Variabili Umane della Compagnia Atopos di Marcela Serli è il progetto vincitore della settima edizione. Menzioni anche per Ferrovecchio della compagnia Sukakaifa e Gli ebrei sono matti di Teatro Forsennato.
Domenica 12 dicembre 2010 al Teatro India di Roma è stato proclamato vincitore della edizione del Premio Tuttoteatro.com alle arti sceniche “Dante Cappelletti” Il progetto Variabili Umane della compagnia Atopos di Marcela Serli.
Alla presenza della famiglia di Dante Cappelletti, di Cecilia d’Elia, Assessore alla Cultura della Provincia di Roma e di numeroso pubblico, tra i sette finalisti la giuria del Premio, composta da Paola Ballerini (presidente), Roberto Canziani, Gianfranco Capitta, Massimo Marino, Renato Nicolini, Laura Novelli, Attilio Scarpellini e Mariateresa Surianello, ha premiato il progetto di Marcela Serli con le seguenti motivazioni:
con la decisione, né facile né superficiale, di affidare a una dimensione di spettacolo un laboratorio nel quale si è toccato alla radice il problema dell’identità biologica, civile ed emotiva della persona, la compagnia ATOPOS fa sì che il teatro diventi luogo di visibilità per una biopolitica, e ancora più in profondità, per una condizione umana che non avrebbe altrimenti luoghi in cui manifestarsi. Una prova di coraggio, determinata e sincera, Una partitura scenica il cui il tema dell’ambiguità si declina in linguaggio che richiama le forme epiche dello spettacolo di varietà, nelle sua dimensione aperta, grottesca, anti-naturalistica, plurale.
Il Premio Tuttoteatro.com alle arti sceniche “Dante Cappelletti”, istituito dall’associazione culturale Tuttoteatro.com, con la direzione di Mariateresa Surianello, alla settima edizione, è realizzato con il sostegno dell’Assessorato alle Politiche Culturali della Provincia di Roma, dell’Assessorato alle Politiche Culturali e della Comunicazione di Roma Capitale, del Comune di Piancastagnaio e beneficia della collaborazione del Teatro di Roma.
La giuria ha anche assegnato due menzioni ai progetti “Ferrovecchio” della compagnia Sukakaifa di Trapani e “Gli ebrei sono matti” di Teatro Forsennato di Roma con le seguenti motivazioni:
FERROVECCHIO della Compagnia Sukakaifa – Trapani
Il progetto della compagnia SUKAKAIFA dimostra la grande vitalità del teatro in lingua, in particolare quello d’area siciliana, carica espressiva che si conferma anche nelle scelte scenografiche e luministiche. Ed esibisce inoltre, un oggetto chiave dell’esperienza artistica modera, una bicicletta arrugginita, con tutto il suo fascino oggettuale e concettuale.
GLI EBREI SONO MATTI di Teatro Forsennato – Roma
Dedicato a una delle ferite non ancora cicatrizzate della coscienza civile italiana – quella delle vergognose leggi razziali – il progetto GLI EBREI SONO MATTI di Teatro Forsennato riesce senza pregiudizi a far riflettere, l’una nell’altra, due diversità: la condizione etnica e quella della follia, unite in un racconto che richiama le tematiche dei romanzi di Giorgio Bassani e al tempo stesso mostra una toccante prova d’attore e un efficace uso della maschera.
La giuria popolare, presieduta da Giorgio Testa, con il coinvolgimento del suo Gruppo di ricerca Centro Teatro Educazione (CTE) ha espresso così il suo parere:
A conclusione di un animato scambio nel quale ognuno ha avuto l’agio di confrontare, idee di teatro, immaginario personale, emozioni di spettatore, la giuria popolare, per la profondità del tema, la limpidezza della struttura drammatica, il rigore della messa in scena, l’uso del dialetto insieme realistico ed evocativo assegna il premio a FERROVECCHIO della compagnia Sukakaifa.
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ufficio stampa Carla Romana Antolini