HomeArticoliFestival: reportage e articoliGrec Festival 2011: anche Brook, Spregelburd e Ryuichi Sakamoto alla 35° edizione...

Grec Festival 2011: anche Brook, Spregelburd e Ryuichi Sakamoto alla 35° edizione della rassegna catalana

Sol Picó – Petra, la mujer araña y el putón de la Abeja Maya

Il GREC festival di Barcellona, principale appuntamento estivo della città, giunge quest’anno alla sua trentacinquesima edizione.

Promosso e organizzato dal Teatro Grec di Montjuȉc, finanziato dalla giunta di Barcellona oltre che da investitori privati, nutre due anime e due intenti diversi e convergenti, quello di promuovere le migliori creazioni del panorama artistico catalano e nello stesso tempo, come negli stessi luoghi, farsi finestra aperta su interessanti proposte provenienti da paesi diversi/europei.

Il GREC infatti, mentre è il primo organismo produttivo di spettacoli in Catalogna, dal 2009 collabora con i festival d’Avignone, d’Atene-Epidaure- e il festival internazionale di teatro d’Istanbul per la produzione e la diffusione di artisti e spettacoli di provenienza internazionale: questa fruttuosa collaborazione si fonda anche sul riconoscimento di possibili spunti di riflessione comune riguardo problematiche e possibilità, anche in ambito politico, che legano paesi che si affacciano su uno stesso mare.

La programmazione di quest’anno, che ricopre un lungo lasso temporale che va dal 17 Giugno fino alla fine di Luglio, prevede spettacoli di danza e teatro, incontri di dibattito e musica.

Apre il festival La muntanya al teu voltant di Gelabert Azzopardi, tra i danzatori più influenti del panorama spagnolo, vincitore di numerosi premi nazionali. La coreografia mette in luce le problematiche legate al relazionarsi dell’individuo con la collettività, facendo esplicito riferimento a ciò che questo significa per la cultura catalana.

Ospite d’onore Peter Brook che affrontando Une flûte enchantée mozartiano ne mette in luce il carattere teatrale riducendo al minimo la distanza con lo spettatore.

In ambito musicale l’incontro tra Alva Noto, artista audiovisivo e il pianista Ryuichi Sakamoto, tra i musicisti più influenti del momento, da vita a summvs (dai termini latini “summa” e “verso”), incontro –scontro tra l’elettronica dell’uno e l’abilità acustica dell’altro.

Il rock e il folklore si confondono in un concerto “ad alta gradazione”, protagonista il balcano Goran Bregović, autore delle colonne sonore dei film di Kusturica e Chéreau, con la sua Banda de Bodes i Funerals.

Dalla Danimarca Voices di Calixto Bieito e Marc Rosich, spettacolo che rielabora la Passione secondo Matteo di Bach, spostando la visione dalla passione di Cristo al dolore degli uomini e delle donne. Lo spettacolo mette insieme la musica degli Abba, PJ Harvey, Johnny Cash, Nick Cave, dove la leggerezza del pop e la trascendenza del rock si incontrano.

Ospite del festival anche Rafael Spregelburd, drammaturgo argentino noto al pubblico italiano per essere l’autore della saga da cui nasce la teatronovela “Bizarra” (quest’anno in apertura di stagione all’Angelo Mai a Roma), che con Marcial di Fonzo Bo porta in scena La tossuderia, l’invenzione di una lingua universale che rende impossibile qualunque motivo di dissenso.

Numerose le produzioni francesi tra cui menzioniamo Sans Objet di Aurelian Bory, la sensuale relazione coreografica tra due danzatori e un gigantesco robot industriale, già in scena a Roma per il Romaeuropa festival e I am the wind, da un testo del drammaturgo norvegese Jon Fosse, che con le sue piéces minimaliste tra il reale e l’assurdo è tra i più importanti autori di testi teatrali.

Tra gli spagnoli Calixto Bieito, noto per le sue trasgressive reinterpretazioni dei classici, mette in scena testi di Edgar Alla Poe con Desasparecer, attraverso cui rinnova la collaborazione con il performerr Juan Echanove, dopo la messa in scena di Piattaforma (nel 2007), testo dello scrittore francese Michael Houellebecq, icona del contemporaneo.

Molti altri gli spettacoli ed i concerti protagonisti di questa edizione di GREC, di cui la drammaturgia d’autore sembra essere uno dei caratteri fondanti, secondo quella che probabilmente è una delle tendenze del teatro europeo. Un aspetto importante del fare teatro su cui in Italia forse oggi si riflette troppo poco.

Chiara Pirri

dal 17 al 31 giugno 2011
Barcellona

info: http://grec.bcn.cat/

Telegram

Iscriviti gratuitamente al nostro canale Telegram per ricevere articoli come questo

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here

Pubblica i tuoi comunicati

Il tuo comunicato su Teatro e Critica e sui nostri social

ULTIMI ARTICOLI

Orecchie che vedono: la danza che si ascolta a Gender Bender

Al festival bolognese Gender Bender molte sono state le proposte di danza, tra le quali sono emerse con forza il corpo resistente di Claudia...