HomeArticoliFestival: reportage e articoliProgramma Festival Contemporanea 2011 (Prato, 23 settembre - 8 ottobre)

Programma Festival Contemporanea 2011 (Prato, 23 settembre – 8 ottobre)

SCENA CONTEMPORANEA

  • 23 settembre, ore 21 e 24 settembre, ore 20 – Teatro Fabbricone
    L’ALAKRAN-OSKAR GÓMEZ MATA (CH)
    SUIS A LA MESSE, REVIENS DE  SUITE
    Oskar Gómez Mata pone alla porta del suo spettacolo uno strano cartellino di assenza: sono a messa, torno subito. Ed ecco convocata la metafisica: si parlerà dell’anima. Di quella degli uomini, ma anche di quella degli oggetti. Spunto della serata, l’animismo e compagnia bella. Niente di religioso però, perché la compagnia L’Alakran interroga tanto i nostri miti o idee acquisite quanto si presta al comico. Si potrebbe dire che questo teatro divaga e stravaga per condurci a una perdita di noi stessi. E che utilizza l’umorismo per portarci a un nuovo patto con il palco. Momentaneamente. Il tempo di chiederci, per esempio: sarà che a furia di volere salvare la faccia, si finisce con perdere l’anima?

    25 settembre, ore 21 – La Gualchiera
    SALVINO RACO  (I)
    IRAK
    Irak è uno spettacolo-indagine sulla guerra in Irak. Racconta le condizioni strategiche che hanno permesso il profitto della guerra in Irak. La regia integra il pubblico, all’interno della storia raccontata, rendendolo cosciente ed attivo. L’azione dello spettacolo si concentra sulla volontà dell’utilizzo trasgressivo di tutte le leggi del teatro. Il progetto Irak è work in progress.

    26 e 27 settembre, ore 20.30 e 22.30 – Teatro Magnolfi
    COMPAGNIA EROSANTEROS (I)
    ASPRAKOUNELIA (Treno Fantasma) (leggi la recensione in Teatri di Vetro 2011)
    Una ragazza trascina i suoi ospiti all’interno di una casetta nera… Gli invitati-voyeur assistono ai discorsi e ai racconti di due fratelli, chiusi nella loro casa-rifugio, e all’irruzione del seducente e malefico estraneo… Voci…in un buco nero…  Apparizioni fantasmatiche, impalpabili, irreali… Incubi materializzati… Una maschera… Cosa ci nasconde?

    27 settembre, ore 21 – Teatro Fabbricone
    LISBETH GRUWEZ / VOETVOLK (B)
    RANTING/ THE BODY
    Il rapporto tra il suono e il movimento è il punto di partenza. Il corpo e il ruolo giocato dal corpo,  il movimento nel contesto del linguaggio e più specificatamente la parola è il nucleo della performance. Un’ unica  performer, un unico testo, un unico corpo. Con questi elementi Lisbeth Gruwez/ Voetvolk  vogliono dare l’impulso iniziale alla performance. Ranting/The Body è un processo di ricerca riguardante il corpo esaltato dal linguaggio come motore, o come il linguaggio può sollevare il corpo ad uno stato superiore.

    27 settembre, ore 22.30 – Teatro Fabbricone
    LUISA CORTESI (I)
    PLAY TO
    Giocare a. Una ricorrenza musicale appare come un enunciato in una parola scritta che è sonora, breve, “boytoy toyboy”, come stesse dietro il capo appena sconvolto di una donna. Come fosse un display luminoso. Il brano che si mostra è della compositrice americana Eve Beglarian. Continua, con questo lavoro, la ricerca partita negli ultimi due anni, sulla ripetizione e la trasformazione del gesto quotidiano, sulla rappresentazione e costruzione di partiture visive oggettuali
    e ritmiche.

