Atto unico. Ma non solo per dire che non c’è una divisione canonica di uno spettacolo classico, o per dire che è uno spettacolo contemporaneo in cui non si usa la ripartizione ma sono tutti lavori di un solo respiro. Atto unico è questo Sabbia di Eleonora Danco perché il respiro qui non c’è, come se la sabbia finisse nelle narici, ad ottundere di una e una sola percezione la spinta generata dalla sua forza scenica, atto unico perché ogni volta che la Danco va sul palco c’è un sussulto e la sensazione che non saprà rifarlo mai, il giorno successivo. Invece questo Sabbia che debutta a Roma al Teatro dei Comici il 20 gennaio 2011 e che sarà in scena fino a domenica 23, di replica ne farà qualcuna, come accade dagli ultimi anni nelle più grandi città, da Bologna a Firenze, da Torino a Milano.
Il testo della Danco ha come tema l’omosessualità, ma mi pento della frase perché riduttivo ridurre a un tema un risvolto umano che appartiene all’umanità tutta, e di umanità si nutre e vive; la gioia di questa vita subisce però il suo doppio e concatenato gemello, la sensazione di morte, di paura, di emarginazione che costringe a mentire e nascondere – con le proprie naturali decisioni del corpo e dell’anima – anche sé stessi. La scelta della Danco è quella di non giustificare ma volutamente ringhiare l’aggressività di un malessere, di una devastata lotta con la personalità, un reiterato e ciclico abuso sulla propria sopportazione del disagio, anche dell’auto-esclusione. La scelta stilistica è anche emotiva ed è un richiamo all’arte di Picasso, l’adulterazione del corpo, la sensazione di decomposizione in pezzi del proprio corpo da sé violato e dell’anima da esso divelta.
Altra importante caratteristica è l’apporto documentario: il testo da lei realizzato nasce da un gran numero di registrazioni e quindi stralci di vita reale tradotti dalla sua penna e dalla sua sensibilità sulla scena; la rabbia di Eleonora Danco, che così limpida la disse Nico Garrone, torna a vibrare e far vibrare la nostra percezione, facendosi carico della rabbia di un’intera umanità che reprime la propria. È questo il momento per andarla ad ascoltare e – come batte in lei con la stessa forza da cui nasce – fare in modo che batta – e forte – anche in noi.
Simone Nebbia
in scena dal 20 al 23 gennaio 2011
Teatro dei Comici
Roma
SABBIA
testi e regia Eleonora Danco
Musiche scelte da Marco Tecce
il teatro dei comici??
e dov’é?
Palazzo Santa Chiara – Piazza di Santa Chiara 14
Qui le indicazioni: http://www.palazzosantachiara.it/teatro-dei-comici/dove_siamo/
oppure era una battuta?