A un brevissimo colpo d’occhio sa dire davvero molto il nuovo programma dell’edizione 2011 di B.Motion Operaestate di Bassano del Grappa, che dal 23 agosto dividerà le prossime due settimane tra danza (la prima) e teatro (la seconda), concludendo il 3 settembre 2011 uno degli ultimi fuochi artistici di fine estate. La constatazione più evidente riguarda proprio questa suddivisione, capace di rintracciare una differenza notevole di opportunità nel panorama italiano per le arti performative: se lo spazio della danza si articola attraverso collaborazioni internazionali di vario genere, quello teatrale sembra tendere maggiormente a un territorio italiano di grande rilievo, unitamente alle aperture verso le freschissime novità appena uscite dall’ultimo Premio Scenario 2011.
Poi però lo sguardo deve affondare, per meglio dire di questa fine d’agosto nel cuore del Veneto.
Ed è allora che il colpo d’occhio, per chi lo esercita da lontano, sa annullare certe distanze.
Dal 23 al 28 agosto 2011 la danza contemporanea apre con i nove lavori nati durante l’intero anno nel progetto internazionale di ricerca per coreografi, dal titolo Choreoroam Europe; dal 24 poi il festival entrerà nel vivo con le creazioni di artisti di calibro europeo e alcune individualità nostrane particolarmente attive come Riccardo Buscarini, Francesca Foscarini, Alessandro Sciarroni. Ma la preponderanza internazionale è di schiacciante evidenza e si avvale di progetti tra cui si segnalano la prime nazionali di Daniel Abreu, Alma Soderberg e Rodrigo Sobarzo; la coreografa israeliana Yasmeen Godder, presente qui con Love Fair, è tra le presenze più importanti, assieme all’altra israeliana Iris Erez, la performer Rachel Krische e il gruppo tedesco Public in Private, che chiuderanno questa prima parte di festival. Da segnalare l’appuntamento giornaliero con gli incontri di B.Class, presenti alcuni coreografi ospiti, alle ore 10; nel pomeriggio ci sarà B.Space, alle 15, con approfondimenti sui paesaggi futuri della danza europea; inoltre il 25 agosto saranno presentati i tre finalisti selezionati dal premio Prospettiva Danza 2011 in collaborazione con il londinese The Place Prize: Buscarini/Camiloti/De La Fe, Eva Recacha e Requardt/Opuku Adaie, insieme alla compagnia vincitrice Lost Dog che presenta It needs horses. Il fine settimana sarà seguito da Radio Rai 3.
Neppure un giorno di pausa prima di dare inizio alla settimana del teatro, così che già lunedì 29 Nerval Teatro di Maurizio Lupinelli presenterà Squarci dall’ignoto, personale sguardo sull’Antigone che è personaggio così vivo nella nuova epoca delle proteste popolari, cui seguirà Babilonia Teatri con The End [leggi la recensione], spettacolo passato qui in forma di studio anche l’anno precedente. Dal giorno 30 ci sarà modo di assistere agli spettacoli selezionati al Premio Scenario 2011 appena un mese fa, con anche i vincitori Matteo Latino e Il Castello di Sancio Panza (Scenario per Ustica). Il paesaggio festivaliero si va poi arricchendo di presenze importanti come Fibre Parallele al debutto con Duramadre, Città di Ebla con The Dead di Joyce, Anagoor e Teatropersona, ma anche il Grimmless di Ricci/Forte o i progetti giovani come quelli di Bersani/Vilardo e Chico/Matijevic. Anche qui l’opportunità di approfondire sarà legata ai dialoghi con le compagnie, quattro saranno gli incontri: Ricci/Forte, Città di Ebla, Massimo Munaro (con il libro uscito per Titivillus su Edipo) e uno sguardo sul Premio Scenario con i protagonisti che l’hanno appena vissuto.
Bassano del Grappa è una cittadina a confronto delle grandi metropoli italiane, di confine artistico e culturale che attraversa rivolgimenti storici di rilievo millenario, chissà se è per questi motivi che è da anni uno dei centri più attivi verso le giovani creatività, cui ha aperto anche quest’anno con grande dinamismo così sorprendente nell’età della crisi. Forse è per lo stesso motivo che ha fornito a questi artisti la presenza di uno sguardo coetaneo, con cui confrontarsi e aprire a nuovi organismi quelle nuove cellule che si vanno generando. Si chiude pertanto una presentazione di festival con anche un ringraziamento, a chi come il direttore Carlo Mangolini crede ancora in questo mestiere e nel confronto a volte anche conflittuale: Teatro e Critica sarà a B.Motion per seguire il festival con un lavoro redazionale, battezzando per la prima volta ufficialmente la collaborazione con l’altra rivista presente, Il Tamburo di Kattrin, per raccontare i pregi, i difetti, le occasioni e la vitalità del teatro nell’epoca contemporanea, così lontana dalla prima fondazione – targata II secolo a. C. – di questa città.
Eppure, con il fuoco di uno sguardo vivo, davvero così vicina.
Simone Nebbia