Capisco, state pensando alle temperature sotto allo zero, al ghiaccio sulle strade, alla sorprendente nevicata romana, eppure se leggete queste pagine con assiduità vuol dire che la passione per la scena vi scalda più di ogni pastrano o piumino d’oca acquistato con i saldi del centro commerciale di turno. E allora via, cominciamo proprio dalla capitale, immobile sotto i suoi (apparentemente) inattesi centimetri di bianco. Infiliamo i nostri doposci (o almeno stivaletti impermeabili), copriamoci al meglio, teniamo a portata di mano l’ombrello – non si sa mai che il leggero fiocco diventi tormenta o gelida pioggia. Un colpo di telefono ai botteghini prima di incamminarci ci eviterà la brutta sorpresa di uno spettacolo cancellato per maltempo. Non abbiamo le catene per l’auto che in questi giorni possono tornare utili, ma non disperiamo: la metro dicono sia funzionante, sugli autobus non ci giurerei, meglio uno sguardo al sito dell’Atac. Ora possiamo chiuderci alle spalle la porta di casa. Respiriamo, siamo fuori. L’aria è più fresca del solito, vero?
Immancabile il lunedì a Riunione di condomino, domani 6 febbraio assisteremo alla “Circonferenza” Chien Barbu Mal Rasé, dove la Compagnia della settimana dopo porterà in scena il circo in un modo tutto suo. Si apre martedì 7 l’ottava edizione della rassegna L.e.t. (liberi esperimenti teatrali) al Cometa off, curata da Valerio Aprea e Franco Clavari. Primo spettacolo in cartellone Rottami di e con Emanuela Guaiana e poi via fino a marzo per un mese di nuova drammaturgia – confidiamo soprattutto nell’aggettivo. Un salto al Teatro Sala Uno ci darà la possibilità di assistere a Ferro vecchio, storia di un prezioso incontro tra due tipi umani apparentemente agli antipodi: il barbiere e il barbone; fino al 12 per la regia e scrittura di Rino Marino. Fulmineo lo sguardo al Teatro di Roma semplicemente per non perderci all’India le Scene da un matrimonio adattate e dirette da Alessandro d’Alatri. Vi sembrerà strano, ché in queste pagine difficilmente si trova spazio per i grandi eventi (in quanto spesso spostano le masse televisive) ospitati in situazioni come quelle del Teatro Olimpico, però giovedì 9 debutta L’opera da tre soldi di Brecht con Massimo Ranieri e Lina Sastri, un viaggio a suon di Kurt Weill nella Repubblica di Weimar per poi perdersi nell’irrequito jazz, regia di Luca de Fusco e produzione naturalmente del Napoli Teatro Festival e Mercadante Stabile di Napoli. Un salto al Teatro Ygramul per scoprire la compagnia DoppioSenso Unico con lo spettacolo CICùORE + E.K. (week-end 11 e 12) e poi direzione Centrale Preneste. Qui venerdì 10 vi è l’occasione per ripensare alla vicenda di Eluana Englaro con Una questione di vita e di morte. Veglia per E.E., di e con Luca Radaelli e la collaborazione di Beppino Englaro. Non ce ne andiamo via da Roma senza un salto all’Argot Studio – dove Filippo Gili è alle prese fino al 19 febbraio con una riscrittura di Spettri (Ibsen) nello spettacolo dal titolo L’ultimo raggio di luce – e senza portare i nostri saluti alla Sala Orfeo dell’Orologio dove la Compagnia teatrale Costellazione con Gente di plastica prova a ragionare sul voyeurismo televisivo e il fenomeno dei reality show (dal 7 al 12 febbraio). Direzione Ostia, avete ragione è sempre comune di Roma, ma è il nostro ultimo bastione. Qui troviamo un teatro una volta istituzionale e ora restituito dalla cittadinanza ai cittadini: è il Teatro del Lido, dove venerdì 10 la compagnia Franca Battaglia si esibirà con La Bella Lena – viaggio verso l’estasi in 12 contrazioni.
