla distorsione della realtà operate dai mass media e indicare modelli alternativi rispetto a quelli utilizzati dalla comunicazione scorretta, promuovendo, anche tra gli stessi protagonisti, una coscienza diffusa della responsabilità connessa al mestiere di comunicatori.
ore 21:00 | San Pietro in Vincoli Zona Teatro
Il Ritorno
[prima assoluta]
Progetto Il Luogo Interiore/Il Mutamento Zona Castalia
in collaborazione con Fondazione Paideia, Progetto MotorediRicerca, Fondazione Ariel, Centro Studi Sereno Regis, e con i ragazzi della Scuola Media Inferiore Dante Alighieri
Il ritorno è un percorso di ricerca teatrale e cinematografica che pone al centro dei propri obiettivi la ricerca della propria identità e la propria unicità dell’essere. La performance agita dai giovani attori trae spunto dalle testimonianze degli attori stessi che collaborano alla drammaturgia dello spettacolo. Le azioni si susseguono attraverso un rigoglioso intreccio di parole, suoni, melodie e rituali e dialogano con le immagini video proiettate dell’omonimo cortometraggio realizzato dai ragazzi stessi con la collaborazione del videomaker Giulio Arcopinto, riproposte in tempo reale in sincrono con l’azione.
Martedì 8
ore 21:00 | Teatro Civico (Chivasso) – in collaborazione con Festival Teatri di Confine
Del mondo che amo FOCUS
[replica]
Mercoledì 9
ore 21:00 | Cine Teatro Ambra (Alessandria) – in collaborazione con La Ballata Dei Lenna
Del mondo che amo FOCUS
[replica]
Giovedì 10
ore 21.00 | Teatro Sandro Pertini (Orbassano) – in collaborazione con Mulino ad Arte
Del mondo che amo FOCUS
[replica]
Venerdì 11
ore 10:30 | Teatro Toselli (Cuneo) – in collaborazione con Compagnia Il Melarancio / R.M. Officina
Del mondo che amo FOCUS
[replica]
ore 21.00 Teatro del Centro di Incontro I Candiolo (TO) – in collaborazione con Sudate Storie
Del mondo che amo FOCUS
[replica]
Sabato 12
ore 21:00 | Teatro Marenco (Ceva) – in collaborazione con Il Mulino di Amleto – Teatro degli Appesi
Del mondo che amo FOCUS
[replica]
Domenica 13
ore 16:00 | Teatro Degli Scalpellini (San Maurizio D’Opaglio /No) – in coll. con R.M. Sul lago D’Orta
Del mondo che amo FOCUS
[replica]
* spettacolo selezionato al Torino Fringe Festival
WORKSHOP
Il Focus del dramaturg
percorsi con Jean-Claude Carrière
coordinati da Alessandra Rossi Ghiglione e Gruppo GAP (Giovani Autori Piemonte)
martedì 1, mercoledì 2 e giovedì 3 ottobre 2013 dalle ore 10:00 alle ore 18:00, con pausa
venerdì 4, dalle ore 10:00 alle ore 13:00
Il Focus del Dramaturg è un workshop sulla drammaturgia teatrale a 360 gradi: un progetto di formazione e creazione artistica che intende –anche creando ponti con realtà internazionali- far crescere e valorizzare la drammaturgia nei processi di creazione teatrale artistica, nel lavoro teatrale con le comunità, nella sperimentazione di modelli innovativi di divulgazione, educazione, informazione.
La Bottega del Dramaturg, promossa da Teatro Popolare Europeo e il Master in Teatro Sociale e di Comunità dell’Università di Torino, è diretta da Alessandra Rossi Ghiglione, ad essa collaborano stabilmente gli artisti di Teatro Popolare Europeo e il gruppo di giovani drammaturghi GAP (Giovani Autori Piemonte) (tra cui Claudia Cravero, Giorgio Bertolusso, Giulia Bavelloni, Chiara Mattucci, Christian Castellano) e Chiara Bongiovanni per la ricerca drammaturgica. Una speciale collaborazione è con Il Fondazione Piemonte dal Vivo e Il Mutamento Zona Castalia. La BD a vario titolo collabora anche, fra gli altri, con la casa editrice Dino Audino, Banca Popolare Etica, Popeconomix onlus, il Festival Internazionale di Narrazione di Arzo (CH).
Un accompagnamento drammaturgico per le compagnie piemontesi, che possono farne richiesta a Piemonte dal Vivo. Facendo riferimento al ruolo del dramaturg, come colui che ha accompagnato i processi di scrittura scenica nel nuovo teatro occupandosi in modo particolare del rapporto tra parola, azione e creazione. La sezione del Festival Il Sacro attraverso l’ordinario dedicata alla drammaturgia ospiterà l’esito dei lavori delle compagnie.
Laboratorio di danza di comunità diretto da Anna Halprin
La Danza come luogo di trasformazione, di ricerca e di scoperta del sé
Lunedì 7 e martedì 8 ottobre, sede in definizione
Classe 1920 Anna Halprin è una delle maggiori icone del dopoguerra che ha sondato e rivoluzionato i cardini dalla danza contemporanea. Il suo credo è: “La danza è la vita e la vita è la danza”. Il suo motto: “L’età non preserva dal ballo”.