    28 settembre, ore 22.30 – Teatro Fabbricone
    TEATRO SOTTERRANEO (I)
    HOMO RIDENS_PRATO (leggi la recensione)
    Homo ridens è una performance pensata come esperimento su campione, un test sul pubblico-cavia chiamato a reagire a determinati stimoli che attengono al riso e ai suoi meccanismi. Il progetto rivede e aggiorna i risultati delle proprie ricerche in ogni piazza e di conseguenza ne prende il nome. L’intento è quello d’indagare l’attitudine umana alla risata, misurandone i limiti e la complessità.

    dal 28 settembre al 1 ottobre, ore 20 – Teatro Magnolfi
    TEATRO DELLE ARIETTE (I)
    MATRIMONIO D’INVERNO- DIARIO INTIMO
    Matrimonio d’inverno è il diario della vita quotidiana di Stefano e Paola, scritto dopo 20 anni di vita in campagna e 10 di teatro fatto in giro per l’Italia e per l’Europa.Oggi aprono la loro cucina, la cucina della loro memoria, perché il desiderio inappagabile di una condivisione impossibile si placa soltanto (e provvisoriamente) quando gli spettatori arrivano e si siedono  al tavolo aspettando qualcosa. In quel momento comincia la cerimonia del matrimonio d’inverno.

    29 settembre, ore 21.30 – Galleria Gentili
    MASSIMO FURLAN (CH)
    FORTUNA
    Questa creazione indaga la percezione dello spazio. Sperimenta la perdita di rifugi. Forte la sensazione di disorientamento. Provoca incontri fortuiti, gioca sul caso, la paura e la solitudine. Incontriamo le figure fantomatiche della Fortuna, dell’Accompagnatore e della Morte.Fortuna (dal latino fors “destino”) è una divinità romana, allegoria del caso e della fortuna. Come la Tyche greca decide del destino dei mortali, gioca con le loro vite e la loro felicità.E’ l‘occasione, che arriva o che mai può arrivare. Niente è prevedibile con Fortuna, ella sorprende. Lo spettatore, perso nella nebbia dal biancore intenso, può incontrare la Fortuna, la Morte, l’Uomo (come in un mazzo di tarocchi) o non incontrare nessuno, e lasciarsi trasportare alla deriva nel vuoto. La storia di ogni spettatore è diversa, unica, e dipende dalla sua fortuna, buona o cattiva. Dipende dal caso della sua traversata.  Si apre verso l’esterno. Si vede il mondo con occhi diversi.

    29 settembre, ore 21.30 – Teatro Fabbricone
    KINKALERI (I)
    I’M THAT I’M
    Le serve di Jean Genet fagocitate da una ventriloqua. Un lavoro che fa a meno del classico immaginario dell’autore per proporre una performance ancorata su un doppio livello di rappresentazione. Una performance con la parola e con il corpo, dissociati inesorabilmente ma pronti ad incrociarsi e vacillare. Un testo che nella piena forma della finzione che si finge si apre nell’immagine assente, si spossessa della rappresentazione per consegnarla al suono che si lascia immaginare. Una sola persona in scena, che rappresenta se stessa e che dovrebbe agire mantenendo questi due piani separati. Una sorta di show aperto, un non-show inconcludente, incerto nelle identificazioni dove i contorni si sfumano e tutto diventa misteriosamente un accadimento reale, un evento. Una via di fuga, un tentativo di essere nel teatro più rappresentativo del ’900 e sovvertirlo dall’interno, aprirlo come Artaud aprirebbe una banana, come un corpo abitato da un virus incubato da tempo.

    29 e 30 settembre, ore 20 – Monash University
    La compagnie de SOI-RADHOUANEL EL MEDDEB (TU)
    JE DANSE ET JE VOUS EN DONNE A BOUFFER
    La sensualità del corpo e della danza incontrano la sensualità del cibo e della sua preparazione. Una vera performance costruita intorno al couscous, creata e interpretata da Radhouanel El Meddeb con eccitazione e carnalità per ritrovare e rivivere le sue radici tunisine sfiorando con ironia temi cari al nostro tempo come le diversità. Il titolo Danzo e ve ne darò a sazietà indica come oltre a ballare El Meddeb prepari lui stesso il couscous creando una sottile sinestesia con il pubblico che oltre ai suoni e alle immagini percepirà gli odori delle pietanze mentre lentamente cuociono.

    dal 4 all’8 ottobre, ore 21 – Teatro Fabbricone
    EUGENIO BARBA-ODIN TEATRET (I-DK)
    LA VITA CRONICA
    L’azione dello spettacolo si svolge contemporaneamente in Danimarca e in altri paesi d’Europa nel 2031, dopo la terza guerra civile. Individui e gruppi con retroterra diversi si ritrovano insieme e si scontrano pressati da guerre, disoccupazione, emigrazione. Che accade quando i nuovi venuti vogliono insediarsi in un paese straniero e far parte di una società che pensa di avere solide radici culturali? Quali incomprensioni e scoperte sorgono da questo confronto? Come si vive in un paese in guerra in cui i soldati si vedono solo quando tornano di lontano in una bara?