La neve non risparmierà neanche alcune zone del sud, almeno così dicono gli esperti e incautamente perciò diamo uno sguardo a Napoli. Al Nuovo Teatro Nuovo troviamo prima l’interessante incontro tra Ambra Senatore e Antonio Tagliarini in Bis, spettacolo del 2008 che scambia e incrocia i piani del reale con quelli della finzione (dal 9 al 12 febbraio), e poi il carrozzone di Punta Corsara con la performance Il convegno (9 febbraio) e lo spettacolo Il signor di Pourceaugnac (11,10 febbraio). A caccia di spazi alternativi per la Campania, troviamo il Teatro Civico 14 di Caserta. L’11 e 12 febbraio qui si parla e canta di Genova, delle sue storie e poeti. Giuseppe Grillo e Damiano Gedressi sono infatti gli autori di Genova da Mare. Storia di Marinella. A Pagani (Salerno) è comiciata invece al Teatro Sant’Alfonso la rassegna Scenari Pagani; sabato 11 è il turno della Nuova Barberia Carloni con Teatro necessario.
Con un balzo felino eccoci davanti al Biondo di Palermo. Nella vivacissima programmazione spunta anche questa settimana una coproduzione internazionale: Macbeth dei coreani Mokwha Repertory Company, dal 8 al 12 febbraio. I messinesi nello stesso periodo troveranno, proprio al teatro che dalla città prende il nome, Isabella Ragonese che si aggira tra le pagine di Virginia Woolf ne La commedia di Orlando. Se trovare soggetti che al sud riescano a proporre un lavoro di programmazione stagionale sul contemporaneo, escludendo il territorio pugliese, è veramente arduo (teatri off in Sicilia, Basilicata, Calabria, Molise, Sardegna se ci siete battete un colpo), sopra la capitale è decisamente più facile soprattutto nei grandi centri.
Eccoci a Milano. Al Piccolo, nel Teatro Studio, debutta Serena Sinigallia con Settimo, lavoro quest’ultimo costruito sul campo del polo industriale Pirelli di Settimo Torinese a partire da 2000 pagine di interviste fatte ai dipendenti. Al Teatro Out-Off si giocano la carta Pinter: è di scena Il guardiano per la regia di Lorenzo Loris. Modelli tagliati in carne per l’esecuzione di un soggetto è l’evocativo titolo della proposta che troveranno gli spettatori dell’Area Pergolesi, una produzione della Compagnia Sanpapiè che ragiona sui temi della sopraffazione e della tortura. Continuano le piacevoli interferenze di Tiziano Scarpa con il teatro. Questa volta lo scrittore mescola la propria arte con quella circense in Circoparola per voce, attrezzi e tendini, una produzione Pantakin Circo Teatro in scena al Teatro Leonardo fino al 12 febbraio. Curiosità anche per Titus. Studio sulle radici della compagnia della Magnolia in scena al Teatro Litta, ulteriore tappa di studio del percorso shakespeariano cominciato con Hamm-let / Studio sulla Voracità del 2009, programmato dal 10 al 19 febbraio.
Lo Stabile di Torino conferma la propria vocazione internazionale affidando, in partnership con la Volksbühne am Rosa-Luxemburg-Platz di Berlino, all’Accademia degli Artefatti capitanata da Fabrizio Arcuri, l’inedito Fatzer Fragment di Bertolt Brecht. La scrittura frammentata e stratificata dell’opera viene utilizzata da Arcuri per parlare degli ultimi vent’anni della nostra storia, in scena al Cavallerizza reale dal 6 al 8 febbraio.
Con un fulmineo sguardo sullo stivale sentiamo forte il richiamo di Ravenna e del Teatro delle Albe: allo spazio Artificerie Almagià Ermanna Montanari si esibirà in Ouverture Alcina stasera 6 febbraio. Al centro culturale di Pistoia “il Funaro” Giuseppe Bertolucci porta per mano Sonia Bergamsco alla scoperta di Anna Karenina di Tolstoj, due date (venerdì 10 e sabato 11) per il testo scritto dall’attrice insieme a Emanuele Trevi dal titolo Karenina, prove aperte d’infelicità. Il Teatro Studio Krypton di Scandicci ci convince a rimanere ancora per un attimo in Toscana: da vedere è il “Dittico della Visione” di Zaches Teatro (Il fascino dell’idiozia e Mal Bianco, 10 e 11 febbraio). Al Teatro Manzoni di Calenzano (Fi) continua la tournée di Italianesi di Scena Verticale, replica unica domenica prossima.
