La presentazione dell’evento a cura di Simone Nebbia
Ammetto che scrivere di Antonio Rezza mi provoca sempre un certo brivido, un pensiero di più. Sarà perché la sua ostinata provocazione sul palco è insieme affetto, e tanto si traduce nel privato delle conoscenze almeno un po’ approfondite. Il suo teatro è quello di un equilibrista sul filo sottile tra verità e contraddizione che è, al contempo, una verità vera due volte… All’interno il programma
7, 14, 21, 28 Le recensioni di Teatro e Critica
Antonio Rezza in 7 14 21 28: paradossi fisici e verbali per non raccontare
di Andrea Pocosgnich
In questo 7 14 21 28 , in scena al Vascello fino al 3 gennaio, come nei suoi spettacoli passati, non c’è una trama, una storia certa a cui aggrapparsi, ma uno studio sfaccettato su alcuni esemplari di umanità. Rezza presta voce e corpo, Flavia Mastrella crea “l’habitat”…
7 14 21 28: la violenza espressiva è drammaturgia di Simone Nebbia
La violenza espressiva è la chiave drammaturgica del loro esplosivo teatro, dunque, si badi bene: drammaturgica: perché il loro lavoro è drammaturgia, una costruzione che poggia su una struttura tutta personale, viscerale, ma totalmente poggiata su un intendimento volitivo: loro hanno bisogno di dire, di far esistere davvero un concetto…