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Teatro News – Ottobre caldo al Teatro Garibaldi Aperto

Comunicato Stampa
IDENTITA’ BASTARDE + ORFANI PER DESIDERIO =
TEATRO GARIBALDI APERTO
“C’è la bellezza e ci sono gli oppressi. Voglio essere fedele ad entrambi”.
Albert Camus

Oggi, 12 ottobre 2012, il Teatro Garibaldi Aperto presenta il suo progetto di rivolta culturale attraverso una pratica artistica di commistione di generi, di orizzontalità decisionale, di sperimentazione dal basso per la costruzione di un movimento artistico in cui le diverse discipline e i singoli operatori culturali, gli studenti e i cittadini che hanno dato vita a questi 6 mesi di occupazione, possano confluire.
Le motivazioni che hanno spinto all’occupazione del Teatro Garibaldi sono più che mai attuali. La grave crisi continua a sottrarre agli enti pubblici e privati le risorse per l’attuazione delle politiche culturali e per l’amministrazione dei luoghi dello spettacolo e dell’arte. Il sistema culturale soffre un’arretratezza dei modelli di gestione e dei rapporti con la cittadinanza e il territorio prima ancora che della scarsità di risorse economiche. I tagli della spesa pubblica e la contrazione del mercato del lavoro mettono a rischio migliaia di lavoratori e lavoratrici in Italia nel settore dello spettacolo, già privo di tutele e di diritti.
Se il panorama nazionale è desolante, le politiche culturali siciliane sono più che mai inadeguate, tra mancanza di regolamentazione e chiusure di spazi, tentativi di lottizzazione, definanziamenti e insensibilità burocratiche. La risposta del collettivo, che ha dato vita all’esperienza del TGA, alla crisi generale che non sta risparmiando il settore culturale, si è indirizzata verso la sperimentazione di nuovi
modelli di gestione dal basso, caratterizzati da inclusività, orizzontalità e confronto, che stanno portando al coinvolgimento delle migliori energie del tessuto sociale cittadino. Nel corso di questi mesi, l’esperienza del TGA ha reso possibile la nascita di un legame umano e professionale politico e artistico, che pur non abbattendo le diversità e anzi riconoscendo le specificità di genere, ha creato una conca d’oro di creazione condivisa, un momento virtuoso di cooperazione professionale e ha risposto giornalmente a un bisogno di mutualità in ambito lavorativo, come quello dell’arte, della cultura e in generale dell’immateriale, poco tutelato dalle strutture competenti e lanciato da anni, verso competizione e individualismo.
Sono nati, e hanno lavorato a lungo, alcuni tavoli tematici dedicati alle diverse discipline artistiche (teatro, musica, arti visive e danza), che hanno analizzato la situazione corrente, confrontandola con i modelli virtuosi che possono apprezzarsi in Italia e all’estero. Un percorso in divenire, che è iniziato il 13 aprile 2012 e che vuole andare avanti con le forze messe in campo e con quelle che possono ancora essere coinvolte, con la città.

IL PROGETTO ARTISTICO
102 spettacoli, più di 30 incontri con registi, musicisti, attori, danzatori e personaggi legati al mondo della cultura, 15 laboratori di tutte le discipline artistiche, 8 residenze teatrali e delle arti visive. Ore illimitate di apertura dello spazio alla cittadinanza per lo sviluppo di ricerche indipendenti. Il tutto ha confermato, con la forza della pratica, l’importanza del confronto tra artisti, pubblico e artisti, generazioni diverse, quartieri, città, idee.
Dalle prime serate caratterizzate dall’avvicendarsi di molteplici momenti performativi, nel corso di questi mesi si è passati da spettacoli singoli alla sperimentazione di percorsi laboratoriali di artisti di varie discipline. Dopo 6 mesi di riapertura, tuttavia, gli equilibri dei rapporti con la cittadinanza e la comunità artistica si sono in un certo senso modificati e ora il Teatro Garibaldi Aperto si propone di creare e offrire qualcosa di più organico, di più sistemico: una progettualità di ampio respiro, che porti il TGA ad avvicinarsi alla sua vocazione e a sperimentare sempre più un percorso artistico collettivo.

