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Bizarra: è nata una stella, per davvero. All’Angelo Mai debutto tra gli applausi per il progetto di Manuela Cherubini

Se mai ci fosse stato qualcuno che nutriva qualche dubbio sul progetto di Manuela Cherubini and Friends (ovvero Psicopompo Teatro Angelo Mai e Fattore K come principali motori produttivi) ieri sera sicuramente si sarà ricreduto. E’ vero che era la prima serata di un percorso costruito nel migliore dei modi possibili per quello che riguarda la comunicazione, bisogna dargliene atto, lo staff di Bizarra ha letteralmente invaso il web con le proprie mucche pazze creando una campagna di “marketing”, intelligente, ironica e funzionale, mai vista in teatro. Ma è anche vero che questo debutto è arrivato in una Roma quasi satura di interessanti occasioni teatrali, proprio ieri hanno debuttato anche i Babilonia Teatri al Palladium. Quello che abbiamo visto sul palco dell’Angelo Mai però ci fa ben sperare anche per le puntate successive. Sì perché per chi di voi ancora non lo sapesse qui si parla di una teatronovela (clicca per la trama) e come dicono quelli di Bizarra: “la prima e unica”. La scommessa perciò di far tornare il pubblico a vedere dove si spingeranno le avventure degli eroi bizarri è un azzardo non da poco.

Come qualunque prodotto seriale al quale la televisione ci ha abituato anche Bizarra si presenta con una sigla che più accattivante non poteva essere, sul fondale dell’Angelo Mai la proiezione di un ritmato e colorato collage di tutti i personaggi dà il via alla pazza avventura che coinvolgerà più di 30 attori fino al 23 dicembre; d’altronde le proiezioni stranianti di interni ed esterni saranno sempre presenti (eredità di Corsetti e del suo Fattore K?). D’improvviso al termine della spensierata sigla, il divertente montaggio lascia il posto alle tragiche immagini di bovini morti, lo scarto è fortissimo quasi a preannunciare qualcosa di terribile, alle immagini dei dolenti esseri pronti per il macello una voce off fa da contrappunto auditivo “Siamo mezzene di carne. Siamo la mansuetudine assassinata. Siamo cibo. Eravamo mucche. Eravamo olando-argentine. Eravamo ingenue e grasse. Adesso siamo morte…” E’ l’Argentina della crisi, della moneta svalutata, dell’azzardo neoliberista, della definitiva sconfitta delle teorie di Milton Friedman e dei suoi Chicago Boys, delle fabbriche chiuse, degli argentini che partono per l’Europa, è l’Argentina in cui Rafael Spregelburd trova con il suo gruppo di attori la forza di ricominciare da questo progetto, da una teatronovela appunto.

Subito dopo il “Coro delle bestie macellate” la regia ha l’ardire di far mutare ancora di segno l’atmosfera e quel senso di morte lasciato nell’aria dalle carcasse animali anticipa invece momenti ben più leggeri, purtroppo senza ritornare mai, almeno in questa prima ora e mezza di episodio. Forse è questo l’unico neo del debutto di Bizarra: i toni scelti dalla regia (Manuela Cherubini, Giorgina Pilozzi, Fabio Cherstich e Flaminia Carol) sono a mio avviso troppo leggeri, certo le situazioni comiche ci sono ed è giusto sfruttarle (da sottolineare la traduzione della Cherubini che mischia le carte geografiche costruendo un ideale asse tra Buenos Aires, Roma, Milano e Napoli), ma una recitazione troppo parodistica dall’inizio alla fine rischia di diventare un marchio di fabbrica e perdere così la sua forza comica. Senza timore, nel prosieguo del lungo lavoro, gli attori potrebbero trovare quella chiave di realismo con cui accostarsi ai propri personaggi che esalterebbe maggiormente l’ironia del testo, arrivando perciò a pescare il comico nelle situazioni e nel paradosso come estrema conseguenza di un reale assurdo (vedi Boris). I ritmi però già ci sono e le decine di attrici e attori si alternano sul palco con una verve da “sitcom” (non abbiate paura è solo un mezzo) trascinando il pubblico a un fragoroso applauso finale.

Andrea Pocosgnich

visto il 19 ottobre 2010
Angelo Mai
Roma

Vai al calendario delle puntate con le trame degli episodi

Leggi anche l’articolo di presentazione

Spettacolo in nomination per i Premi Ubu 2010

BIZARRA
Di Rafael Spregelburd / traduzione: Manuela Cherubini
Direzione artistica: Manuela Cherubini, Giorgina Pilozzi, Giorgio Barberio Corsetti
Squadra Regia: Manuela Cherubini, Giorgina Pilozzi, Fabio Cherstich, Flaminia Caroli
Una produzione: Fattore K, Angelo Mai, PsicopompoTeatro
Con il sostegno di: Rialtosantambrogio, Semintesta – Spazio Zip, produzionepovera, I Generali
Produttore esecutivo: Francesca Mancini

Scene, costumi, visione: Francesco Esposito
Direzione tecnica, disegno luci e video: Igor Renzetti
Video aggiunti: Carlo Hintermann
Produzione video e audio: Semi in testa
Grafica: Ale Sordi
Album di figurine, calendario: Blu Mambor, Ale Sordi
Foto sfondi, foto di scena, backstage: Blu Mambor, Simona Caleo
Ufficio stampa: Francesca Donnini, Ippolita Nigris Cosattini
Comunicazione e promozione: Andrea Carnevali, Ale Sordi
Trucco: Sara Cotichelli
Assistente costumista e sarta di scena: Teresa Papa

Cast fisso degli eroi di Bizarra
Stefania Aluzzi, Mariano Arenella, Gaspare Balsamo, Raimondo Brandi, Valentina Bruscoli, Andrea Capaldi, Giorgio Carugno, Pepita Cianfoni, Paolo Civati, Sylvia De Fanti, Gian Marco Di Lecce, Alessandra Di Lernia, Mary Di Tommaso, Matías Endrek, Ferruccio Ferrante, Clara Galante, Andrea Alessandro La Bozzetta, Andrea Martorano, Luisa Merloni, Paola Michelini, Orsetta Paolillo, Fabio Pappacena, Raffaella Pontarelli, David Power, Marco Quaglia, Laura Riccioli, Alessandro Riceci, Patrizia Romeo, Pamela Sabatini, Laura Sampedro, Simona Senzacqua, Giorgio Sorrentino, Serenella Tarsitano.

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Andrea Pocosgnich
Andrea Pocosgnichhttp://www.poxmediacult.com
Andrea Pocosgnich è laureato in Storia del Teatro presso l’Università Tor Vergata di Roma con una tesi su Tadeusz Kantor. Ha frequentato il master dell’Accademia Silvio D’Amico dedicato alla critica giornalistica. Nel 2009 fonda Teatro e Critica, punto di riferimento nazionale per l’informazione e la critica teatrale, di cui attualmente è il direttore e uno degli animatori. Come critico teatrale e redattore culturale ha collaborato anche con Quaderni del Teatro di Roma, Doppiozero, Metromorfosi, To be, Hystrio, Il Garantista. Da alcuni anni insieme agli altri componenti della redazione di Teatro e Critica organizza una serie di attività formative rivolte al pubblico del teatro: workshop di visione, incontri, lezioni all’interno di festival, scuole, accademie, università e stagioni teatrali.   È docente di storia del teatro, drammaturgia, educazione alla visione e critica presso accademie e scuole.

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