Dirigendomi al Teatro India per il secondo appuntamento con il Belarus Free Theatre, quarto spettacolo di una settimana che sembra non voler finire mai e avere ancora appuntamenti e avvenimenti a cui non è permesso mancare, in auto posiziono la radio su quello che ancora oggi mio padre chiama talvolta “il terzo canale”. A Radio Tre Suite sono in forma, oggi con destrezza si passa dal jazz alla settimana della cultura fino ad arrivare al Circo. Come il circo? Ancora dovevo imboccare via Ostiense quando il conduttore lascia la parola a Gigi Cristoforetti, direttore artistico di Apripista, festival del circo contemporaneo che per il secondo anno trova dimora all’Auditorium di Roma. Così mentre capisco che questa del circo è un’ottima imbeccata per cominciare l’articolo su I consigli della settimana teatrale, altrimenti arido di inventiva dopo i passati oroscopi, serate etiliche e macchine del teletrasporto mai inventate da Nikola Tesla, capisco anche che questa settimana l’agenda di Teatro e Critica sarà di nuovo satura di impegni.
Proprio i sette giorni appena terminati sono stati un grande circo e non mi riferisco solo a Roma dove tutto è accaduto, ma anche fuori, basti pensare al Teatro Garibaldi di Palermo, riaperto dai lavoratori dello spettacolo e dai cittadini dopo anni di incurie da parte delle istituzioni preposte. Quello che lo Stato non riesce a portare a termine se lo riprendono i cittadini, teatri, scuole, parchi, biblioteche, mi sembra logica, bisognerà capire poi però come proseguire. Il comitato è riuscito ad avere un accordo con le istituzioni formalizzando l’utilizzo degli spazi fino a domenica. Che cosa succederà poi da lunedì quando leggerete queste pagine? Vedremo, come sempre in attenta attesa del rischioso numero del trapezista.
Due gli spettacoli in programma quest’anno nel festival di Cristoforetti, il primo a dir la verità è in scena da sabato, si chiama Nord/Sud, della compagnia BurenCirque. Qui il circo si fa collante per le arti, non solo performative, e ogni spettatore costruisce il proprio momento fruitivo. La prossima settimana BurenCirque lascerà spazio a Un loup pour l’homme, che approfondiremo prossimamente. Ma Roma non sarà solo nouveau cirque, anzi come al solito i primi passi vengono mossi dalla Riunione di Condominio, dove Teatro Forsennato con Pulp-ami passa per la prima volta dal canovaccio al testo scritto – un po’ in ritardo rispetto alla rivoluzione goldoniana? Meglio tardi che mai – e al Colosseo con l’ultimo Tragico Ammore Canio Loguercio. The coast of utopia di Stoppard e Giordana sparerà la seconda cartuccia e sarà “Naufragio”. Mentre anche all’India con Sangue sul collo del gatto in scena grazie agli Artefatti si spanderà la memoria di Fassbinder, quest’anno trentesimo anniversario dalla morte, già omaggiata al Belli col Trend dedicato all’autore tedesco. Doppio appuntamento con Gianfranco Berardi al Valle e al Cinema Palazzo: in scena Briganti e Io provo a volare. Al Furio Camillo torneranno Gianluca Riggi e Roberta Castelluzzo con L’assoluzione – dialogo tra due intellettuali intorno a Tomasino Buscetta, Giulio Andreotti e altri boss della mafia. Al Teatro Trastevere ci aspetta un autore poco frequentato, per questo ci attira, Giuseppe Giacosa con Tristi Amori messo in scena da Sara Maddalena. A memoria non ricordo di aver mai visto Eleonora Danco in scena con altri attori, l’opportunità ce la fornisce Intrattenimento violento al Piccolo Eliseo nella rassegna RomaCittàTeatro. Marco Ceccotti scrive e il Nano Egidio dirige, quella che viene presentata come “una serie teatrale interpretata da attori, pupazzi e nani da giardino”, al Teatro Lo spazio Nano Egidio, una storia vera. Prende le mosse da alcuni fatti di cronaca Raep di Mauro Santopietro all’Argot. Al Teatro Quarticciolo due serate sono gratuitamente dedicate agli orti urbani e alla resistenza. All’altro spazio di cintura, il Tor Bella Monaca, nel fine settimana il trio Aprea-Bruno-Tirabassi andrà in scena con Belli Ciao!. Il capitolo romano lo chiudiamo con un’iniziativa della Rete Sociale Casalbertone: mostre, incontri dj set e spettacoli (noi saremo tutti di Margine Operativo) tra Strike SPA e le officine occupate ex-RSI. Ci scostiamo poco da Roma perché il 21 a Fara Sabina ci sarà la giornata nazionale del Cresco. L’associazione ha preparato in ogni regione un programma di incontri, dibattiti e spettacoli. Qui nell’alto Lazio gli onori di casa li fanno quelli del Teatro Potlach, link al programma completo in fondo all’articolo.