IDENTITA’ BASTARDE FESTIVAL
19 / 27 ottobre
Bastardo per noi è il cortocircuito che crea ideazioni inattese, la ribellione ad un’abitudine di pensiero, una nuova pratica che abita vecchi luoghi in modo innovativo. “Bastardo” è anche questione di spazio. Dopo la liberazione\occupazione del TGA (Teatro Garibaldi Aperto), si è avvertita subito la necessità di non far esaurire la nostra azione nella semplice riapertura di un teatro, simbolo della cattiva gestione dei beni pubblici destinati alla cultura. Si è immaginato di essere solo all’inizio di un percorso che, partendo dalla riappropriazione dal basso dei mezzi di produzione, sta conducendo questa pratica alla formulazione di nuove idee per la gestione degli spazi culturali in città.
L’orizzontalità decisionale, il metodo assembleare e la pratica dell’autogestione sono diventati i mezzi attraverso i quali raggiungere questo obiettivo. Da qui la faticosa e affascinante scrittura di un Manifesto Artistico e la sua relativa ricerca perpetua nella sperimentazione di multidisciplinarietà e contemporaneità. Dal confronto sul palco e in assemblea, scaturito da un laboratorio artistico-politico permanente, sono nate le nuove produzioni del TGA. Identità Bastarde Festival è inoltre arricchito dalla performing art di svariati artisti del territorio nazionale. Un percorso che in questa fase storica ci appare l’unico capace di dare un senso al nostro lavoro e alle nostre vite di teatranti, musicisti, danzatori, artisti visivi, lavoratori della conoscenza e dell’immateriale, fotografi, video maker, tecnici, operatori culturali, universitari, studenti.

ORFANI PER DESIDERIO
2 novembre / …
Non abbiamo un padre, non lo vogliamo, artisticamente non ci riconosciamo in padri accademici per metodi di formazione e di ricerca, cerchiamo coordinate multiple, nate per incrocio di unioni illegittime. Siamo orfani, per desiderio.
La rassegna consta di 4 spettacoli che sono stati selezionati tramite un primo invito pubblico, e di una serie di spettacoli invitati a contribuire alla vita di questo progetto. Il percorso è in itinere.
Tra gli altri, immaginiamo di aprire un percorso laboratoriale attorno alla drammaturgia contemporanea con alcuni drammaturghi, tra i più interessanti del panorama nazionale, che ci ha dato disponibilità a lavorare con il TGA nel 2013.

IL PENSIERO MUTO. CRITICA IN RETE
(confini, specificità, influenze)
19/20/21 ottobre
Il focus che il Teatro Garibaldi Aperto vuole dedicare alla critica teatrale, rientra in una logica di confronto, cavalca il festival identità bastarde, e guarda ai critici come ai propri interlocutori complementari, nella costruzione di una riflessione sulle problematiche della politica e produzione culturale. L’incontro con la critica è l’occasione per capire come anche questo strumento si stia modificando, in conseguenza dello spazio che gli viene destinato o che sceglie. Il web in cui oggi sono compresenti diverse modalità di fare critica teatrale, può essere considerato uno spazio bastardo, un ibrido? La co-esistenza con i vecchi mezzi di comunicazione, forse ancora troppo gerarchizzati e poco pluralizzati (TV, Radio, carta stampata), comporta un arricchimento o una perdita? Può uno spazio, come quello della rete, basato spesso sull’autoproduzione, sul lavoro precario, restare de – istituzionalizzato a lungo? Ed ancora, in un momento sociopolitico in cui è fondamentale la costruzione di un pensiero, per capacità e per assunzione di responsabilità, il moltiplicarsi, per forma e modo, degli spazi per la critica garantisce un’orizzontalità della fruizione?
Possiamo davvero permetterci che, pur avendo voce, il nostro pensiero resti muto?
19ottobre
h.18.30: accoglienza
h.19.00: incontro con il TGA
20 ottobre
h.10: I sessione
1. spazio bastardo: critica in rete
2. il ruolo del critico: competenze e riconoscimento della professione
3. a cosa serve una recensione?
H. 14: fine sessione
21 ottobre
-h.10: II sessione
4. Politica culturale e produzione culturale: giochi di ruolo?
5. Isola isolata: chi detta oggi i confini?
6. Reti, circuiti e cortocircuiti
H. 14: fine sessione

GLI ALTRI SPAZI IN ITALIA
Dalla rete nazionale alle nuove realtà in movimento
Il contagio creativo e democratico continua a diffondersi nel paese risvegliando forme di cittadinanza attiva. Altri lavoratori dello spettacolo, insieme a comuni cittadini, hanno occupato in questi mesi: il Teatro Valle Occupato di Roma, il Cinema Palazzo di Roma,
sono stati riaperti il Teatro Coppola di Catania, l’Ex Asilo Filangeri di Napoli, Macao a Milano fino al Teatro Marinoni e il S.a.L.E. Docks di Venezia. Si tratta di realtà che si riconoscono reciprocamente perché provengono dallo stesso settore e lavorano per riarticolare la questione dei beni comuni nell’ambito dell’industria culturale. Tra di esse stanno nascendo sinergie e collaborazioni sia su un piano artistico sia nella ricerca di modelli di gestione sostenibili. Oggi anche Pisa ha occupato il suo spazio. Da poche settimane anche il Teatro Rossi è Aperto.

Programma Identità Bastarde

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