Tramite il suo sito lo Stabile di Innovazine del Friuli Venezia Giulia ci fa sapere che è stato rinviato al 10 febbraio lo spettacolo Il velo, una delle tappe del progetto “Teatro Anatomico” voluto da Antonio Latella lo scorso anno quando ancora guidava il Nuovo di Napoli. In scena c’è Candida Nieri con il testo di Federico Bellini in bilico tra storia e fede.
Ultimo capitolo di questo interminabile – eppure non esaustivo – attraversamento tra le proposte teatrali della settimana, lo dedichiamo alla Puglia. Anche qui per i prossimi giorni il meteo ci consegna previsioni di pioggia e neve. Ma uscire di casa è d’obbligo: numerose e interessanti le proposte anche grazie al lavoro del Teatro Pubblico Pugliese. A cominciare dai Cantieri Teatrali Koreja di Lecce dove Salvatore Tramacere dall’8 al 10 febbraio porta in scena Iancu. Un Paese vuol dire, progetto di Fabrizio Saccomanno. Ad Andria è Beckett a ispirare la danza di Domenico Iannone che sabato 11 sarà all’Auditorium Paola Chicco con L’attesa. Radio Argo di Peppino Mazzotta ci attende invece al Teatro Crest di Taranto sabato 11. Allo stesso giorno si aggiunge la domenica per l’appuntamento dedicato dal Kismet di Bari alla giovane danza: DAB_Danza a Bari/Nuove generazioni. Altri appuntamenti pugliesi sul sito del Tpb.
Se siete arrivati così in fondo allora non temete nulla, neanche il freddo. Via gli occhi da questo computer, questa volta uscite veramente e al ritorno commentate i nostri consigli.
Andrea Pocosgnich
Alcuni appuntamenti potrebbero subire variazioni causa maltempo, si raccomanda di verificare date e orari contattando i teatri.
Abbiamo consigliato o parlato di:
Chien Barbu Mal Rasé
6 febbraio 2012
La Riunione di Condominio [cartellone]
Roma
Rottami
7-9 febbraio 2012
Teatro Cometa Off – L.E.T. [programma rassegna]
Roma
Ferro vecchio
7-12 febbraio 2012
Teatro Sala Uno [cartellone]
Roma
Scene da un matrimonio [recensione]
fino al 12 febbraio 2012
Teatro India [cartellone] Roma
L’opera da tre soldi
dal 9 al 19 febbraio 2012
Teatro Olimpico [cartellone]
Roma
CICùORE + E.K.
11-12 febbraio 2012
Teatro Ygramul
Roma
Una questione di vita e di morte. Veglia per E.E.
10 febbraio 2012
Centrale Preneste
Roma
L’ultimo raggio di luce
9 – 19 febbraio 2012
Teatro Argot Studio [cartellone]
Roma
Gente di plastica [recensione]
7-12 febbraio 2012
Teatro dell’Orologio [cartellone]
La Bella Lena – viaggio verso l’estasi in 12 contrazioni
10 febbraio 2012
Teatro del Lido
Bis
9-12 febbraio 2012
Il convegno
9 febbraio 2012
Il signor di Pourceaugnac [articolo a Teatri d Vetro 2011]
10-11 febbraio 2012
Nuovo Teatro Nuovo [cartellone]
Napoli
Genova da Mare. Storia di Marinella.
