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HomeArticoliFestival: reportage e articoliInequilibrio 2013 - Il compito di diventare luogo

Inequilibrio 2013 – Il compito di diventare luogo

Locandina Inequilibrio 2013
Locandina Inequilibrio 2013

Ci sono luoghi deputati a compiti univoci, luoghi privi di connotazioni specifiche e infine luoghi plurifunzionali, zone di confine in cui percezione e relazione tendono a fondersi. Questi ultimi generalmente incontrano la propria natura conformandola di volta in volta, a seconda delle opportunità plasmano la propria destinazione di esistenza e persistenza, senza tradire la sostanza e l’input iniziale che ha dato loro vita. Per far di uno spazio un luogo è quindi necessario l’attraversamento o la volontà di prestarsi a un gioco di visione abile a far dell’iride una lente di fruizione sensibile nel modo più ampio e variegato. Tra i tanti che l’estate offre alla scena col suo calendario di rassegne, la Toscana ci consegna da molti anni ormai l’appuntamento con il festival di Castiglioncello. Dal 28 giugno al 7 luglio la città sarà infatti impegnata a far da panorama a Inequilibrio 2013, giunto alla sedicesima edizione.

Nello scorrere dei giorni molte possibilità si offriranno allo sguardo per ricomporre un programma che, tra danza, teatro e performance, spazia dal teatro ragazzi a quello per adulti, senza dimenticare di gettare lo sguardo alle commistioni tra arte e digitale. Novità di quest’anno un più dichiarato apparentamento con Santarcangelo Festival concretizzato in King, progetto grazie al quale l’artista e performer Leonardo Delogu collega idealmente le due realtà attraverso un percorso concreto per tappe che condurrà dall’una all’altra passando a piedi per gli Appennini. Ci sono poi i numerosi nomi, quelli di compagnie giovani uniti ad altri più conosciuti e rappresentativi di realtà consolidate da tempo. Fra questi è il caso di far menzione di Federico Tiezzi, che in questa occasione porterà a termine la selezione degli allievi per l’anno venturo del Teatro Laboratorio della Toscana e presenterà in prima nazionale Scene di Woyzeck e La grande passeggiata: entrambi nascono con l’intento di mettere a confronto giovani leve con attori di prim’ordine e, se il primo si avvale dell’interpretazione di Roberto Latini assieme a dodici giovani allievi, il secondo invece vedrà Sandro Lombardi e altri quattro allievi cimentarsi sul testo di Fabrizio Sinisi, drammaturgo di nuova generazione. Ancora fra i tanti Ambra Senatore, Leonardo Capuano, Massimiliano Civica, InQuantoteatro, Luca Camilletti, Tosca, David Riondino e Monica Demuru solo per menzionarne alcuni. Gran parte degli spettacoli nasce da collaborazioni produttive e promozionali ed è spesso frutto di residenze artistiche. È il caso di Virgilio Sieni (che da tre anni collabora con Armunia) e di Maurizio Lupinelli (anche in scena con Carezze, spettacolo per bambini) con il suo Nerval Teatro, impegnato nella messinscena de Le presidentesse di Werner Schwab che porta avanti la linea di indagine espressiva sorta dal lavoro con attori diversamente abili e non. Oltre alle performance ci sarà poi occasione di visitare l’esposizione conclusiva di Foresta Bianca – iniziativa di recupero testimoniale degli abitanti di Rosignano messa a punto col sostegno della regione Toscana – e di prender parte alle proiezioni di Video Dance (Moving Virtual Bodies), che mostrerà per la prima volta in Italia il programma di dance film curato da Gitta Wigro.

Di luoghi parlavamo in principio e molti saranno quelli che faranno da culla di accoglienza alla manifestazione, ancora una volta secondo un’ottica reticolare che invade lo spazio urbano intero per coinvolgerlo anche fuori dal linguaggio figurato, nella prospettiva di una diffusione esperienziale quanto più ampia possibile. Ritroveremo quindi i due palchi della tensostruttura, le sale di Castello Pasquini con il bosco circostante e ancora la Pineta Marradi, Caletta e per la prima volta anche il Parco del Cardellino. Un’occasione ulteriore dunque per mettere alla prova l’identità di spettatori contagiati e sperimentare un nuovo grado di osservazione sensibile  capace di fare del pubblico un agente di creazione per rimando ricettivo.

Marianna Masselli

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