    6 ottobre, ore 17.30 – Teatro Magnolfi
    TEATRO; NECESSITA’ INTERIORE E URGENZA SOCIALE
    INCONTRO CON EUGENIO BARBA
    coordinato da Gianfranco Capitta

    8 ottobre, ore 11 – Teatro Magnolfi
    ODIN TEATRET
    I VENTI CHE SUSSURRANO
    dimostrazione di lavoro-spettacolo
    presentazione di Eugenio Barba
    dimostrazione lavoro a cura degli attori dell’Odin Teatret
    ingresso ad invito

  • ALVEARE

    VOLUME I
    dal 23 al 26 settembre
    , ore 22.30 – Officina Giovani
    COMPAGNIA DELLO SCOMPIGLIO E AZUL TEATRO (I)
    ATTO SEMPLICE
    Atto Semplice è una performance di teatro fisico, un atto tragicomico che ruota intorno al risveglio, allo svelamento, alla relazione fra immobilità e azione, indifferenza e partecipazione. Nello spazio statico 1 piedistallo, come fosse un’isola. Una donna immobile, forse una statua, in ascolto. Pupazzi meccanici, incantati e indifferenti nel loro inesorabile ripetersi. Bambolotti cristallizzati in pose. Farfalle. Voci che ipotizzano la libertà. La donna riscopre il suo corpo vivo, e tutte le sue parti nascoste, dimenticate, alienate, risvegliando la visione che la anima. L’azione la riporterà nel tempo e nello spazio. Presente, semplice e poetico. La performance è in 2 versioni: una in bianco, che crea un’atmosfera più intimista, e una in tricolore.

    INQUANTOTEATRO (I)
    MONSTRUM
    Tutto ciò che appare e genera scompiglio, che non va per il verso giusto, che riaffiora dopo essere stato messo a posto – sotto un sasso, in un libro, oppure al cimitero – tutto questo è un mostro.
    Quando si mostra, il mostro getta un sasso nel mare calmo della vita sicura. Si aggiunge e toglie il senso a un elenco già pieno di cose inventate, descritte e immaginate. Non rimane.
    Il mostro appare e scompare senza lasciar traccia perché è legato all’idea di distruzione, in particolare la sua.
    Come creature strane, fenomeni anomali, singolarità, siamo mostri anche noi e meritiamo la fine che avremo. Di questo parliamo: delle infinite distruzioni che compongono il nostro presente.

    CAPOTRAVE (I)
    NEL BOSCO
    Entrare nel bosco è “invorticarsi” nell’oscuro, è andare dietro il paesaggio, sotto il paesaggio, è nascondersi. Guardare la vita all’altezza dei fili d’erba. È tutto un alternarsi di morti e rinascite. Il terreno è una discarica di cose senza vita: sottili ossicini che hanno sostenuto sangue ed energia, e che poi vanno in putrefazione. Ci sono larve, bruchi, topi e talpe, tutte bestie che contribuiscono a rimettere in moto il ciclo della vita, a digerirlo e rigenerarlo.
    I nostri protagonisti sono un ragazzo e una ragazza, giovanissimi. Nel bosco, davanti ai loro occhi, avviene una morte necessaria per continuare a vivere, per crescere, per oltrepassare la linea d’ombra che separa l’adolescenza dall’età adulta.

