Oramai alla sua decima edizione, anche quest’anno Kilowatt Festival avrà inizio! Dal 20 al 29 Luglio Sansepolcro ospiterà quella manifestazione teatrale che da sempre si è distinta non solo per la qualità della proposta, ma anche per un aspetto originale che caratterizza la line up del festival: il ruolo attivo riservato agli spettatori. Pubblico e partecipanti di Kilowatt non solo fanno esperienza della messa in scena dello spettacolo, ma condividono fino alle corde più intime dell’ideazione, realizzazione e scelta degli spettacoli in programmazione al festival. Si tenta così una direzione artistica dal basso, esperienza ed esperimento che accomuna sempre più realtà europee (a tal proposito Kilowatt ospiterà il 25, 26 e 27 Luglio, un incontro sul tema dal titolo “Be SpectACTive!”, ospiti i rappresentanti di dieci esperienze simili su scala europea). Anche quest’anno dunque i Visionari (un gruppo di venti spettatori) hanno partecipato alla creazione dell’offerta del festival, disegnando un programma multidisciplinare in grado di spaziare dalle arti performative, alla musica, all’arte contemporanea e costruendo in tal modo una mappatura personale e approfondita del presente artistico, collaborando con gli addetti ai lavori alla progettazione di un’altra piattaforma della scena contemporanea.
L’ampio e vario programma ha il suo predominio nel teatro di prosa, ampiamente rappresentato dai nove spettacoli scelti dal pubblico: Biancofango che da Roma arriva con Porco Mondo; Matteo Latino, attore e regista emergente con successo di pubblico e critica, partecipa con lo spettacolo che fu vincitore del Premio Scenario 2011, Infactory. Da Milano il Teatro delle Moire con It’s always tea time, mentre da Gubbio gli spettatori scelgono L’archivio delle anime, Amleto de Centro Teatrale Umbro/Massimiliano Donato. Ancora rappresentanti del nord Italia: Il ritratto della salute (una storia vera) di Chiara Stoppa (Pordenone-Milano); Senza niente di Teatro Magro (Mantova); E l’uomo creò se stesso di Leonardo Diana (Pontedera PI).
Tre le nuove produzioni di Kilowatt, in parte legate alla prosa: Nel Bosco della Compagnia CapoTrave, Mea Culpa di Odemà, Annunziata detta Nancy di Riccardo Goretti. Ma anche la danza ha quest’anno la sua parte, dove la cura è in collaborazione con Sosta Palmizi, che sceglie: Cinzia De Lorenzi con Tu sei una parte di me; la Compagnia Arearea/Valentina Saggi in Sentire nella memoria; e Spic & Span del gaio trio foscarini:nardin:dagostin (spettacolo presentato all’interno della vetrina DNA per Romaeuropa festival). E ancora molte le compagnie ospiti: da Sacchi di Sabbia, a Matteo Fantoni/Teatro Insonne, alla compagnia La Fabbrica, fino all’anteprima dell’ultimo spettacolo di Manuela Cherubini sul drammaturgo à la page Rafael Spregelburd: La stupidità: non vediamoci più Brad (Pitt).
Non resta che augurarvi: buona partecipazione SpectATTORI!
Chiara Pirri