Dal 17 al 22 al Teatro Grassi di Milano si respirerà aria di Buenos Aires con Il caso della famiglia Coleman di Claudio Tolcachir, autore e compagnia argentini. Melodia per una nota sola è invece l’accattivante titolo del progetto di Maria Pietroleonardo, scritto in collaborazione con Magdalena Barile: storia di una donna sola che si costruisce l’uomo perfetto, al Pim fino al 18. Si estende fino al 6 maggio il lungo periodo di repliche che vede Marco Sgrosso incontrare F. Dostoevskij al Crt per Memorie del sottosuolo – a proposito della neve fradicia. Intanto però Le Belle Bandiere saranno pure allo Spazio Mil di Sesto San Giovanni con Autobiografie di Ignoti. La tournée di Cesar Brie questa settimana si ferma all’Elfo Puccini con Karamazov, fino al 22 aprile. Al Teatro i Nicola Russo prende spunto da Sophie Calle, Hervè Guibert, Catherine Millet e Dino Buzzati per ragionare intorno all’aspetto fisico e alla credibilità dell’attore-performer, non a caso il lavoro si chiama Physique du rôle.
Spostandoci a Torino al Teatro Giulia di Barolo la compagnia Onda Larse promette di rivisitare il risorgimento in tutt’altra prospettiva con La spedizione dei mille+5… in ritardo. Lo Stabile cittadino propone Le operette morali di Mario Martone alla Cavallerizza Reale fino al 24, Non tutto è risolto di Franca Valeri al Carignano. All’Alfa Teatro Sudatestorie Teatro Ricerca nel titolo di Homero Hardcore. Per Un’Odissea Contemporanea promette ambiziose riletture. Lo Stabile di Genova accoglie dal 18 aprile Il Principe di Homburg diretto da Cesare Lievi.
A Padova pulsa con vigore l’ennesima rassegna del Tam Teatro Musica stavolta chiamata Relazione Urbana, Report dalla città fragile è invece il titolo dello spettacolo di Gigi Gherzi che aprirà la sezione teatrale venerdì. Spettacolo per due performer e un popolo di carta è il sottotitolo di Suite-Hope proposta della compagnia Chiara Frigo all’interno dell’interessante cartellone del Teatro Ca’ Foscari, naturalmente Venezia. Sempre nella città lagunare ci pensa Pippo Delbono a portare una ventata di arte nel grigio cartellone del Goldoni: Barboni, uno dei più importanti spunti del percorso del regista-performer è in scena dal 18 al 22 di Aprile. Stagioni terminate, almeno sui rispettivi siti, al Css di Udine per la rassegna Contatto e al Giuseppe Verdi di Gorizia. Ultimo spettacolo in stagione prosa al Teatro Nuovo Giovanni di Udine è Il ventaglio di Goldoni. Urge una domanda: Che fine ha fatto il teatro in Friuli Venezia Giulia? Anche perché pure allo Stabile regionale, il Rossetti di Trieste, la prosa saluta con Oblivion Show 2.0.
