Ai margini del bosco, ovvero sul confine che separa l’uomo dai sentieri luminosi e inesplorati della natura, la razionalità urbana dal labirinto (interiore ed esteriore) di forze mis-conosciute, la preghiera dall’invocazione. E’ questo il titolo della rassegna che Armunia dedica alla poesia e che, giunta alla sua quinta edizione, si aprir àoggi 2 Giugno a Castiglioncello (frazione del comune Rosignano Marittimo, in provincia di Livorno). Per quattro giorni consecutivi (fino al 5 Giugno) la quinta edizione di Ai Margini del bosco indagherà i territori della voce femminile e le sue intersezioni con il fare poetico e letterario. Opere e classici della letteratura saranno affidati a grandi interpreti e letti, a partire dalle ore 19, ovvero al calar del sole, in luoghi naturali, boschi e spiagge, territori fertili per le suggestioni offerte dalla poesia. La natura, quel margine del bosco, allora, non è più semplice limen, linea di demarcazione, ma ponte tra cielo e terra, tra la concretezza della voce, il suo essere puro suono, e la parola come elemento lirico, evocativo e spirituale. Non è un caso se ad inaugurare la rassegna presso l’Agriturismo Casale del Mare, sarà Mariangela Gualtieri – drammaturga e interprete del Teatro Valdoca – presentando i versi della sua ultima raccolta poetica Bestia di Gioia (Einaudi). Le parole dei testi poetici si articolano intorno alla semplicità della natura, cercano di penetrarne il mistero e di ricondurla alla sua originaria potenza. Se ogni singolo verso acquisisce la gentilezza di una foglia e la forza della più scura roccia, la voce di Mariangela Gualtieri scivolerà perfettamente nella location offerta dall’agriturismo, un prato in pendenza sul golfo di Castiglioncello. Quando ogni raggio di luce sarà assorbito dalla notte, la voce della nota attrice Iaia Forte, prenderà il suo posto per chiudere la serata inaugurale con Canto per scacciare le tenebre di torno, un percorso attraverso le poesie di Saffo, di Elsa Morante e della Dickinson.
Seguono nella programmazione Rhapsody, suite di teatro musicale tratta da Glossolalia: poema sul suono del Russo Andrei Belyj, a cura di NicoNote ex voce dei Violet Eves e interprete per la Socìetas Raffaello Sanzio e Esse di Salomè, reinvenzione di l’Erodiade di Mallarmé in cui Sonia Bergamasco insieme a Francesco Giomi – allievo di Luciano Berio e direttore di Tempo reale – indaga le possibilità di espressione vocale offerte dall’integrazione con le nuove tecnologie (3 Giugno, Castello Pasquini). Si svolgerà a stretto contatto con sabbia e mare la lettura poetica di Patrizia Cavalli, la cui voce si scaglierà contro il constante tentativo di privatizzazione delle risorse naturali. La patria e altre poesie è il titolo della sua performance immediatamente seguita da Aria privata, rilettura di un testo della poetessa a cura di Teatro delle Albe. (4 Giugno, Spiagge Bianche di Rosignano Solvay). Affascinanti, ambigue e altrettanto misteriose le uniche due voci maschili ospitate dalla quinta edizione di Ai Margini del Bosco: da un lato il respiro articolato tra parole e suoni di un Roberto Latini impegnato nell’interpretazione della Ballata del Vecchio Marinaio di Coleridge (4 Giugno, Spiagge bianche di Rosignano Solvay), dall’altra un viaggio dantesco verso l’inferno in una lettura a cura di Claudio Morganti, da lui stesso definita “pop, con intendimenti e guizzi Rock, cosparsa di suoni a tratti molto glam, ma niente affatto cool.” (5 Giugno Agriturismo De Sanctis). Ultima voce femminile all’interno della rassegna sarà quella di Elisa Biagini impegnata in Questo è il mio entrare la porta senza nome – poesie che si intrecciano ai rami nel bosco, un verseggiare ossessionato dall’attenzione al corpo come sede di un’identità misteriosa che si articola tra la labirintica e misteriosa natura e l’eco di immagini fiabesche (5 Giugno Agriturismo De Sanctis).
Matteo Antonaci
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