Non ha un’unità estetica neanche l’ormai celebre lavoro delle milanesi Dionisi, ma la disgregazione qui è funzionale alla messa in discussione di un modello culturale e l’ onda satirica è senza freni, Ciarravino e compagne non hanno bisogno e non vogliono trovare fluidi equilibri drammaturgici: dallo sperma di Berlusconi distribuito al pubblico ai monologhi dove la risata non trova spazio per la durezza del racconto vi è il tempo per una presa di coscienza. Andrea Pocosgnich
Lavoro di forza dirompente che svela la carica segreta della femminilità. Un cabaret lombardo intelligente, ma non soltanto. Il loro è un lavoro sulla contemporaneità che di essa si nutre, ma riuscendo a tenere a bada quasi sempre il rischio ovvio di finire dentro lo stesso linguaggio che si denuncia. C’è un equilibrio sensato dello spettacolo e la qualità di muovere a partire da loro stesse, le proprie imperfezioni, la propria cruda essenza con estremo coraggio. Simone Nebbia