Bologna è in attesa del nuovo progetto di Fanny & Alexander East, naturale prosecuzione di West, a Teatri di Vita il 20 aprile, ma con parti del progetto che si chiama Emerald City anche a La Soffitta. Prima però, il 18 e 19 sempre a TdV possiamo assistere a due repliche di Spic & Span dei tre giovani coreografi e danzatori Foscarini:Nardin:D’Agostin. La rassegna Laminarie rende omaggio a John Cage con il progetto Demonstration of the Sound of the Environment ovvero Da DOM al Virgolone: una passeggiata in ascolto del paesaggio sonoro del Pilastro, per scoprire i suoni non intenzionali dell’ambiente.
Il Teatro Studio di Scandicci vede i padroni di casa della compagnia Krypton in Onisio Furioso di Laurent Gaudé per Face à Face. Arezzo accoglie l’anteprima di Kilowatt: Kilowatt Spring con incontri, laboratori e spettacoli, si comincia venerdì 20. Al Teatro di Rifredi si rispolvera Boris Vian nel progetto registico di Giampiero Bigazzi. A Firenze Biancofango punta ancora su Fragile Show prima di assestare la nuova produzione Porcomondo. In provincia di Macerata, al Comunale di Treia, venerdì arriva Non sono stata finita di Clara Galante, basato su un fatto di cronaca, ovvero la violenza subita da una donna per mano dell’ex-compagno. In zona, a Macerata Feltria, presso il Teatro Battelli troviamo Io non so cominciare – requiem per Danilo Dolci della compagnia Teatro Rebis.
A Napoli ci andiamo per il Sancarluccio dove debutta Dissenten, distopia di Vico Quarto Mazzini, giovane compagnia pugliese. Al Nuovo troviamo Iaia Forte in Interno familiare, recital su un racconto di Anna Maria Ortese. La sezione Mutamenti teatrali del Civico 14 di Caserta offre il 21 aprile Acquario, scritto da Francesco Ghiaccio e interpretato da Marco D’Amore, un tentativo di analisi ed evasione dai meccanismi del mondo consumistico. Cominciando a scendere un po’ più a sud troviamo, per gli strani giochi del caso, subito due appuntamenti interessanti al Teatro dell’Acquario di Cosenza: 18 e 19 aprile Ambrogio Sparagna e Maurizio Stammati, diretti da Antonello Antonante, fonderanno storie e musiche partendo dal mito di Pulcinella; e Idoli della compagnia Carrozzeria Orfeo, che sarà in scena il 21 e 22 aprile. Di certo chi non ha avuto l’occasione di vedere Furie de Sanghe dei pugliesi Fibre Parallele potrà rimediare al Teatro Traetta di Bitonto il 18. Al comunale di Manfredonia in provincia di Foggia, Rumore di acque del Teatro delle Albe ci parla di immigrazione ma non solo. Attorno agli uomini che diventano eroi di nascosto ruota Prometeo paladino di Salvatore Vetrugno e Maurizio Ciccolella, il 18 a Cisternino (Br). Lo Stabile di Messina nella Sala Laudamo propone Acquasanta, uno dei testi della Trilogia degli occhiali di Emma Dante. A Catania, nello Stabile, Giuseppe Di Pasquale mette in scena l’incompiuto pirandelliano I giganti della montagna dal 20 aprile al 12 maggio.
Vi chiederete perché manca la Sardegna, di solito sempre presente in questa rubrica, ebbene il Circuito Teatrale Regionale Sardo è arrivato a fine stagione e in questa settimana non ha spettacoli in nessuno dei comuni che gestisce, stessa cosa per lo Stabile, ovvero il Masssimo di Cagliari, che sembra aver chiuso il 15 di questo mese. Non posso far altro che rinnovare l’appello con cui abbiamo aperto questa rubrica: teatri, teatrini, cantine, spazi scenici d’Italia se ci siete battete un colpo. Tante realtà a noi sconosciute abbiamo incontrato e tante ne vorremmo ancora incontrare per allargare i territori di un Teatro che a noi va sempre stretto.
