Creare una breccia nel silenzio, culturalmente è possibile? Quanto è determinante una rassegna, un festival, o comunque una manifestazione artistica che opera sul reale ricercando tra le pieghe del contemporaneo una crisi che possa mutare in poesia? Quanto azioni di questo tipo sono capaci di modificare il tessuto culturale e dunque perfino la coscienza di una città?
E se l’azione di cui parliamo configurata nel divenire di una proposta performativa d’avanguardia avesse il proprio epicentro nel manifestarsi periferico?
Immaginando la via Prenestina in quella fettuccia adiacente al quartiere centocelle, con ai due poli la via verso il centro da una parte e situazioni come il mercato di Portaportese nella versione di grande piazza del consumo a basso costo dall’altra, in mezzo c’è il Kollatino Underground. Tutt’altre zone insomma rispetto ai lungo tevere, le piazze storiche e i san pietrini. Eppure da Porta Maggiore, primo bastione di ingresso al centro, non saranno che dieci minuti.
Il presente ci ha insegnato che un’azione culturale della portata di una rassegna teatrale è anche un atto di resistenza nei confronti non solo delle amministrazioni, ma anche del silenzio che circonda le arti performative contemporanee. Il Kollatino è un centro sociale, eppure è uno dei più importanti interpreti di questa resistenza, capace di creare eventi quasi dal nulla. E così, ecco spuntare proprio da quella fucina artistica: Istantaee. Prima edizione di un nuovo festival curato da Maria Paola Zedda in collaborazione con Kollatino Underground e
Santasangre.
Danza, performance, sperimentazioni musicali e un osservatorio critico (in redazione Matteo Antonaci, Chiara Pirri, Alessandra Cava, Sergio Lo Gatto e Matteo Vallorani) animeranno Via Georges Sorel 10 dal 21 Aprile al 18 Maggio. Istantanee è alla prima edizione, ma parte già col piede giusto, ecco alcuni nomi che troverete in programma: Santasangre (con un ipotesi di lavoro che parte da Bestiale improvviso), Barokthegreat, Compagnia Enzo Cosimi, Claudia Castellucci della Socìetas Raffaello Sanzio con un suo testo, Dewey Dell con una prima assoluta e ancora la danza di Maria Paola Zedda, le performance dell’inglese Helena Hunter, gli studi visivo-performativi di Teatro Deluxe, Andreana Notaro-LineaTempia, Paola Lattanzi, Compagnia Caputo Seneca, Strumenti Umani e per impreziosire ancor di più la rassegna Cristina Rizzo e Mk.
Vi ripeto: dieci minuti da Porta Maggiore… avete veramente poche scuse.
Andrea Pocosgnich
dal 21 aprile al 18 maggio 2011
Kollatino Underground
Roma
info su: http://istantanee.org