Teatro e Critica LAB (info)
Laboratorio di giornalismo critico a cura di Teatro e Critica (www.teatroecritica.net) condotto da Sergio Lo Gatto, Simone Nebbia e Andrea Pocosgnich
Teatro e Critica LAB è pensato per essere svolto durante la XX edizione di Festival Internazionale IL SACRO ATTRAVERSO L’ORDINARIO (ISAO 2013) ed è riservato a un massimo di 15 partecipanti. Il workshop si articola in 5 giornate consecutive con incontri intensivi da 5 ore ciascuna. Per sondare il livello di scrittura e la personale idea di critica dei partecipanti, con qualche giorno di anticipo viene richiesto loro di redigere la recensione di uno spettacolo immaginario. Questo materiale serve come base per la prima giornata di lavoro, dedicata a un corpus di nozioni teoriche e tecniche sui linguaggi della critica. Dal secondo giorno in poi, impostato su un lavoro di simulazione di redazione ed esercizi di scrittura, di sintesi e di approfondimento, i vari formati (recensione, intervista, presentazione, diario) vengono esplorati lavorando direttamente sugli spettacoli visionati a ISAO. Il gruppo viene suddiviso in “microredazioni” da tre persone nelle quali l’autore a cui è stato commissionato l’articolo viene affiancato da due “capiredattori”, che curano direttamente in aula una stesura definitiva.
Tutti gli articoli commissionati per quella giornata vengono infine raccolti ed editati dall’intero gruppo (coordinato dai formatori) su uno schermo comune, per ratificare il “visto si stampi” che li manderà in pagina sul sito www.teatroecriticalab.wordpress.com e su quello di ISAO, www.ilsacroattraversolordinario.it.
L’ultimo giorno di laboratorio si lavora a un breve testo di feedback conclusivo riguardo alla direzione artistica del festival e alla sua funzione in un panorama più generale, che porta le firme di tutti in un esperimento finale di scrittura collettiva.
La partecipazione è riservata a massimo quindici candidati selezionati. Si prega di inviare i CV a info@mutamento.org
entro e non oltre il 17 settembre 2013
Quota di partecipazione: 30 euro, la quota comprende l’entrata agli spettacoli in rassegna.
ISAO 2013
Numeri
XX edizione
29 giorni di programmazione
52 eventi
9 prime nazionali, piemontesi o anteprime
3 workshop
Eccellenze
Jean-Claude Carrière (F) – Anna Halprin (US) – Damo Suzuki (J) – Ernesto Tomasini (IT) – Werner Weick(Ch)
Sedi
Torino
San Pietro in Vincoli Zona Teatro via San Pietro in Vincoli 28 – Teatro Colosseo via Madama Cristina 71
Teatro Astra via Rosolino Pilo 6 – Cavallerizza Reale via Verdi 9 – Blah Blah via Po 21
Sedi regionali
Teatro Comunale di Chivasso Chivasso (To) – Cine Teatro Ambra Alessandria (Al) – Teatro ToselliCuneo
Teatro Sandro Pertini Orbassano (To) – Teatro Degli Scalpellini San Maurizio D’Opaglio (No)
Teatro Marenco Ceva (Cn) – Teatro del Centro di Incontro Candiolo (To)
INGRESSI
Teatro Colosseo: 20 settembre, posto unico € 10,00
Spettacoli: Intero € 10,00/€ 7,00 I Ridotto e residenti Circoscrizione 7, € 8,00/€ 5,00
Matinées: Intero € 5,00 I Ridotto e residenti Circoscrizione 7, € 3,50
Cavallerizza Reale: 1 spettacolo Intero € 10,00 – Ridotto € 8,00 I 2 spettacoli € 14,00 I 3 spettacoli € 15,00
Blah Blah: posto unico € 5,00
Il Sacro Fuoco I Focus del Sacro: posto unico € 3,00
Sezioni
Storie di Altri Mondi SAM
BJIA BJIA
Zona Giovani in Mutamento ZGM
Focus del Sacro / Il sacro Fuoco FOCUS
Reti
RIZOMI Rete di Teatri IndipendentI
ISAO I IL SACRO ATTRAVERSO L’ORDINARIO
IL MUTAMENTO ZONA CASTALIA I R.M. STORIE DI ALTRI MONDI
Direzione artistica Giordano V. Amato, Eliana Cantone, Fabrizio Modonese Palumbo, Alessandra Rossi Ghiglione
Segreteria, amministrazione e organizzazione Tiziana Mitrione (info@mutamento.org /segreteria@mutamento.org)
Ufficio stampa Maybe tel. 011.5534519 – ufficiostampa@maybepress.it
Direzione tecnica Federico Merula
Sede legale e uffici: via San Pietro in Vincoli 28 – 10152 Torino
info@mutamento.org – Tel. 011.48.49.44 – cell. 347.237.73.12 – fax 011.0374825
www.ilsacroattraversolordinario.it – Facebook: www.facebook.com/Isaofestival – Twitter: @Isaofestival