Una donna con testa di suino accoglie i lettori del VII numero della Tempesta, è accomodata su una sedia senza badar troppo al Bon Ton e nella mano sinistra stringe una bottiglia di birra: in questo modo Mariagiulia Colace illustra e interpreta l’apertura dedicata al Riccardo III di Angélica Liddel; El año de Ricardo, così si intitola lo spettacolo presentato da Diego Pizzorno in un interessante articolo che ci restituisce anche il senso di una scrittura che preceda lo spettacolo senza strizzare l’occhio al linguaggio della promozione e degli uffici stampa. Nell’editoriale si riflette sul mestiere grazie agli incontri con Massimo Marino (Corriere di Bologna e Doppiozero) e Antonio Audino (Sole 24 Ore e Radio Tre). Non facciamo in tempo ad addentrarci nella nostra calda e protettiva nicchia di amici e colleghi che Rossella Menna a fondo pagina ci prende per la collottola invitandoci a leggere un lungo virgolettato di Stefano Bollani sul teatro del futuro. Nella seconda pagina– oltre alla colonna di destra dedicata ai giovani attori che frequentano i corsi in Biennale – lo spazio è per la creazione laboratoriale (Marianna Masselli è stata testimone del workshop de La Veronal) e per la doppia recensione (Vincenza Di Vita e Camilla Lietti con una foto di Futura Tittaferrante) sul lavoro dell’Accademia degli Artefatti, Io Banquo e Io Cinna di Tim Crouch. (A.P.)
Scarica il pdf – La Tempesta numero 7 – giovedì 8 agosto 2013
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