    YAEL KARAVAN (IL)
    FLESH
    Performer e danzatrice vincitrice di premi, direttrice del Karavan Ensemble, Yael Karavan è nata in Israele ed è cresciuta tra Firenze, Parigi e Londra. Ha esplorato l’Europa, New York, il Brasile e il Giappone cercando di sviluppare un linguaggio di espressione fisica contemporanea incorporando l’est e l’ovest, la danza e la recitazione. Yael esplora i temi della memoria, della metamorfosi, dell’invisibile e dell’assurdo, intrecciando le atmosfere irreali con un certo umorismo, cercando un equilibrio tra tragico e comico. Nel suo nuovo spettacolo Flesh, creato appositamente per Contemporanea Festival Prato, Yael crea una piéce che trae ispirazione dallo spazio e lascia che il lavoro si sviluppi con l’ambiente circostante.

    VOLUME II
    dal 27 settembre al 2 ottobre
    , ore 22.30 – Officina Giovani
    GRUPPO NANOU & RENZINI (I)
    INTERNO
    Il lavoro trae ispirazione formale dagli studi teorici del regista sovietico S. M. Ejzenštejn sulla forma cinematografica e ne esaspera la teoria dell’inquadratura perfetta per asservirla al racconto dei mutamenti dell’inconscio.
    Interno racconta il ritrarsi fino alla cancellazione del gesto autoconcluso, racconta del corpo sordo e della sua entropia.
    Interno racconta di una negazione alla relazione, esasperata a tal punto da vincere il richiamo della natura. Una finestra ci sarebbe… Interno è l’epifania dell’inconscio squallido.

    PATHOSFORMEL (I)
    AN AFTERNOON LOVE (leggi la recensione)
    Non si tratta di un manuale: non vi dirà come comportarvi né che cosa fare per togliervi dall’affanno e dall’ingombro di un abbandono. Non ha trama, se non quella dell’indagine dei movimenti amorosi. (Pier Vittorio Tondelli sui Frammenti di un discorso amoroso di Roland Barthes).
    Un allenamento di basket ininterrotto e serrato; un rapporto a due che, lasciando lo sguardo scavare dietro l’immagine di atletismo e agonismo, può ancora suggerire l’infinità dei rapporti che esistono al suo interno. Il rapporto tra un uomo e il proprio oggetto ha la stessa complessità relazionale che c’è tra due uomini? Sembra un combattimento feroce con l’oggetto ma diviene la più persuasiva delle conquiste; si carica di un vissuto umano per tornare ad essere improvvisamente solo allenamento: è quasi una coreografia a due, che disegna il rapporto sempre in movimento che abbiamo con l’altro.

    MATTEO FANTONI (I)
    ROMITO
    Il silenzio, la pace, la paura, la scoperta, l’inquietudine, l’intimità e il terrore della solitudine nella vita di Tonino Romito.
    “La solitudine fa maturare l’originalità, la bellezza strana e inquietante, la poesia. Ma genera anche il contrario, lo sproporzionato, l’assurdo e l’illecito.” Thomas Mann, La morte a Venezia, 1912
    (ogni riferimento a persone reali chiamate Tonino o Antonio Romito è assolutamente casuale)

    ALESSANDRA COPPOLA E DAVID ZAGARI (I)
    WE HANG OUR HEADS DOWN AS WE SKIP THE GOODBYES
    Ispirata al Tableau Vivant del XIX secolo, questa performance mira a costruire un’immagine che viva sul confine tra opera d’arte e corpo sociale. Creiamo un’immagine e la viviamo finché il potenziale fisico non si esaurisce. Sospesi a testa in giù, esploriamo i confini della relazione di coppia e della dipendenza emotiva. In quanto performers, viviamo la precarietà dei nostri corpi, scegliamo un dispositivo che ci porti a testare una fisicità estrema, ci mettiamo in una situazione rischiosa e la viviamo con fiducia per poter osservare gli echi che essa ha sul corpo, le emozioni i pensieri.

