Dalle note di regia: Un dialogo tra corpo e paesaggio che i tre giocatori compiono nello sforzo comune, condiviso, a tratti ostinato, di modalità di figurazione corporea, in cui a tutti è richiesto di partecipare al mimetismo dei singoli, divenendo a rotazione attori e paesaggio, iconografia ambientale e disarticolata animalità, tappeto sonoro e ossatura del gesto. Un livello ulteriore di adesione, che sovrasta e contiene la fantasiosa grammatica dei tre giocatori, si occupa invece della struttura, del tempo e del luogo deputati alla finzione del ludus mimetico. Qui è il gioco della rappresentazione che segna il passaggio da un primo tempo, preparatorio, in cui i tre giocatori si misurano con un’iconografia più scarna di gestualità e azioni dinamiche compiute all’unisono, a un secondo tempo dove si compie la finzione e in cui si assiste a un’incalzante produzione di eventi corporei e migrazione di identità. Qui, entra in ballo il tempo della “recita”, ci si passa il testimone della visione.
Mimcry andrà in scena il 20 febbraio 2013, ore 20.30, Lavatoio, Santarcangelo. Le foto sono state scattate al Teatro La Soffitta di Bologna nel maggio 2012
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