Andrea Pocosgnich
fino al 22 aprile
Apripista – Festival del circo contemporaneo [programma]
Auditorium
Roma
16 aprile
Pulp-ami
Riunione di Condominio [cartellone]
Roma
16 aprile
Tragico Ammore
Teatro Colosseo
Roma
fino al 29 aprile
The coast of utopia – naufragio- [recensioni]
Teatro Argentina [cartellone]
Roma
18 – 22 aprile
Sangue sul collo del gatto
Teatro India [cartellone]
Roma
17 – 22 aprile
L’assoluzione
Teatro Furio Camillo
Roma
19 aprile
Briganti
Teatro Valle Occupato
Roma
20 aprile
Io provo a volare [recensione]
Cinema Palazzo
Roma
17 – 22 aprile
Tristi amori
Teatro Trastevere
Roma
18 – 29 aprile
Intrattenimento violento
Piccolo Eliseo – RomaCittàTeatro [programma]
17,18 aprile
Nano Egidio, una storia vera
Teatro Lo Spazio
Roma
18 aprile
Il giardino sacro
Teatro Quarticciolo
Roma
19 aprile
Note di resistenza, appunti di memoria
Teatro Quarticciolo
Roma
20, 21 aprile
Belli Ciao!
Teatro Tor Bella Monaca
Roma
21 aprile
Noi saremo tutto
Officine occupate
Roma
21 aprile
Giornata Nazionale Cresco [programma]
varie città
17 – 22 aprile
Il caso della famiglia Coleman
Piccolo Teatro [cartellone]
Milano
16 – 18 aprile
Melodia per una nota sola
Pim Off
Milano
17 aprile – 6 maggio
Memorie del sottosuolo – a proposito della neve fradicia
Crt Salone [cartellone]
MIlano
19 – 21 aprile
Autobiografie di Ignoti
Spazio Mil
Milano
10 -22 aprile
Karamazov
Teatro Elfo Puccini [cartellone]
MIlano
19 – 21 aprile
Physique du rôle
Teatro i [cartellone]
Milano
20 aprile
La spedizione dei mille+5… in ritardo
Teatro Giulia di Barolo
Torino
16 -24 aprile
Le operette morali [recensione]
Cavallerizza Reale [cartellone]
Torino
Non è tutto risolto [recensione] Teatro Carignano [cartellone] Torino
20 aprile
Homero Hardcore. Per Un’Odissea Contemporanea
Alfa Teatro
Torino
18-22 aprile
Il principe di Homburg
Teatro della Corte
Genova
fino al 13 maggio
Relazione Urbana [programma]
Tam Teatro Musica
Padova
20 aprile
Suite-Hope
Ca’ Foscari
Venezia
18-22 aprile
Barboni
Teatro Goldoni
Venezia
16-19 aprile
Il ventaglio
Teatro Nuovo Giovanni
Udine
17-22 aprile
Oblivion Show 2.0
Teatro Rossetti
Trieste
19-21 aprile
Progetto Emerald City [programma]
Teatro La Soffitta, Teatri di Vita
Bologna
18-19 aprile
Spic & Span [recensione]
Teatri di Vita
Bologna
16-21 aprile
Demonstration of the sound of the environment
DOM – Laminarie [programma]
Bologna
21 aprile
Onisio Furioso
Teatro Studio Krypton – Face a Face [programma]
Scandicci (FI)
dal 20 aprile
Kilowatt Spring
Vari luoghi
Sansepolcro (AR)
17-18 aprile
Borisvian – La vita è come un dente
Teatro di Rifredi
Rifredi (FI)
21 aprile
Fragile Show [articolo]
Teatro delle Arti
Lastra a Signa (FI)
20 aprile
Non sono stata finita
Teatro Comunale
Treia (MC)
22 aprile
Io non so cominciare requiem per Danilo Dolci
Teatro Battelli
Macerata Feltria (MC)
20-22 aprile
Dissenten
Teatro Sancarluccio
Napoli
21 aprile
Acquario
Teatro Civico 14 [programma]
Caserta
18-19 aprile
Studio per un concerto spettacolo
20-21 aprile
Idoli [recensione]
Teatro dell’Acquario
Cosenza
18 aprile
Furie de Sanghe [recensione]
Teatro Traetta
Bitonto (BAT)
17 aprile
Rumore di acque [Sguardi di Quinta]
Teatro Comunale Lucio Dalla
Manfredonia (FG)
18 aprile
Prometeo paladino
Teatro Paolo Grassi
Cisternino (BR)
20-22 aprile
Acquasanta [recensione] [approfondimento]
Teatro di Messina – Sala Laudamo
Messina
20 aprile – 12 maggio
I giganti della montagna
Teatro Stabile
Catania
Gentile andrea pocosgnich, prima di scrivere dove è finito il teatro in friuli venezia giulia, la invito cortesemente a documentarsi! non ho il piacere di conoscerla, ma leggere una frase così da un teatro dove, per fortuna, lavoriamo con passione e impegno 12 mesi l’anno (da più di 3’0 anni) per una programmazione che non si esaurisce nella stagione Teatro Contatto dispiace molto. Riceve costantemente nostre informazioni da Udine, l’abbiamo spesso invitata ma non abbiamo mai avuto il piacere di averla in teatro da noi. Qui può venire anche nel mese di agosto! L’aspettiamo.