  • PROGETTI SPECIALI

    23 settembre, a partire dalle ore 19 – La Corte di Via Genova
    NOTTE CONTEMPORANEA
    La CORTE DI VIA GENOVA, nasce in un contesto di archeologia industriale, nella quale ex capannoni tessili diventano oggi spazi di scambio culturale e sperimentazione. Importanti da un punto di vista sociale, questi luoghi assumono un ruolo fondamentale nello sviluppo di un’identità creativa all’interno della città. Gran parte degli spazi sono stati riconvertiti in luoghi di scambio e ricerca artistica. In questa occasione la CORTE ospiterà l’inaugurazione del CONTEMPORANEA FESTIVAL, aprendo i propri spazi ad un alternarsi di performance, video installazioni, mostre e musica. Durante l’arco della serata, aperitivo-cena e dj set dalle ore 23.30 organizzato da PRATO VELA .La serata prenderà inizio dalle ore 19.00 con l’inaugurazione della mostra personale di Gaia Carboni, presso la galleria VAULT. Seguirà l’apertura dalle ore 20.30 di INTERNO 8 che proporrà un istallazione visiva di Tum project e la performance teatrale di Francesca Sarteanesi. Dalle ore 20.30 fino alle ore 00.30, TRIBECA factory presenterà video installazioni e performance di Alice Tatge e Irina Baldini. Presso lo STUDIO CORTE 17 dalle ore 21.00 si potrà assistere a video proiezioni, musica e performance chez moi la nuit di Emanuele Becheri , Massimo Carrozzo, e dalle ore 23.00 premiere divertissement , prodotta dallo studio EB- Grunewald .Tutti gli eventi si svolgeranno fino a tarda notte, (le performance si ripeteranno fino alle ore 00.30). ingresso libero.

    24, 25, 27, 29, 30 settembre, 1 e 2 ottobre, ore 20.30 – casa privata
    CUOCOLO/BOSETTI – IRAA THEATRE (I/A)
    THE SECRET ROOM
    Una donna sola, chiusa nella sua casa. E’ possibile farle visita a orari stabiliti, e le visite seguono il ritmo dei pasti e le regole dell’ospitalità’. Il ritmo della vita e quello del teatro si sovrappongono. In ogni casa c’e’ una stanza segreta. E’ il luogo più intimo e isolato: il luogo dove tutto ciò che doveva rimanere segreto e’ rivelato. The Secret Room e’ presentato nella casa della protagonista, esponendo lo spazio domestico e personale allo sguardo estraneo dello spettatore-ospite, alla ricerca di un’impossibile, illecita geografia dell’intimità’.

    dal 24 settembre al 1 ottobre, dalle ore 19 alle 22.30 (ogni 30 minuti) – Piazza Santa Maria in Castello
    KATIA GIULIANI (I)
    iShow
    iShow, è il secondo tentativo, dopo Blind Lunch, di appuntamento al buio, dove lo spettatore assume il ruolo di performer e di assoluto protagonista.In iShow, il partecipante ha la possibilità di scegliersi una nuova identità attraverso l’uso di una maschera animale, allo scopo di incontrarsi con un perfetto sconosciuto, anche lui mascherato, per condividerne un esperienza. L’azione si svolge all’interno di un container, allestito come un elegante salotto e posizionato in una piazza del centro storico di Prato. I due lati lunghi del contenitore, sono di vetro trasparente, permettendo così, da fuori, una vista della performance su ambo i lati e trasformando la vetrina in uno spazio scenico a disposizione del pubblico/partecipante.

    26 e 28 settembre, ore 19 e 1 ottobre, ore 18 – Teatro Magnolfi
    IRAA THEATRE CUOCOLO-BOSETTI (I/AUS)
    THEATRE ON A LINE
    Theatre on a line è una riflessione oscura e divertita sull’importanza che l’immagine artistica può avere sul processo identitario. L’esperienza artistica come scoperta del Sé. L’identità è il nuovo campo d’azione dell’arte. Il tema centrale è quello delle identità cangianti. Molti artisti contemporanei  hanno investigato il tema di costruirsi un Sé artistico; dal 2000 anche Cuocolo/Bosetti  si muovono in questa direzione.

  • CONTEMPORANEA RAGAZZI 24 settembre e 25 settembre, ore 18 – Teatro Fabbrichino
    TPO/TOM DALE (I/UK)
    PLAY & DANCE PLEASE!
    Immaginiamo di essere all’interno di un grande strumento musicale. Immaginiamo che il nostro movimento possa creare disegni e musica con la semplicità di un gioco grazie alla presenza di sensori capaci di captare la velocità di un gesto o il suono della voce. Tutto questo è o diventa danza. Filo conduttore di questo “atelier musicale”, realizzato in collaborazione con il coreografo inglese Tom Dale, è un ritornello suddiviso in quattro tempi che rappresentano a loro volta le quattro componenti principali di una composizione musicale: ritmo, atmosfera, melodia e voce.