11-12 febbraio 2012
Teatro Civico 14 [cartellone]
Caserta
Teatro necessario
11 febbraio 2012
Teatro Sant’Alfonso
Pagani (Salerno)
Macbeth
8-12 febbraio 2012
Teatro Biondo [cartellone]
Palermo
La commedia di Orlando
8-12 febbraio 2012
Teatro Vittorio Emanuele
Messina
Settimo
7-19 febbraio 2012
Piccolo Teatro Studio [cartellone]
Milano
Il guardiano
9 febbraio – 4 marzo 2012
Teatro Out Off
Milano
Modelli tagliati in carne per l’esecuzione di un soggetto
9-12 febbraio 2012
Area Pergolesi
Milano
Circoparola per voce, attrezzi e tendini
fino al 12 febbraio 2012
Teatro Leonardo
Milano
Studio sulle radici
10-19 febbraio 2012
Teatro Litta [cartellone]
Milano
Fatzer Fragment
6-8 febbraio 2012
Cavallerizza Reale [cartellone]
Torino
Ouverture Alcina
6 febbraio 2012
Arteficerie Almagià [cartellone Nobodaddy 2012]
Ravenna
Karenina, prove aperte d’infelicità
10 febbraio 2012
Il Funaro
Pistoia
Il fascino dell’idiozia e Mal Bianco
10 e 11 febbraio 2012
Teatro Studio Krypton
Scandicci (FI)
Italianesi [recensione]
12 febbraio 2012
Teatro Manzoni
Calenzano (FI)
Il velo
10 febbraio 2012
Teatro San Giorgio [cartellone Css – contatto]
Udine
L’Attesa
11 febbraio 2012
Auditorium Paola Chicco
Andria
Iancu. Un Paese vuol dire [recensione]
8-12 febbraio 2012
Cantieri Teatrali Koreja
Lecce
Radio Argo
11 febbraio 2012
Teatro Crest
Taranto
DAB_Danza a Bari/Nuove generazioni
11-12 febbraio 2012
Teatro Kismet Opera [cartellone]
Bari
Vorrei che l’autore dell’articolo sappia che l’Ente Teatro di Messina ormai da diversi anni propone nella Sala Laudamo un cartellone interamente riservato alla drammaturgia italiana contemporanea. Troverà tutto sul sito http://www.teatrodimessina.it
Informarsi è utile per informare. Cordiali saluti
Infatti il Teatro di Messina è stato segnalato, anche se non nella sala Laudano, per la quale faccio mea culpa e invito i lettori a dare un’occhiata alla programmazione. Nell’articolo ho scritto “trovare soggetti che al sud riescano a proporre un lavoro di programmazione stagionale sul contemporaneo, escludendo il territorio pugliese, è veramente arduo”. Ho detto arduo e non impossibile, sicuramente il Teatro di Messina è una felice e preziosa eccezione. Inoltre l’intento è proprio quello di far uscire allo scoperto realtà sconosciute, soprattutto quelle più piccole e off, per farle conoscere a livello nazionale. Prendete insomma quelle righe come stimolo per farci conoscere il vostro lavoro.
grazie
Andrea Pocosgnich
Però attenzione Vincenzo, non è neanche molto carino dire quella frase in chiusura, onestamente lo trovo fuori luogo: questo articolo che tiriamo fuori ogni settimana è frutto di tantissime ore di lavoro di tutti noi e le assicuro che non lo faremmo se non fosse proprio per quella missione di comunicazione e di informazioni che avremmo a suo dire mancato. Ci tengo a sottolinearlo altrimenti mi passa la voglia di farla, questa ricerca per promuovere realtà lontane e che non abbiamo modo di conoscere.
Cordialmente
Simone Nebbia
Capisco Simone, però il cartellone di cui parlo è una realtà ormai da diversi anni e non averne il riconoscimento da un sito specializzato è per noi un grosso dispiacere. A quale indirizzo mail posso inviare tutte le notizie?
Hai ragione Vincenzo però se si vuole che il lavoro venga riconosciuto anche fuori dal proprio spazio bisogna pur comunicarlo. Fortunatamente c’è stato questo piccolo incontro-scontro che ci ha permesso di conoscerci a vicenda.
Ecco la mail di redazione per mandare notizie e comunicati: redazione@teatroecritica.net
saluti
Andrea Pocosgnich
Scontro? Io sono permaloso, ma per non più di cinque minuti!