Fabrizia Maggi
Cara Fabrizia per noi il Css è un punto di riferimento come avrà capito, lo è proprio con la stagione Contatto, come centro propulsore del contemporaneo, spesso infatti lo segnaliamo ed è logico che ci sia un lavoro che dura 12 mesi. Per come la vedo io sarebbe strano il contrario. Ho solo scritto quello che ho trovato: ovvero che la stagione Contatto è terminata, tutto qui. E dato che al Verdi di Gorizia e al Rossetti di Trieste la situazione è quasi la stessa mi sono posto quella domanda retorica.
Non mi sembra di aver detto niente di errato. Poi mi scusi non ho scritto che il Css se ne sta in panciolle, ci mancherebbe. Ho visto che ci sono altre sezioni. Tra l’altro anche nelle altre stagioni, dato che “E pensare che c’era il pensiero” è stato spostato al 5 maggio, se non vado errato per adulti non c’è nulla fino a quella data. Oppure mi sbaglio?
Come vede anche se non sono mai venuto a Udine, sono abbastanza informato. L’obiettivo di questa rubrica, lo ripeto forse per la decima volta, non è di offendere nessuno, ma di stimolare anche le realtà più lontane e sconosciute a uscire dal guscio. Dunque Fabrizia mi permetta di rilanciare, le passo la palla e aspetto da lei qualche spettacolo da consigliare ai nostri lettori per questa settimana nella vostra regione.
grazie
Andrea Pocosgnich
Gentile Andrea, chiudere la stagione a metà aprile è frutto di una ragionata programmazione che ora non espongo qui, ma spero di potertela riassumere quando ci incontreremo. Non mi sono offesa, semplicemente ci tenevo a precisare che frasi così “lapidarie” non aiutano nessun men che meno il teatro italiano o quello della nostra regione che spicca in Italia per i dati di presenza degli spettatori! (li andrò a cercare ma, se non ricordo male, siamo la quarta regione in Italia per partecipazione di pubblico). In particolare se non l’hai già segnalato gli amici del Comunale di Pordenone ospitano in questi giorni i Babilonia Teatri…poi chiudono la prosa e proseguono con la musica e la danza. Per il resto al CSS sono ancora in corso i laboratori di Metropolis legati a Contatto, l’ultimo curato da Rita Maffei è programmato dal 4 al 6 maggio e all’interno del Progetto TIG che dedichiamo alle nuove generazioni, oltre alla stagione dedicate alle scuole, c’è il laboratorio La Meglio Gioventù che prosegue fino a fine maggio! Per noi anche queste attività sono importanti tanto quanto la nostra stagione Contatto! Fare teatro in un territorio non vuol dire solo programmare e produrre spettacoli. E poi sul sito credo tu possa trovare altro…tipo la presentazione del film dei Taviani nel Carcere di massima sicurezza di Tolmezzo, dove lavoriamo con alcuni attori e musicisti da oltre 30 anni, e questa è una parte del nostro lavoro più nascosta, ma non meno importante a nostro avviso. Ci sarebbe molto altro ancora, ma avremo modo di parlarci e di conoscerci! A presto e buon lavoro Fabrizia Maggi (sono passata al tu, spero tu sia d’accordo!)