    1 e 2 ottobre, ore 18 – Teatro Fabbrichino
    KINKALERI (I)
    NESSUN DORMA
    Nessun Dorma è un’opera per l’infanzia, un riadattamento in tre atti della Turandot di Giacomo Puccini, ultimo capolavoro incompiuto del melodramma italiano. Lo spettacolo si struttura con la presenza di un attore danzatore che disegna e anima dal vivo i personaggi della fiaba e una cantante lirica che interpreta la gelida principessa Turandot, immersi in una scena in costruzione realizzata unicamente con carta bianca: una piccola opera che rimpicciolendosi non rinuncia alla sua grandiosità e meraviglia.

  • CONTEMPORANEA OFF
    OFFICINA GIOVANI, PRATO / 24 settembre > 2 ottobre
    Dal 24 settembre al 2 ottobre – Officina Giovani
    Contemporanea Off è il luogo ideale per scoprire l’atmosfera del dopo festival. Dal 24 settembre al 2 ottobre, a partire dalle 23.00 ad Officina Giovani si susseguiranno performance live, dj set e vari eventi. Nella sala espositiva sarà presente contemporaneaMENTE, esposizione di opere di Richard Biancalani, Valentina Ceccatelli, Chiara Lanzillotta, Ivan Marianelli. Tutti i giorni, dalle 19.30 fino a tarda notte, sarà attivo il ristorante Nel frattempo, che proporrà prodotti tipici toscani e sapori che da sempre accompagnano la nostra italianità.
    Contemporanea Off è a cura di DrAma-events & Comunication in collaborazione con Pecci bar, Controsenso, la sBIRRAta, Radio Insieme
    www.contemporaneaoff.it

    SABATO 24 SETTEMBRE
    A CENA CON LA SBIRRATA
    cena su prenotazione party e dj set in perfetto stile “la sBIRRAta”

    DOMENICA 25 SETTEMBRE
    primo evento
    NATO PER RAPPARE
    con WILLIE DBZ + LONG BRIDGE FAMILY… “Cerco ossigeno” GRANU & GREG “District Wood” LA PRIMIERA “Sangue e inchiostro” URTO & CRAZY KID “Pigliammece o’ cafe’ ” DIVIETO e tanti altri

    secondo evento
    IMAGINE… ; …IN A WRITING JAM
    Writing jam invades Contemporanea Off a cura di JPEG

    LUNEDI’ 26 SETTEMBRE
    ACCADEVA NEL …
    serata in Musica

    MARTEDI’ 27 SETTEMBRE
    ALTER NESS
    Irish folk live band

    MERCOLEDI’ 28 SETTEMBRE
    GRAND CARABS

    GIOVEDI’ 29 SETTEMBRE
    CONTROSENSO NIGHT – JUKE JOINT BAND

    VENERDI’ 30 SETTEMBRE
    QUALUNQUEPAROLA PARTY

    SABATO 1 OTTOBRE
    CLUB HUOSE PARTY @CONTEMPORANEA OFF
    le arti della festa
    ingresso 10 euro su prevendita (Niccolò: 3491308165)

    DOMENICA 2 OTTOBRE
    CONTEMPORANEA CLOSING PARTY
    Serata di chiusura Contemporanea curata dalla musica di Radio Insieme. Trasmissioni in diretta… tanta musica… un ricco aperitivo… e tanta voglia di ballare con i dj set degli speaker di Radio Insieme.
    OSPITI CAYENNA:
    Dub / Reggae / Roots Music
    E TANTO TANTO DA BALLARE….

Telegram

Iscriviti gratuitamente al nostro canale Telegram per ricevere articoli come questo

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here

Pubblica i tuoi comunicati

Il tuo comunicato su Teatro e Critica e sui nostri social

ULTIMI ARTICOLI

Laura Curino. Un teatro di ispirazione, per e con il pubblico

A Genova è da poco passato lo spettacolo Alfonsina Alfonsina, con la regia di Consuelo Barilari e il testo di Andrea Nicolini. Abbiamo intervistato...

 | Cordelia | dicembre 2024